Milano Art Week 2025: le mostre e gli eventi oggi, tra opening e performance

di - 5 Aprile 2025

Torna la Milano Art Week, la settimana più attesa dedicata all’arte contemporanea, che anticipa quella del design, tra opening ed eventi esclusivi. Untitled Association vi accompagna alla scoperta di questa nuova edizione con una serie di itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte. Sull’ultimo numero di exibart onpaper, il 128, potete trovare la mappa completa in formato cartaceo.

Il terzo itinerario che vi proponiamo parte in Zona Lima, precisamente in via Stradella, dove visiteremo la galleria di Raffaella Cortese e poi giù in via Stoppani, per Renata Fabbri. Successivamente ci sposteremo comodamente con la metro verde – fermata Sant’Agostino – per proseguire a piedi verso Settantaventidue. Raggiungeremo poi The Lanterns | Art per la terza edizione di The Collectibles e, passando da Tommaso Calabro, quindi Cabinet per un reading e performance alle 18:30. Infine, ultime tappe in centro città con una visita alla galleria Secci e al Museo del Novecento, dove oggi apre una nuova interessante mostra su Artshow, la storica guida milanese agli eventi d’arte nata negli anni Ottanta.

Da Zona Lima al Centro

Si parte da Raffaella Cortese che nei suoi spazi presenta due mostre notevoli: Accord di Barbara Bloom e Lines are Telling Stories di Silvia Bächli. Per la sua quarta mostra personale in galleria, l’artista americana Barbara Bloom presenta un nuovo corpus di opere create appositamente per lo spazio di via Stradella 7. Questo progetto nasce da una riflessione sul concetto di “accordo” come momento cruciale in cui le tensioni vengono sospese e diventa possibile uno scorcio di armonia. La mostra è incentrata su immagini di luoghi storici in cui hanno avuto luogo accordi, trattati, alleanze e tregue, nonché momenti di collaborazioni culturali e simboliche. Accord evidenzia l’urgente indagine dell’artista per identificare segni duraturi di sforzi umani positivi in ​​un’epoca storica complessa, offrendo una riflessione potente e visivamente evocativa sul desiderio di connessione e armonia dell’umanità.

Immagine della mostra Barbara Bloom. Accord, Galleria Raffaella Cortese, Milano, 2025. Ph. Andrea Rossetti – Courtesy Galleria Raffaella Cortese

Negli spazi di via Stradella 1 e 4 Lines are Telling Stories, personale di Silvia Bächli, che presenta una serie di disegni realizzati a partire dal 2006, fino al 2023.

Immagine della mostra Silvia Bächli. Lines are Telling Stories, Galleria Raffaella Cortese, Milano, 2025. Ph. Andrea Rossetti – Courtesy Galleria Raffaella Cortese

Da Renata Fabbri, oggi ultimo giorno di apertura della mostra Presentimento, la personale di Matilde Sambo, accompagnata da un testo di Niccolò Giacomazzi. Attraverso sculture in bronzo, lavori tessili, disegni e incisioni, la mostra indaga il confine tra realtà e immaginazione, esplorando lo spazio intermedio in cui il corpo si abbandona al rilassamento. Sambo esplora il sogno conducendoci in uno spazio intermedio tra percezione, coscienza e limiti del visibile.

Matilde Sambo, Viaggio a Nauman, 2025. Fusione in bronzo a cera persa, struttura in ferro (120x75x55cm). Courtesy l’artista e Renata Fabbri
Matilde Sambo, Fiammifero elettrico, 2022. Tessuto Terital cotone, tintura di caffè, ricamato a mano (530×150cm). Courtesy l’artista e Renata Fabbri

Ci spostiamo in Zona Tortona, da Settantaventidue per la mostra LUCE From One City to Another, personale di Lucas Oliente Rubio (LUCE), a cura di Alessandro Scotti. Il lavoro di LUCE – Lucas Oliete Rubio – è concepito in stretta relazione con il contesto urbano e la tipografia. La sua ricerca indaga le connessioni tra arte e ambiente circostante, invitando all’esplorazione del contesto stesso. Durante tre diverse residenze presso settantaventidue, LUCE ha realizzato una serie di interventi site-specific, esplorando la città di Milano. Quanto raccolto ed elaborato durante i soggiorni milanesi è stato poi portato in Spagna e trasposto sotto forma di elaborazione visiva. Le opere sono quindi tornate a settantaventidue per essere esposte per la prima volta al pubblico.

La pratica dell’artista si basa sull’esperienza e si traduce in sottili interventi nel paesaggio urbano, così come in opere realizzate a partire da oggetti trovati durante le passeggiate in città. È attraverso questi oggetti che l’artista rivela una sorprendente capacità di individuare tracce eccezionali e una profonda versatilità nel lavorare con contesti e media non convenzionali. Sabato 5 e domenica 6, alle ore 15, nell’ambito della mostra, settataventidue propone due eventi speciali: l’artista guiderà un tour della durata di un’ora e mezza nella zona dei Navigli, svelando le sue installazioni pubbliche nascoste. Ritrovo e partenza da settantaventidue. L’accesso è gratuito ma è necessaria la prenotazione.

Caroline Gavazzi, Chapel of Our Lady of Mercy, Pueblo Garzon, Uruguay, 2024. © Caroline Gavazzi

Dopo il nostro tour sui Navigli, ci spostiamo in via Gaudenzio Ferrari, la terza edizione di The Collectibles, un’iniziativa promossa dal collettivo The Lanterns | Art. Il progetto mira a rendere il collezionismo d’arte più accessibile, attraverso una serie di mostre collettive curate da curatori indipendenti. The Collectibles offre uno spazio inclusivo, con l’obiettivo di creare un dialogo aperto tra gli artisti e il pubblico, favorendo la connessione attraverso esperienze artistiche condivise. Nella collettiva Boundaries of Dialogue, il lavoro di otto fotografi – Alexandra Adami, Niccolò Aiazzi, Paola Cassola, Giulio Cerocchi, Patricia Fraser, Caroline Gavazzi, Silvia Peronetti e Giada Ripa – esplora le diverse forme del dialogo.

Fulvia Levi Bianchi, Senza titolo, 1985. Olio su tela (35,2x45cm). Courtesy Tommaso Calabro

Due mostre anche per Tommaso Calabro, entrambe inaugurate durante questa Milano Art Week. Una personale dedicata a Fulvia Levi Bianchi (1927-2006), tra i protagonisti della brulicante scena artistica milanese della seconda metà del Novecento. La mostra presenta circa trenta dipinti e opere su carta realizzati tra gli anni Settanta e la prima metà degli anni Ottanta, nel decennio di sua più grande maturità artistica. In contemporanea, l’artista italo-bosniaca Adelisa Selimbašić (Karlsruhe, 1996) inaugura la seconda Project Room contemporanea con The space in between, un progetto a cura di Delfina Pattacini. Chiamata a confrontarsi con Fulvia Levi Bianchi, Selimbašić trasforma il corpo in un linguaggio simbolico che va oltre la mera rappresentazione fisica, con echi all’uso degli archetipi dell’uovo e del seno nell’opera della stessa Levi Bianchi.

Adelisa Selimbašić, Pink orchid (Flowers), 2025. Olio su tela (132×76,2cm). Courtesy l’artista e Tommaso Calabro

Imperdibile da Cabinet, in Via Antonio Curti, la personale di Sanna Helena Berger, OPERA, a cura di Chiara Moioli. Le installazioni di Berger – il lavoro della quale si colloca nel solco dell’estetica situazionista e della critica post-istituzionale – sono costituite da readymade e unreadymade, oggetti scultorei trovati e realizzati che analizzano il formalismo di un “oggetto d’arte” distinto e presente. In occasione dell’apertura del progetto, questa sera, alle 18.30, si svolgerà una reading-performance.

Sanna Helena Berger – Ph. Cecilie Norgaard

In centro città, precisamente tra Via Olmetto e il Duomo, ci attendono le nostre ultime due tappe, una alla galleria Secci, l’altra al Museo del Novecento. Nella sede milanese di Secci, ultimo giorno per poter visitare la mostra Giulio Turcato, Cosmic Infinity, con un testo curatoriale di Martina Caruso. La mostra raccoglie le opere esposte alla Biennale di Venezia del 1972 – un’installazione del tutto non convenzionale, un’esplosione che anticipava la futura sperimentazione con forma, cornice, scala e colore – mettendo in luce il carattere rivoluzionario e anticonformista di uno degli esponenti più sensibili dell’astrattismo informale.

Giulio Turcato, Cosmico (Oceanica), 1972. Olio, sabbia e tecnica mista su tela (375x70cm). Courtesy Secci

Proseguiamo con il Museo del Novecento e l’apertura delle mostre dedicate rispettivamente ad Artshow e a Robert Rauschenberg. Partiamo dalla storica guida agli eventi d’arte nata a Milano nella seconda metà degli anni Ottanta, Artshow, creata e diretta da Giulio Ciavoliello. In mostra le copertine e le pubblicazioni collaterali della guida che riportava titolo, luogo e data per ogni mostra, senza commenti. Artshow (1986-2011) la guida per orientarsi nel mondo dell’arte inaugura il progetto di approfondimento del panorama artistico e culturale milanese attraverso la voce dei suoi protagonisti cui sarà dedicato lo spazio degli Archivi, al quarto del piano del Museo. Le pubblicazioni di Arthow Edizioni diventeranno parte di un archivio del contemporaneo istituito e custodito dal Museo del Novecento.

Robert Rauschenberg, Summer Glut Fence, 1987. Parti metalliche assemblate e oggetti in plastica (107x220x19cm). © Robert Rauschenberg Foundation / ARS, New York, 2025 – Courtesy Galerie Thaddaeus Ropac, London • Paris • Salzburg • Milan • Seoul

Nel centenario della nascita di Robert Rauschenberg (Port Arthur, 1925 – Captiva Island, 2008), il Museo del Novecento di Milano presenta un progetto espositivo che costruisce per la prima volta un ponte tra le opere di questo vero protagonista della storia dell’arte e alcuni dei più significativi capolavori ospitati all’interno delle collezioni del museo, intrecciando una trama tra la visione innovativa dell’artista americano e il ricco tessuto dell’arte italiana del ventesimo secolo.

Imperdibile, al piano terra, nello spazio FOCUS 0, l’opera Briganti di Adelita Husni Bey, donata dall’Associazione ACACIA al Museo del Novecento in occasione del Premio ACACIA 2025. Briganti è una serie fotografica realizzata nel 2023, che prende il nome dal club di rugby e dall’associazione antirazzista e antifascista con sede a Librino, con la quale l’artista ha collaborato. Le fotografie esposte mostrano il risultato del laboratorio di Teatro Immagine realizzato con la squadra junior femminile de I Briganti, condotto da Husni Bey.

Gli eventi serali dell’Art Week

Questa sera, il programma di eventi correlati all’Art Week è davvero denso.

Da BiM il Milano Art Week Party: Dance Among Friends è ricchissimo di appuntamenti (dalle 19.00 alle 02.00, con ingresso gratuito da Viale Piero e Alberto Pirelli 10). BiM è il nuovo progetto di rigenerazione urbana sostenibile, efficiente ed etico, che entro il 2026 trasformerà un edificio monumentale – progettato da Vittorio Gregotti a metà degli anni Ottanta nello storico quartiere di Milano Bicocca, sul sito della ex fabbrica Pirelli – in un nuovo distretto verde, aperto e integrato nella città. Questa sera apre i nuovi spazi affacciati su Viale Pirelli con due mostre che rendono omaggio all’artista americano Robert Rauschenberg e il nuovo Pavilion – sips&bites by Fuorimano, progettato da Paola Navone-OTTO studio e invita al Closing Party di Milano Art Week. Dalle ore 19, open bar e musica per l’opening del Pavilion – sips&bites by Fuorimano; dalle 19:30 alle 21:30, la sound perfomance di Industria Indipendente, nell’ambito della mostra collettiva Le Luci e Gli Amanti, curata da Davide Giannella; dalle 22  alle 02,  la mostra Open Score a cura di Nicola Ricciardi sarà animata dalla sonorizzazione di musica e parole curata dal duo EX, in collaborazione con SZ Sugar; infine, nell’arco della stessa serata sarà visitabile la mostra NO SELECTION, realizzata in occasione di Milano Design Week dal collettivo internazionale di designer Good Selection.

Joan Jonas, Untitled, 2015. Inchiostro su carta (30×20cm). Courtesy l’artista e Galleria Raffaella Cortese, Milano – Albisola

Anche questa sera, solo su invito, terzo appuntamento con le cene esclusive di MAZE Gastronomy Milan Chefs X Artists; al Ristorante ANIMA, eccellenza della cucina gourmet contemporanea, premiato con una stella Michelin, lo chef Michele Cobuzzi sperimenterà in dialogo con le opere e la ricerca di Joan Jonas, presentata dalla galleria Raffaella Cortese. Reinventando il concetto di fiera d’arte, MAZE ha attivato collaborazioni con una ventina di gallerie leader nei loro settori specialistici per avviare una serie di fruttuosi scambi, all’interno di sedi prestigiose, e che si svolgono in momenti chiave durante l’anno. Da Barcellona, ​​passando per Gstaad, St Moritz, Zurigo, Vienna, Parigi e Milano, MAZE offre eventi in un nuovo formato a misura d’uomo.

Milano Art Week: la mappa di sabato, 5 aprile

Galleria Raffaella Cortese

Via Alessandro Stradella, 7-1-4

raffaellacortese.com

Lines Are Telling Stories

Silvia Bächli solo show

→ 03.05.2025

Accord

Barbara Bloom

→ 03.05.2025

Renata Fabbri

Via Antonio Stoppani, 15/C

renatafabbri.it

Presentimento

Matilde Sambo

→ 05.04.2025

Settantaventidue

Via Lodovico il Moro, 1

settantaventidue.net

LUCE From One City to Another

Lucas Oliente Rubio (LUCE)

solo show curated by Alessandro Scotti

Special events:

→ 05.04.2025, h 3 pm (booking required)

→ 06.04.2025, h 3 pm (booking required)

Secci

Via Olmetto,1

seccigallery.com

Cosmic Infinity

Giulio Turcato solo show

→ 05.04.2025

Museo del Novecento

Palazzo dell’Arengario Piazza del Duomo, 8

museodelnovecento.org

Artshow (1986-2011) la guida per orientarsi nel mondo dell’arte

curated by Giulio Ciavoliello

05.04 → 29.06.2025

Adelita Husni Bey, Premio ACACIA 2025

→ 28.09.2025

THE LANTERNS | ART

Via Gaudenzio Ferrari, 16 Milan, Italy

thelanternsart.com

The Collectibles
Boundaries of Dialogue

→ 13.04.2025

Tommaso Calabro

Casa Grondona

Corso Italia, 47

tommasocalabro.com

Fulvia Levi Bianchi

Solo show

02.04 → 21.06.2025

The space in between

Adelisa Selimbašić solo show curated by Delfina Pattacini

02.04 → 21.06.2025

Cabinet Milano

Via Antonio Curti 2

cabinetmilano.com

OPERA

Sanna Helena Berger solo show curated by Chiara Moioli

03.04 → 06.04.25

Reading performance on 05.04.25 | 6.30 pm

BiM Milano

Viale Piero e Alberto Pirelli, 10

Milano Art Week Party: dance among friends

22:00 – 02.00

Opening Pavilion – sips&bites by Fuorimano, un progetto di Paola Navone – OTTO Studio

Open bar e musica

19.00 – 22.00 | Andrea Fabrizii e Dario Bassolino djset a cura di CAM Sugar

Milano Art Week Party: Dance Among Friends

22.00 – 24.00 – Mino Luchena

24.00 – 02.00 – Service Vipra Sativa & Olivia Lynk djset

Le Luci e Gli Amanti
curated by Davide Giannella, set up by SPECIFIC

19.30 – 21.30 | Sound perfomance by Industria Indipendente

Open Score
curated by Nicola Ricciardi
created by the artistic duo EX, in collaboration with SZ Sugar

22.00 – 02.00 | sound system with words and music curated by EX

NO SELECTION
on the occasion of Milan Design Week by Good Selection collective

MAZE Gastronomy Milan

Chefs X Artists

3-12 April 2025

05.04. – h.8 pm

at Ristorante Anima

Via Filippo Turati 6

Galleria Raffaella Cortese / Chef Michele Cobuzzi X Joan Jonas

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Tag: Galleria Eduardo Secci Galleria Raffaella Cortese Galleria Renata Fabbri milano milano art to date milano art week museo del novecento di milano Settantaventidue The Collectibles Tommaso Calabro

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