-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Manifesta 15: a Barcellona l’edizione più ampia della biennale nomadica
Arte contemporanea
di redazione
Annunciate le date di Manifesta 15: la biennale europea itinerante si svolgerà dall’8 settembre 2024 al 24 novembre 2024 a Barcellona e, come da tradizione, sarà strettamente connessa al territorio di riferimento, con una serie di interventi che si estenderanno in tutta l’area metropolitana. Cambiando sede ogni due anni, ogni edizione riflette sugli sviluppi più attuali e urgenti della società, contemporanea, declinandoli in chiave locale. Per radicare questo processo sul territorio, con l’obiettivo di favorire il decentramento delle infrastrutture culturali esistenti, i lavori di preparazione sogno già stati avviati nel 2022, con il coinvolgimento di esperti provenienti da vari settori. Una premessa tanto più necessaria, se si considera l’ampiezza dell’estensione geografica di Barcellona e delle dimensioni della sua popolazione: la 15ma edizione di Manifesta, avrà una scala mai affrontata nelle precedenti edizioni della Biennale nomadica.
Peraltro, non è la prima volta che Manifesta si svolge in Spagna: nel 2004 a San Sebastián e nel 2010 a Murcia. Le altre edizioni si sono svolte, a partire dal 1996, a Rotterdam (Paesi Bassi), Lussemburgo, Lubiana (Slovenia), Francoforte (Germania), Nicosia (Cipro), Trentino-Alto Adige (Italia), Limburgo (Belgio), San Pietroburgo (Russia), Zurigo (Svizzera), Palermo (Italia), Prishtina (Kosovo).
Durante l’ultimo semestre, i lavori di Manifesta 15 si sono concentrati sulla formulazione di una serie di questioni critiche da cui si dirameranno vari progetti collaborativi socio-culturali ed ecologici nella regione metropolitana. A maggio 2023 saranno coinvolti operatori culturali e membri della società attivi in diverse discipline. Questa ricerca identificherà le esigenze di trasformazione socio-ecologiche esistenti nella regione metropolitana e proporrà la creazione di progetti artistici innovativi. «Lavorando con artisti e architetti in modo sperimentale, Manifesta 15 spera di presentare il risultato chiave di questa ricerca in una “Magna Carta” eco-sociale alternativa», spiegano dall’organizzazione.
L’architetto spagnolo Sergio Pardo, residente a New York, è il primo Mediatore Creativo a collaborare con il team locale di Manifesta 15. Piuttosto che sviluppare una nuova visione urbana, che è stata l’approccio per le tre precedenti edizioni di Manifesta, Pardo utilizzerà le vaste ricerche urbane che sono già state condotte su Barcellona negli ultimi quattro decenni come punto di partenza. I risultati indicheranno dove Manifesta 15 lavorerà e con chi, considerando i comuni che hanno sostenuto la candidatura: Badalona, Cornellà de Llobregat, El Prat de Llobregat, L’Hospitalet de Llobregat, Granollers, Mataró, Sabadell, Sant Cugat del Vallès. I tre nodi geografici selezionati, che faranno da “tavoli di lavoro espansi”, si trovano presso il fiume Besòs, il delta del Llobregat e la catena montuosa del Collserola. L’elemento comune tra questi nodi è la loro presenza come grandi sistemi naturali e spazi aperti che circondano Barcellona, in stretta relazione con lo sviluppo urbano e industriale della metropoli.
«Manifesta 15 Barcellona è impegnata in un quadro tematico che si concentra sul ruolo critico delle arti e della cultura nel processo di trasformazione ecologica e sulle questioni più urgenti e onnicomprensive relative alle urgenti crisi ambientali, umanitarie e politiche del nostro tempo», ha spiegato Hedwig Fijen, direttrice e fondatrice di Manifesta. «La nostra ambizione è quella di concentrarsi sull’integrazione di cultura, natura e scienza, così come sui diritti umani e naturali. Questo ci spinge a sottolineare il potere curativo delle arti e della cultura per quanto riguarda la posizione degli attori non umani. Le montagne, i fiumi e il mare sono l’origine e l’ispirazione per la 15ma edizione della Biennale Europea nomadica».