L’artista inglese David Tremlett torna con un intervento site-specific, per celebrare il decimo anniversario dell’attività di Zazà Ramen sake bar & restaurant, a Milano. L’idea di arricchire il ristorante era già emersa nel 2014, quando Tremlett aveva lavorato a un wall painting permanente: tre piccoli disegni, in pigmento di colore e cera, si sono inseriti in modo equilibrato nello spazio, riqualificando le tre nicchie nella sala inferiore del locale. A distanza di nove anni dalle prime opere, ne sono state studiate due nuove destinate alle pareti adiacenti all’ingresso. Il wall drawing è stato definito da Irene Sofia Comi, autrice del testo critico, come una «infinita serie eccentrica e ironica».
Per spiegare le motivazioni che hanno portato alla realizzazione del disegno, si possono ripercorrere le origini del locale. Zazà Ramen sake bar & restaurant nasce nel 2013 dalla volontà dello chef olandese Brendan Becht. Cresciuto all’interno di una famiglia di collezionisti, si innamora dell’arte fin da piccolo, senza mai abbandonarla. Dalla passione per il Giappone, nasce il locale di via Solferino, a Milano, il cui nome si ispira all’ispettore Zenigata, un personaggio di Lupin III amante del ramen.
Sono numerosi gli appuntamenti del ristorante con il contemporaneo dal 2014 ad oggi. Non solo disegni ma anche installazioni a parete, fotografia e pittura. In questo modo, l’arte entra in un contesto diverso dalla tipica sala espositiva, asettica e silenziosa. Le opere si aprono al dialogo con il mondo esterno: chiacchiere a voce alta, rumore di piatti, bicchieri che tintinnano. Artisti come Michele Lombardelli, Hermann Bergamelli, Marco Andrea Magni si sono affidati alla sensibilità di Brendan Becht per la realizzazione di interventi site-specific.
Realizzati con grafite e pastello, i nuovi disegni sono più di una semplice rappresentazione a parete. Brendan Becht e David Tremlett sono amici da molti anni e, in occasione dell’anniversario del locale, all’artista sono state commissionate due nuove opere. BBZR23, questo il titolo dell’installazione, racchiude le iniziali del proprietario di Zazà Ramen e il nome del ristorante. Non solo wall drawing, quindi, ma anche un omaggio all’attività dell’amico e alle passioni in comune.
Non è la prima volta che Tremlett si misura con spazi non convenzionali. Sono state numerose le occasioni in cui l’artista ha ripreso le tecniche dell’affresco e della pittura per creare qualcosa di nuovo. «Forme geometriche, lettering, linee rette, oblique, curve, spezzettate, macchie di colore», scrive Comi nel testo critico. Un tripudio di colori e pigmenti che riportano alla vita e vanno a mettere in evidenza chiese, interni di palazzi storici e adesso il ristorante di via Solferino. Ma anche «pareti, nicchie, archi, colonne, soffitti, pavimenti, absidi, finestre». Il rapporto con l’ambiente circostante è quindi inevitabile e diventa elemento di dialogo costruttivo.
Il progetto sarà visibile fino al 21 aprile 2024. Altre informazioni sul sito di Zazà Ramen sake bar & restaurant.
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