In occasione dell’edizione 2021 della Milano Art Week, in concomitanza con l’uscita di una mappa che segnala eventi, inaugurazioni e progetti legati al mondo dell’arte e di una serie di approfondimenti legati alle realtà no profit e agli spazi emergenti della città di Milano con il progetto Hybrida, Untitled Association è lieta di lanciare un’edizione speciale di Milano Art to Date che fornisca a professionisti del settore, appassionati d’arte e non solo qualche spunto per un itinerario con le iniziative da non perdere.
Qui potete trovare le altre tappe.
Il tour di oggi parte con il ricco programma di eventi – una collettiva e due personali – inaugurati a inizio settembre presso gli spazi di Assab One. Per il quinto appuntamento con la serie “1+1+1”, Jan De Vylder/Inge Vinck, Claudia Losi e Caretto/Spagna vengono chiamati a interrogarsi su cosa significhi oggi creare, presentando tre lavori, a cura di Federica Sala, e offrendo uno spunto di riflessione sulla necessità di volgere lo sguardo all’esistente, nel tentativo di andare oltre la superficie delle cose per valorizzarne la bellezza intrinseca.
“Scultografie”, invece, ruota intorno all’installazione site-specific di Daniele Papuli, dal titolo Cartoframma Bianco. 42mila fasce di carta della lunghezza di 70 centimetr, ricavate dal riuso di altre lavorazioni tipografiche, diventano un’isola all’interno di un contesto architettonico industriale, con le loro ombre e riflessi vibranti. Una performance sonora partecipata, Cartofonie, sarà eseguita dall’artista lunedì 19 settembre. Dalla carta si passa alla fotografia di Marco Palmieri con la personale dal titolo “360° HORIZON” che presenta otto pannelli di grande formato, realizzati con tecnica fotografica, di cui è protagonista l’orizzonte: elementi architettonici, geometrie nette e ombre taglienti si stagliano in primo piano ad articolare lo spazio con il mare che fa da sfondo a tutta la serie, creando un ritmo avvolgente.
Per la seconda tappa, questa volta al civico 11 di Via Dolomiti, si segnala la prima personale del giovane artista siciliano Pietro Di Corrado, presentata da Dimora Artica e accompagnata da un testo di Caterina Avataneo. Dal titolo “Favolacce”, ispirato all’omonimo film dei fratelli D’Innocenzo, la mostra propone i lavori più recenti e alcune sculture della serie Summers, in dialogo con un wall painting che avvolge lo spazio nella sua interezza. Una ricerca, quella di Pietro Di Corrado, volta a interrogare le possibilità del visivo e del linguaggio della pittura, con particolare attenzione al concetto di cortocircuito temporale.
Conclude questo breve itinerario una visita alla Schiavo Zoppelli Gallery che dal 9 settembre fino al 6 novembre ospiterà il secondo solo show dell’artista Patrick Tuttofuoco. Punto focale è l’opera Like They Were Eternal, che dà il titolo alla mostra, pensata per articolarsi intorno ai concetti di tempo e spazio. Una riflessione che abbraccia i binomi vita terrena-vita ultraterrena e corpo-anima, sviluppandosi a partire dalle persone più care all’artista, i componenti della sua famiglia. Il progetto vede, inoltre, la partecipazione della fotografa Claudia Ferri, per l’opera Time Capsule, e dello scrittore Umberto Sebastiano insieme al musicista Nicola Ratti per l’opera audio che avvolge l’intero spazio espositivo.
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