Milano Art Week x Untitled #7: mostre, installazioni e performance, anche a cena

di - 2 Aprile 2022

In occasione dell’edizione 2022 della Milano Art Week, settimana densa di eventi, inaugurazioni e progetti legati al mondo dell’arte, questa edizione speciale di Milano Art to Date, pensata da Untitled Association, intende suggerire a professionisti del settore, appassionati d’arte e non solo, una proposta di itinerario con le iniziative da non perdere (qui le altre tappe). Anche questo sabato, 2 aprile, una lunga corsa tra mostre, presentazioni e performance, tra gallerie, musei e fondazioni.

Milano Art Week 2022: colazione da Pomodoro e cena da Zazà Ramen

Come prima tappa di questo settimo circuito, vi proponiamo una mattinata alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, in via Vigevano (M2/Porta Genova), che porta due eventi espositivi interessanti e un ricco palinsesto di attività. Per Project Room #5, Pamela Diamante espone Stato di Flusso, un’installazione ambientale immersiva nella quale lo spettatore è invitato a percorrere un viaggio introspettivo profondo sulla propria condizione esistenziale. Sei video proiezioni, allineate lungo la sala, mostrano sei persone in primo piano con gli occhi chiusi, intente a compiere un respiro profondo.

Con questa quinta edizione delle Project Room, Fondazione Arnaldo Pomodoro intende evidenziare le assonanze tra temi e interessi di ricerca delle nuove generazioni con quelli che hanno caratterizzato il percorso artistico di Arnaldo Pomodoro, oggetto delle mostre Open Studio allestite direttamente nel suo studio.

L’inizio del tempo, l’allestimento attualmente visitabile, è una raccolta di opere scultoree, disegni e studi progettuali e di archivio, che hanno permesso ad Arnaldo Pomodoro di realizzare Grande omaggio alla civiltà tecnologica (1960-1964), opera scultorea dove l’artista porta una trafittura di tocchi su una superficie di cemento e bronzo, prima prova dell’interesse e dell’impegno sul piano architettonico e urbano dell’artista.

Inoltre, alle 11:30, sempre presso lo Studio di Arnaldo Pomodoro, la proclamazione del vincitore della VI edizione del Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura, seguita dal talk Cos’è scultura oggi? con Pavel Pys, Lorenzo Respi e Andrea Viliani.

Yuli Yamagata, Ermitão, 2022 (particolare). Courtesy Fortes D’Aloia e Gabriel, São Paulo-Rio de Janeiro; Anton Kern Gallery, New York e Galeria Madragoa, Lisboa, photo credits Eduardo Ortega

Usciti dalla Fondazione ci spostiamo in tram (Linea 9), in direzione di piazza 4 Novembre, per arrivare in via Adige, dove ORDET apre al pubblico Afasta Nefasta, personale dell’artista brasiliana Yuli Yamagata. La mostra è incentrata su un gruppo di opere inedite che Yamagata ha realizzato traendo ispirazione dalla cultura di massa. Al confine tra il reale e il visionario, lo spettatore si trova a percorrere un viaggio all’interno del suo immaginario onirico: tessuti che danno vita a immagini e forme ironiche. Creature la cui stranezza deriva dalle conoscenze recondite di ognuno.

Dylan Solomon Kraus, Cygnus, 2022, Olio su pannello di legno,25×25 cm. Installation views presso Holy Unrest. Courtesy l’artista e Peres Projects. Photo credits Roberto Marossi

Proseguendo il circuito verso il Centro, prendiamo la metropolitana (M3/Lodi Tibb) e con la Linea Gialla arriviamo in piazza Duomo, a pochi passi da piazza Belgioioso (M3/Duomo), dove possiamo riscoprire gli spazi del piano nobile di Palazzo Belgioioso utilizzati da Peres Projects per il proprio sbarco a Milano. A Dylan Solomon Kraus e alla sua prima personale italiana Holy Unrest, è affidato il compito di rompere il ghiaccio. Le opere pittoriche presenti riecheggiano tra simbologia mistica e architettura, generando una venerazione filosofica e una curiosità per il mondo interiore. Anche in questo contesto, un’atmosfera onirica pare ritornare attraverso simboli che si ripetono: città post-umane che sembrano galleggiare nella nebbia e forme geometriche sospese. Come se ci trovassimo all’interno di un sogno del quale, una volta svegli, ci volessimo ricordare.

Rimanendo sempre in Centro, percorrendo tutta via Manzoni, l’Istituto Svizzero propone Mototeatro. A motorized performance for objects: la prima opera performativa che l’artista Anna Franceschini presenta nella sede di Via del Vecchio Politecnico (M3/Turati), a partire dalle ore 15. L’artista indaga le modalità con cui alcuni movimenti possono essere compiuti al di fuori del proprio corpo, in particolare rivolgendo l’attenzione ai corpi ibridi e non organici. La performance fa parte del progetto STATE OF MIND/STATO D’ANIMO organizzato dall’Istituto Svizzero e risiederà all’interno della mostra attualmente in corso, Mommie Dearest di Jasmine Gregory.

Shūsaku Arakawa, Next to the Last, 1967-1971, serigrafia in 75 esemplari. Courtesy Galleria Milano

Ancora a pochi passi dall’Istituto Svizzero, passando per Via Filippo Turati, Galleria Milano porta in mostra la personale dell’artista e architetto giapponese Shūsaku Arakawa, I colori della mente, inaugurata lo scorso 22 marzo. L’artista, figura imprescindibile della scena concettuale internazionale, presenta opere risalenti al periodo degli anni Sessanta e dei primi anni Settanta, in cui indaga il rapporto fra spazio e tempo, tematiche che hanno successivamente definito la sua filosofia del vuoto. Le sue tele sono caratterizzate dalla compresenza di elementi rotanti, frecce e parole: simboli significativi per rappresentare il cortocircuito di significazione di cui è vittima l’uomo.

Marie-Caroline Hominal, ONE, 2022, performance. Photo credits Mike Pattern

Ci spostiamo in serata al Museo del Novecento dove il duo Marie–Caroline Hominal e Joseph Ravens presenta, sotto l’egida dell’Istituto Svizzero, la performance ONE. L’azione si colloca nel solco di una tradizione di lavori di coreografe/i e artiste/i che riflettono sul valore della performance e dell’arte effimera nel mercato dell’arte (La Ribot, Ismael Ivo, Orlan) attraverso un gioco di provocazione delicato, quasi allucinatorio, con una seduzione eterea che guarda all’imbarazzo, a quell’abbagliante timidezza e impenetrabile esposizione dell’essere corpo in scena.

Al Museo del Novecento segnaliamo, oltre alla mostra su Antonio Scaccabarozzi curata da Gabi Scardi, nello Spazio Focus, Invito 2022. Diego Perrone, le due opere dell’artista astigiano, vincitore dell’edizione 2022 del Premio ACACIA, che attraverso la Collezione ACACIA entreranno nella collezione del Museo.

Matteo Cremonesi, Domenico Antonio Mancini, Garten, 2022 (particolare), installazione sonora, 3 elementi di ceramica, dimensioni ambientali. Courtesy gli artisti

Da piazza Duomo, prendiamo la Linea 12 del tram fino a via Bramante, proseguiamo brevemente a piedi verso via Aleardi, per arrivare ai nuovi spazi della Fondazione Arthur Cravan dove, a partire dalle ore 18, inaugura Garten, l’installazione a quattro mani di Matteo Cremonesi e Domenico Antonio Mancini, con un contributo di Alberto Franceschini. L’opera si compone di tre elementi scultorei in ceramica, dal cui interno è trasmessa la registrazione di un estratto da Sull’avvenire delle nostre scuole di Nietzsche, recitata da Alberto Franceschini. L’installazione è pensata per richiamare l’attenzione dello spettatore non tanto sulla forma che occupa fisicamente lo spazio, ma sulla condizione che si genera a partire da questi oggetti.

Matteo De Nando, Supporter n. 4, 2022, tempera su carta, 42×30 cm. Courtesy l’artista, photo credits Crates

Per l’ora di cena, a conclusione del nostro itinerario della giornata, ci spostiamo a piedi verso Brera, in via Solferino, da Zazà Ramen. All’interno del locale troviamo Supporters, personale di Matteo De Nando curata da Marta Orsola Sironi. La mostra è la seconda tappa di un più vasto progetto avviato dall’artista nel 2021, come esito della sua ricerca sui temi di supporto, cura e condivisione e di un’indagine sulle dinamiche interne al sistema dell’arte contemporanea. Nella mostra De Nando invita altre/i dieci artiste/i a presentare un’opera, limitando quindi, in un modo che invitiamo tutti a scoprire direttamente, la propria presenza al ruolo di tutore, supporter, dei lavori altrui.

Matteo De Nando, Supporter n.4 (Martina, Nicole, Sveva), 2022, dipinto murale, opere d’arte, disegno, dimensioni variabili. Courtesy l’artista,_photo credits Crates

Itinerario #7

Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Vigevano, 3
+39 02 365 65 133
info@fondazionearnaldopomodoro.it
fondazionearnaldopomodoro.it
Premiazione e talk – Via Vigevano, 3
Premio Arnaldo Pomodoro per la Scultura
Cos’è scultura oggi?
Con Pavel Pys, Lorenzo Respi e Andrea Viliani
02.04.2022, H 11:30 >
OpenStudio #1 – Via Vigevano, 3
L’inizio del tempo. Le ricerche spazialiste di Arnaldo Pomodoro
A cura di Studio Arnaldo Pomodoro 
> 18.12.2022
Project Room #5 – Via Vigevano, 9
Stato di Flusso
Pamela Diamante, a cura di Chiara Pirozzi e Alessandra Troncone 
> 24.06.2022

ORDET
Via Adige, 17
info@ordet.org
ordet.org
Afasta Nefasta
Yuli Yamagata
02.04 > 28.05.2022

Peres Projects
Piazza Belgioioso, 2
+39 3383435499

info@peresprojects.com
peresprojects.com
Holy Unrest
Dylan Solomon Krauss
> 29.04.2022

Istituto Svizzero
Via del Vecchio Politecnico, 3
milano@istitutosvizzero.it
istitutosvizzero.it
Mototeatro.
A motorized performance for objects
Anna Franceschini
02.04.2022, H 15:00 > 15:30
presso Museo del Novecento – P.zza del Duomo, 8
ONE
Marie-Caroline Hominal, Joseph Ravens, performance a cura di Maria Paola Zedda
02.04.2022, H 19:00 > 19:30

Galleria Milano
Via Filippo Turati, 3
info@galleriamilano.com
galleriamilano.com
Il colore della mente
Shusaku Arakawa
> 30.04.2022

Cose Cosmiche
cosecosmiche.org
info@cosecosmiche.org
presso Fondazione Arthur Cravan, Via Aleardo Aleardi, 11
Garten
Matteo Cremonesi, Domenico Antonio Mancini, con un contributo di Alberto Franceschini
02.04
> 09.04.2022
*opening 02.04.2022, H 18:00 >

Zazà Ramen
Via Solferino, 48
T. +39 02 36799000
zazaramen.it
in collaborazione con Artoday
Supporters
Matteo De Nando, a cura di Marta Orsola Sironi, con la partecipazione di Sveva Angeletti, Michele Bazzoli, Nicole Colombo, Vieri Dalla Chiesa, Stefano De Paolis, Ludovico Orombelli, Martina Rota, Tetsuro Shimizu, Francesco Spallacci, Stef Veldhuis
> 30.09.2022

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Tag: Fondazione Arnaldo Pomodoro gallerie d'arte istituto svizzero di milano milano milano art week Ordet Peres Projects spazi indipendenti zazà ramen

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