-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Milano Design Week: il grande murale di Cattelan e Ferrari per la piscina Cozzi
Arte contemporanea
A Milano, in viale Tunisia 35, la piscina Roberto Cozzi, la prima piscina coperta italiana, è un gioiello di architettura razionalista inaugurata nel 1934, progettata da Luigi Lorenzo Secchi (1899-1992), che aveva realizzato anche la piscina scoperta Guido Romano e il mercato rionale coperto di viale Monza. La piscina, situata nel cuore di porta Venezia, chiusa da luglio per lavori di restauro, tra i quali la manutenzione degli impianti e il recupero del velario – una struttura in ferro con pannelli in vetro retroilluminato e incastonato verticalmente nella grande parete di fondo della piscina con decorazioni a motivi marini che richiamano modi acquatici –, riapre i battenti in occasione del Fuorisalone, con Be Water: un’opera site specific di pittura murale firmata Maurizio Cattelan e dal fotografo Pierpaolo Ferrari, realizzata da TOILETPAPER in collaborazione con DESIGUAL, il Comune di Milano e MILANOSPORT.
L’elegante manifesto di “bellessere” sarà visibile al pubblico di curiosi non sportivi fino al 10 settembre (con prenotazione obbligatoria dalle 10 alle 18), poi questa onirica donna sarà destinata soltanto ai frequentatori assidui della piscina Cozzi (fino a settembre 2022), dove da anni nuota sovente Cattelan, uno sportivo metodico come nell’organizzazione del suo lavoro. L’istrionico artista comparso in tenuta di “assistente bagnino” al termine della conferenza stampa, ha provocato un’ondata di flash dei fotografi presenti in sala e ha dichiarato: «La piscina Cozzi fa parte della mia vita, quando sono a Milano vado lì tutti i giorni a nuotare. È un luogo a cui sono legato da anni, e quando è nata la possibilità di realizzare il progetto per questi spazi che hanno qualcosa di magico, solenne, si è concretizzato un pensiero che diverse volte, durante le mie nuotate in Cozzi, mi ha accompagnato».
L’immagine vagamente surreale, che inneggia alla grafica stile anni ’50, incanta per il contrasto vivace di colori, dato dall’incarnato cipria del bel volto perfettamente truccato con lo sguardo ammiccante dalle folte ciglia e dalle mani affusolate con unghie laccate di rosso. Questa bellissima creatura distesa nell’acqua, come sono le atlete del nuoto sincronizzato, immersa nelle onde dipinte da sfumature di blu e di azzurro, ci appare così serena e sembra invitarci a praticare più sport, perché produce benessere psico-fisico.
Questo manifesto educativo-decorativo, all’insegna del felice connubio tra Arte e Sport, campeggia all’interno sulla grande parete della piscina Cozzi, irradiata dalle luce naturale proveniente dalle finestre che perimetrano lo spazio rettangolare dell’edificio di fronte ai trampolini. E sarà allora proprio l’elegante nuotatrice a giudicare le performance dei tuffatori per un anno!
Non è la prima volta che la piscina Cozzi ospita l’arte, forse qualcuno ricorderà la super Luna di Luke Jerram, Museum of the Moon (2019), un pallone gonfiabile fluttuante sopra la vasca per spiare dall’alto i nuotatori illuminato all’interno di sette metri di diametro, che riproduceva in superfice dei crateri, per mezzo di una carta geografica ad alta definizione fornita dalla NASA.
Anche questa immagine grazie ai social media aveva fatto il giro del mondo ma diventerà un caso mediatico la misteriosa nuotatrice: un inno alla vita, alla bellezza del corpo (celato dall’acqua) e dell’anima che si riflette nel suo sguardo sereno. E in questo oscuro presente agitato da correnti oscure sembra proprio un auspicio di rinascita.
Be Water è il più grande e ambizioso progetto (246 metri quadrati di superfice dipinta con base di 30 metri e un’altezza di 10 metri) di TOILETPAPER realizzato con il prezioso supporto dello studio ALL OUT LAB, capitanato dall’architetto-esteta Elsen Lupic, e i decoratori Maura Boldi, Alessandra Didone, Federica Ghio, Angelo Pennacchio, Alberto Pennacchio, con pittura altamente resistente all’umidità e in grado di mantenere nel tempo la luminosità dei colori.
Questo studio ha realizzato sulla facciata di una palazzina più instagrammata di Milano stile Novecento, tutta blu, con finestre rosse e pareti di bianco, con quattro mani che brandiscono altrettanti rossetti in via Balzaretti 4: è la sede di TOILETPAPER, il magazine creato da Maurizio Cattelan e il fotografo Pierpaolo Ferrari nel 2010 che medializza Milano, come laboratorio di Arte Pubblica. In occasione della Design Week, la la Toiletpaper Home è aperta al pubblico e, in collaborazione con Seletti, presenta una nuova collezione di mobili.