Maurizio Cattelan trasforma Kendall Jenner in un trofeo, per Garage

di - 19 Febbraio 2020

Tutti si aspettavano di vedere Kendall Jenner sulle passerelle della Milano Fashion Week – magari in compagnia del fashionista Harry Styles –, invece la modella salita agli onori delle cronache per la sua partecipazione ai reality dei Kardashian è comparsa sulla copertina dell’ultimo numero di Garage, ritratta da Campbell Addy, in una posa immaginata da Maurizio Cattelan. Insomma, una collaborazione da capogiro e da giro del mondo.

Garage è infatti la rivista semestrale lanciata nel 2011 da Dasha Zhukova, plenipotenziaria dell’arte contemporanea e già direttrice dell’omonimo spazio espositivo di Mosca. Nel 2016, la rivista è stata acquistata dal gruppo Vice Media e le sue copertine, realizzate da artisti come Damien Hirst, Dinos Chapman, Cindy Sherman e Richard Prince, possono essere considerate delle vere opere. Di recente, Simone Leigh ha ricoperto di fieno la modella Zendaya, per non parlare della collaborazione tra Billie Eilish e Takashi Murakami.

Sulla copertina quella dell’ultimo numero, vediamo il busto nudo di Kendall Jenner, con le mani unite a coprire il seno, uscire da un muro bianco, come da un varco verso un’altra dimensione. Oppure come un trofeo di caccia. Un’immagine iconica, inquietante e, molto probabilmente, fantasticamente virale. Ma vi ricorda qualcosa? Esatto, è una citazione di Stephanie, la scultura realizzata da Maurizio Cattelan nel 2003, su commissione del collezionista Peter Brant, che aveva chiesto all’artista italiano un ritratto della moglie, Stephanie Seymour. L’opera è stata poi venduta nel corso di un’asta da Phillips nel novembre del 2010, per 2,4 milioni di dollari, al collezionista Jose Mugrabi che, così, ha potuto appendere al muro di casa il trofeo della moglie di un altro collezionista. L’opera è infatti conosciuta anche con il nome di Trophy Wife.

Insomma, la copertina di Garage è una autocitazione, anche se la fotografia è stata scattata da Campbell Addy, tra i fotografi di moda più richiesti del momento. Diciamo poi che quando si tratta di attaccare oggetti al muro Cattelan raramente sbaglia. L’ultima volta ci ha messo una banana, usando dello scotch argentato, causando non solo il panico allo stand di Perrotin ad Art Basel Miami Beach ma generando una onda anomala in tutto il mondo, con una discussione che ha affollato per settimane pagine e bacheche.

«Vista a posteriori, l’episodio della banana dà modo di pensare a tutto, dalle fake news ai fenomeni virali, dalla sfiducia verso le istituzioni alle disuguaglianza di ricchezza. Come Jeff Koons era l’artista degli anni scintillanti, così Maurizio Cattelan è l’artista della nostra era distopica. Ci piaccia o meno», ha commentato Mark Guiducci, caporedattore di Garage. In questa occasione, Cattelan ha anche rilasciato una lunga intervista alla rivista, con botta e risposta del genere: «Andy Warhol sta venendo a cena. Chi inviti?» – «Valerie Solanas». Qui potete dare un’occhiata.

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