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Massimiliano Galliani: i disegni di ‘Attraverso’
Arte contemporanea
di Silvia Conta
A Milano Salamon Fine Art è tornata ad accogliere i visitatori in galleria, su appuntamento, con la personale di Massimiliano Galliani “Attraverso” (fino al 10 giugno), a cura di Vera Agosti con la partecipazione di Prearo Editore.
«La Galleria, da sempre impegnata a sostenere artisti che usino la carta come principale supporto, presenta una ventina di opere a matita su carta, tra cui numerosi inediti, realizzati appositamente per la mostra milanese di Massimiliano Galliani. Disegni di medio e grande formato, uniti dal filo rosso dell’idea dell’Attraverso: “attraverso” uno squarcio dove ombre e realtà modulano l’idea del passaggio dal vero all’immaginario, costruito sulla vincente idea della rappresentazione della carta come sipario dell’intera messa in scena», si legge nel comunicato stampa.
La nuova programmazione della galleria
«A seguito della temporanea chiusura dei nostri spazi, della sospensione delle mostre pubbliche e delle fiere d’arte abbiamo ripensato il calendario della Galleria per puntare i riflettori sugli artisti che seguiamo e sosteniamo da anni. Da questo momento, fino all’autunno inoltrato, proporremo quindi ogni due/tre settimane un approfondimento dedicato ad un pittore, uno scultore, un incisore, un acquerellista o un disegnatore, attraverso opere attentamente selezionate», ha spiegato la gallerista Lorenza Salamon.
Massimiliano Galliani ci ha raccontato la mostra.
Come è nato il progetto espositivo “Attraverso”?
«É nato dalla spina di una rosa. I miei primi soggetti si accorgevano di essere stati creati e giocavano con la matita che li aveva disegnati. Successivamente, come nell’evoluzione in natura, una rosa ha bucato la carta con la sua spina e da lì è iniziata la “liberazione” delle mie creature, dapprima animali, ed infine io stesso, nei miei ultimi autoritratti.
“Attraverso” è un progetto a me molto caro in cui tante persone hanno creduto: la curatrice Vera Agosti, che da tempo segue il mio lavoro, Prearo Editore, che nel 2019 ha pubblicato il volume “Massimiliano Galliani – Attraverso l’Arte”, con testi di Vera Agosti, Deianira Amico, Alberto Mattia Martini, Alberto Zanchetta, e naturalmente Lorenza Salamon della Salamon Fine Art di Milano, che dopo alcuni mesi di sospensione delle attività, ha deciso di inaugurare, proprio con questa mostra, una serie di approfondimenti dedicati agli artisti della galleria».
Il percordo espositivo è costituito da una serie di disegni con molti nuovi lavori realizzati per la mostra o molto recenti. In ognuno di essi si crea l’illusione di un foglio squarciato attraverso cui si svelano, in gradi diversi, animali e persone. Perché hai scelto di lavorare sull’attraverso, sul binomio svelare/celare?
«Nella vita ci si cela e ci si scopre a seconda dei periodi e delle persone a cui stiamo accanto. Le mie opere prendono coscienza di sé e si liberano dalle costrizioni e dalle limitazioni, pian piano, alcune con un artiglio, altre con una chela, arrivando ad uscire ed evadere la loro iniziale dimensione bidimensionale. L’uomo è stato limitato nella sua ricerca della verità, ma non si è mai fermato. Si procede per gradi e tentativi, ma pochi riescono ad uscire veramente allo scoperto».
Il disegno è uno dei tuoi principali mezzi espressivi. Che rapporto hai con il disegno? Quali sono le sue caratteristiche o potenzialità a cui sei più legato?
«Sono arrivato al disegno per gradi, passando per la regia e la video arte, tuttavia il disegno mi ha sempre accompagnato nella crescita; fin da piccolo ho respirato grafite e odorato olio e colore. É una necessità intrinseca, disegnare è come respirare, fa parte della mia routine quotidiana ed esorcizza paure, libera pensieri negativi e li trasforma in opere che prendono vita e che inseguono istintivamente la libertà».
Uno dei temi di questa serie è la natura, in che prospettiva la porti all’interno del tuo lavoro?
«La natura ci insegna che vincerà sempre; in questi mesi di lockdown ne siamo stati testimoni. Il suo istinto di sopravvivenza mi affascina e la sua potenza, forza e capacità di ricominciare e di trasformarsi mi incute un misto di timor panico e speranza».
Come artista, che idea ti sei fatto della situazione attuale legata alla pandemia? Quali sono, secondo te, i passi più importanti affinché il mondo dell’arte contemporanea possa ripartire?
«L’arte insieme alla natura ci eleva al di sopra nel “normale”, del materiale, della paura. É una rinascita, dovuta, richiesta e anelata. Cosa, se non l’arte, può guidare l’uomo in questo cambiamento?».