Napoli, Artecinema e oltre #1: mostre, installazioni e film screening in programma in città

di - 17 Ottobre 2024

Artecinema torna a Napoli: proiezioni non-stop di documentari e film sull’arte, la fotografia e l’architettura contemporanea, con anteprime mondiali e incontri con gli autori per cinque giorni, dal 16 al 20 ottobre 2024. Anche questa 29ma edizione del festival, curata da Laura Trisorio, anima due teatri storici della città: come da tradizione, la serata inaugurale si è tenuta ieri, mercoledì 16 ottobre, al Teatro di San Carlo, per poi proseguire fino a domenica, 20 ottobre, presso il Teatro Augusteo, con proiezioni gratuite e no stop, molte in anteprima mondiale, europea o nazionale e divise nelle sezioni Arte e Dintorni, Architettura, Fotografia. Untitled Association per questi tre giorni vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative legate alla manifestazione e ai principali spazi cittadini, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte.

Oggi rimaniamo nel Centro storico, dove, nella zona di Montesanto, raggiungiamo Shazar Gallery, per la mostra Terre emerse di Lello Lopez. Seconda personale dell’artista napoletano negli spazi di via Pasquale Scura, essa ci conduce in un percorso d’immersione temporale, di ascesa da secoli di bellezza e di turbamenti, la cui restituzione visiva, in tele dai grandi formati, assurge ad allegoria del fatale destino umano. Il ciclo di opere in mostra trae origine dagli accadimenti che il territorio dei Campi Flegrei sta vivendo nuovamente in questi mesi e che da sempre subisce.

Lello Lopez, Terre emerse, 2024 – Stampa e acrilici su tela (160x120cm) – Courtesy l’artista e Shazar Gallery

Spostiamoci verso Piazza del Gesù, per arrivare alla Galerie Gisela Capitain, che, nella suggestiva cornice di Palazzo Degas, presenta la nuova edizione – la sesta, di cui quattro a Napoli – di Zweigstelle Capitain, caratterizzata in questa occasione da due mostre personali: Il Tempo di Barbara Bloom e Anime Perdute di Joe Bradley e Tobias Pils. Per la mostra Il tempo, l’artista americana Barbara Bloom presenta un nuovo corpo di opere, portando avanti la serie The Weather iniziata nel 2015. Una serie di tappeti collocati a diverse altezze dal pavimento, ognuno con una tonalità di grigio verde-acqua, mostrano pattern di punti in rilievo che compongono dei testi in braille. L’artista ha scelto testi descrittivi in modo da accentuare la complessità e la malinconia nella “lettura” del lavoro.

Barbara Bloom a Zweigstelle Capitain VI, Palazzo Degas, Napoli, 2024 – Photo by Alwin Lay

Per la mostra Anime perdute l’americano Joe Bradley e l’austriaco Tobias Pils presentano invece una serie di disegni realizzati a quattro mani, insieme a un gruppo di nuovi dipinti realizzati individualmente. Nei dipinti realizzati in solo, forze apparentemente opposte s’incontrano ed entrano in dialogo.

Joe Bradley & Tobias Pils a a Zweigstelle Capitain VI, Palazzo Degas, Napoli, 2024 – Photo by Alwin Lay

Continuando verso la vicina Piazza Municipio, possiamo finalmente osservare Tu si ‘na cosa grande, la nuova installazione di Gaetano Pesce (La Spezia, 1939 – New York, 2024), curata da Silvana Annicchiarico, facente parte del progetto Napoli Contemporanea. L’opera, frutto di oltre due anni di lavoro da parte dell’artista-designer spezino recentemente scomparso, misura 12 metri d’altezza e rappresenta chiaramente un suo personalissimo omaggio alla città partenopea. Due sculture: da una parte, una rappresentazione stilizzata di Pulcinella simbolo di Napoli, con l’iconico vestito e l’inconfondibile cappello, e dall’altra il cuore rosso, “innamorato”, ovvero colpito dalla freccia di cupido.

Stazione Municipio Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.

A pochi passi dalla scultura, l’ingresso della stazione Municipio della metropolitana ci porta nel cuore di una delle più grandi realizzazioni di Metro Art Napoli, progettata da Àlvaro Siza e Eduard Souto de Moura. La stazione funziona dal 2015 per la linea 1 della metropolitana e da pochi mesi è anche nodo di interscambio con la nuova Linea 6. In futuro si collegherà con Piazza Municipio anche il Porto e la sua Stazione Marittima.

L’intervento dei due archistar portoghesi costituisce un magistrale esempio di convivenza fra epoche e approcci costruttivi diversi, come un viaggio attraverso le pagine di un libro che, in questo caso livello dopo livello, raccontano una storia. Gli architetti, nel rispetto dell’impianto strutturale del pozzo di stazione già realizzato, hanno dovuto apportare diverse varianti al progetto per far sì che la memoria storica offerta dai reperti archeologici emersi in fase di realizzazione potesse convivere con l’architettura contemporanea. Le opere di Mimmo Jodice e di Michal Rovner, abilmente inserite nell’architettura di stazione, accompagnano i viaggiatori-visitatori.

Robert Wilson, By the Sea… You and Me, 20 – Stazione Toledo Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.

Continuando – in metropolitana o a piedi verso via Toledo, è possibile visitare un’altra Stazione dell’Arte: la fermata Toledo della Linea 1. Opera architettonica di straordinaria bellezza e importanza culturale, inaugurata nel 2012, è stata progettata dall’architetto spagnolo Oscar Tusquets Blanca e si distingue per il suo design innovativo e la sua connessione con l’arte e la storia della città.

All’interno, i viaggiatori-visitatori possono ammirare un’ampia varietà di opere d’arte contemporanea realizzate da artisti di fama internazionale. Tra queste, nell’imbarazzo di dovere scegliere, By the sea… you and me, due lunghissimi light-box dell’americano Robert Wilson, che trasformano uno dei corridoi sotterranei della stazione in un’affascinante passeggiata a mare, e Razza Umana, la lunghissima carrellata di ritratti realizzati da Oliviero Toscani, che accompagnano i viaggiatori-visitatori verso una delle uscite della stazione in direzione di piazzetta Montecalvario.

– Oliviero Toscani, Razza Umana, 2013 – Stazione Toledo Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.

Alcune pareti della stazione sono poi decorate dai celebri mosaici dell’artista sudafricano William Kentridge, che rappresentano scene della vita quotidiana napoletana in un suggestivo stile bianco e nero. Altra attrazione e unicità della stazione Toledo è però il suo museo sotterraneo. Durante la costruzione della stazione sono stati scoperti importanti reperti storici risalenti a epoche diverse: dalla Napoli greca e romana fino al periodo medievale. Tra i ritrovamenti più significativi parti delle antiche mura greche, che testimoniano l’importanza strategica di Napoli sin dall’antichità, oltre a tratto di strada di epoca romana, perfettamente conservato alcuni metri sotto l’attuale piano stradale di via Toledo.

William Kentridge, Bonifica dei quartieri bassi di Napoli in relazione alla ferrovia metropolitana, 1884 (Naples Procession), 2012 – Stazione Toledo Linea 1 – © ANM Azienda Napoletana Mobilità S.p.A.

Usciamo dalla stazione e, proseguendo su via Toledo in direzione piazza del Plebiscito, ci imbattiamo quasi subito nella sede napoletana delle Gallerie d’Italia, l’iniziativa museale del gruppo Intesa Sanpaolo, che a Napoli si è impossessata di molti spazi della ex Direzione Generale del Banco di Napoli, finita di costruire nel 1939, splendido esempio di architettura razionalista firmata da Marcello Piacentini, e recentemente recuperata da Michele De Lucchi per le nuove funzioni di spazio espositivo e ricreativo. In questi giorni è possibile visitare la mostra Andy Warhol. Triple Elvis, che presenta un nucleo di opere dell’artista americano provenienti dalla Collezione Luigi e Peppino Agrati, oltre a Vitalità del Tempo, l’allestimento di opere della collezione curato da Luca Massimo Barbero.

Andy Warhol, Triple Elvis, 1963. Collezione Luigi e Peppino Agrati – Intesa San Paolo – Photo © Luca Carrà, Milano – Artwork © The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc. by SIAE 2024

Pochi passi sempre su via Toledo, per arrivare al Teatro Augusteo, dove da oggi proseguono le proiezioni e gli incontri di ArteCinema. Ieri al Teatro di San Carlo, alle 19:30 il Festival è stato ufficialmente inaugurato con la prima proiezione del film Tehachapi, dedicato al progetto realizzato dall’artista francese JR nell’omonimo carcere di massima sicurezza californiano. Il film, diretto dallo stesso artista e da Tasha Van Zandt, racconta le storie di circa 50 uomini, tra detenuti e guardie carcerarie, che attraverso un progetto fotografico collettivo si ritrovano a lavorare insieme.

Soviet Barbara, the Story of Ragnar Kjartansson in Moscow – © Gaukur Úlfarsson

Napoli Art To Date: la mappa di oggi

Shazar Gallery

Via Pasquale Scura, 8

shazargallery.com

@shazargallery

Terre Emerse

Lello Lopez

15.10 → 07.12.2024

Galerie Gisela Capitain

C.A.S.A – Palazzo Degas

Calata Trinità Maggiore, 53

galeriecapitain.de

@galeriecapitain

Zweigstelle Capitain VI, Il Tempo

Barbara Bloom

21.09 → 15.11.2024

Zweigstelle Capitain VI, Anime Perdute

Joe Bradley & Tobias Pils

21.09 → 15.11.2024

Metro Art / Le Stazioni dell’Arte

Guided tours reservations

anm.it

@anm_napoli_official

Stazione Metropolitana Linea 1 / Linea 6 – Municipio

Project by Àlvaro Siza and Eduardo Souto de Moura

Works by Michal Rovner, Mimmo Jodice

Stazione Metropolitana Linea 1 – Toledo

Project by Oscar Tusquets Blanca

Works by William Kentridge, Robert Wilson, Oscar Tusquets Blanca, Achille Cevoli, Oliviero Toscani, Lawrence Weiner, Shirin Neschat, Ilya and Emilia Kabakov, Francesco Clemente

Gallerie d’Italia Napoli

Palazzo Zevallos Stigliano

Via Toledo, 185

gallerieditalia.com

@gallerieditalia

Andy Warhol. Triple Elvis

Solo show

25.09 → 16.02.2025

Vitalità del Tempo

Group show

Permanent collection

artecinema

  1. Teatro di San Carlo – Via San Carlo, 98
  2. Teatro Augusteo – Piazzetta Duca D’Aosta, 263

artecinema.com

@artecinerma

29th international contemporary art film festival

16.10 → 20.10.2024

At Teatro di San Carlo

Opening night

16.10.2024

At Teatro Augusteo

Films screening

17.10 → 20.10.2024

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