Dopo un inverno segnato dalle incertezze legate alla pandemia, le OGR di Torino si preparano alla fioritura della nuova stagione dellâarte contemporanea â e non solo â con un ricco programma dal respiro internazionale che, da febbraio a giugno 2022, porterĂ nei suoi spazi mostre, progetti, collaborazioni, incontri, dialoghi.
«Il programma espositivo del 2022 rispecchia in modo deciso la missione di OGR e il piĂč ampio impegno di Fondazione CRT nellâinvestire su progettualitĂ inedite», ha dichiarato Massimo Lapucci, CEO di OGR Torino e Segretario Generale di Fondazione CRT. «A partire dallâattenzione verso il cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, la ricerca artistica contribuisce alla creazione di valore sociale. Progetti in sintonia con i punti dellâAgenda 2030 e il ricco palinsesto di attivitĂ âfor allâ dedicato alle mostre danno un senso concreto e profondo allâobiettivo di includere e avvicinare un pubblico sempre piĂč ampio al multiforme mondo dellâarte e ai temi cardine della contemporaneità », ha continuato Lapucci.
Primo appuntamento con le mostre alle OGR di Torino da segnare in calendario Ăš per il 25 febbraio 2022, con le mostre di Maria Hassabi e Nina Canell. «Dopo lâultima mostra, dedicata al lavoro nel contesto post industriale e digitale, in cui abbiamo esplorato il nuovo delicato equilibrio tra lavoro e tempo libero, vogliamo contribuire alla riflessione su un nuovo paradigma», ha dichiarato Fulvio Gianaria, Presidente di OGR Torino. «Rallentare per osservare, riflettere e riappropriarsi del proprio ritmo, ribilanciando il rapporto tra uomo e natura. A partire dal lavoro delle due artiste, Hassabi e Canell, che pur con pratiche estremamente diverse trovano punti dâincontro nellâesplorazione della relazione del corpo con lâambiente costruito, con lâarte OGR Ăš ancora una volta amplificatore del delicato gioco di riflessione sul mutamento personale e sociale».
Artista e coreografa originaria di Cipro e attualmente a New York, Maria Hassabi lavora con i linguaggi della performance, della scultura, della fotografia e del video. Dallâinizio degli anni 2000, la sua ricerca Ăš incentrata sulla relazione tra il corpo vivo, lâimmagine fissa e lâoggetto scultoreo. Le sue opere sono state esposte in musei come il Centre Pompidou di Parigi, il Walker Art Center di Minneapolis, il MoMA â Museum of Modern Art di New York, lâHammer Museum di Los Angeles e lo Stedelijk di Amsterdam.
In questa occasione, Hassabi interverrĂ negli spazi del Binario 1, creando il paesaggio per âHEREâ, live-installation a cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi, commissionata da Secession e Wiener Festwochen â Vienna, prodotta da OGR Torino in collaborazione con Onassis Foundation. I corpi dellâartista e di cinque ballerini abiteranno la scultura, invitando i visitatori a unirsi a loro in una condivisione di tempo e presenza. I micromovimenti che caratterizzano la coreografia sono un invito ad ancorare la propria consapevolezza al presente, allâessere âhereâ, nel tempo e nello spazio.
In contemporanea, aprirĂ anche âHARDSCAPESâ, la personale di Nina Canell, a cura di Samuele Piazza con Lorenzo Giusti, realizzata in collaborazione con GAMeC Bergamo. Nata a VĂ€xjö, in Svezia, nel 1979, Canell vive e lavora a Berlino. La sua pratica Ăš dedicata principalmente alla scultura e alle sue molteplici declinazioni, concentrandosi in particolare sulla potenzialitĂ processuale della trasformazione. Travi di legno, rami di alberi, semi di melone e unghie finte, cavi elettrici e vasetti di vetro, sono alcuni dei materiali impiegati, scelti per la loro semplice, poetica e quotidiana preziositĂ . Recenti mostre monografiche di Nina Canell si sono tenute al Moderna Museet di Stoccolma, al Camden Arts Centre di Londra e allâHamburger Bahnhof Museum di Berlino. Diverse sue opere sono state inoltre esposte a Punta della Dogana, a Venezia, in occasione delle mostre âAccrochageâ (2016) e âLuogo e Segniâ (2019).
La mostra di Nina Canell sarĂ allestita al Binario 2 e instaurerĂ un dialogo ideale con quella commissionata e prodotta allâinterno del Meru Art*Science Research Program della GAMeC di Bergamo. Un grande ledwall ospita Energy Budget (2017-18), opera video realizzata insieme a Robin Watkins che esplora i modi diversi in cui lâenergia si manifesta e circuita, a volte in maniera invisibile, in simbiosi inedite tra natura e ambiente antropizzato. Accanto alla scultura-video, per OGR lâartista ha concepito anche una nuova versione del suo lavoro Muscle Memory, originariamente commissionato dalla GAMeC: contemporaneamente costruita e distrutta dal movimento e dalla densitĂ dei corpi, questa scultura si sgretola letteralmente sotto i piedi dei visitatori. Le conchiglie che la compongono sono in realtĂ la materia prima per la maggior parte del nostro mondo costruito, essendo alla base della costituzione del cemento.
Dal 20 aprile al 27 novembre 2022, OGR torna a Venezia, negli spazi del Complesso dellâOspedaletto, in occasione della 59ma Esposizione Internazionale dâArte della Biennale di Venezia, presentando per la prima volta in laguna il trio di artisti iraniani Ramin Haerizadeh, Rokni Haerizadeh e Hesam Rahmanian con âALLUVIUMâ, progetto site-responsive a cura di Samuele Piazza, realizzato e prodotto da OGR con il sostegno di Fondazione per lâArte Moderna e Contemporanea CRT e allestito negli spazi dellâAtrio Moderno di Ospedaletto Contemporaneo.
La collaborazione con il Castello di Rivoli, inaugurata con la commissione dellâopera di William Kentridge Procession of Reparationists e la mostra âCuore di Tenebraâ del 2018, continua negli spazi di OGR con la nuova mostra âNaturecultures. Arte e Natura dellâArte povera a oggi. Dalle Collezioni della Fondazione CRT per lâArte al Castello di Rivoliâ. A cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria e Samuele Piazza, dal 28 aprile al 22 settembre 2022 il progetto espositivo accoglierĂ nei Binari 1 e 2 alcune opere della collezione di Fondazione per lâArte Moderna e Contemporanea CRT in comodato al museo torinese.
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