Omar Galliani, Nella costellazione di Orione (trittico, pannello centrale), matita su tavola, cm 100x100
Astri, spie luminose, scarpe volanti, baci strappati al Covid, esseri animati e colibrĂŹ, uccelli speciali che si nutrono continuando il loro volo, donne come simboli di fusione con lâanima universale: questa lâepopea di Omar Galliani al Marca di Catanzaro, ancora fino allâultimo giorno dellâanno, quando il cielo cambia volto.
La mostra di Galliani, artista emiliano, è uno spazio di cielo infinito che si apre al mondo calabrese con disegni e non solo â il nome della mostra è âIl disegno non ha tempoâ â ma anche con olii, pastelli, installazioni: il tutto reso come frammenti celesti caduti in volo.
Le sue opere sono posate come polvere brillante, doni della mano che soffiano grafiti (la sua lingua nigredo) con lievi modulazioni chiaroscurali, o impresse con tempere su tavole di pioppo (la sua albedo).
A volte invece è il respiro della foglia dâoro a costituire lâorizzonte, il frame visivo, soprattutto nei suoi lavori piĂš spirituali, i âMantraâ, dove si svela una lingua lontana con un alfabeto per noi meno decifrabile.
PiĂš leggibile invece è unâopera come OMAR ROMA AMOR, (2012) un cadeau per la cittĂ Eterna. In questa matita su tavola e pastello, Galliani colloca simboli riconoscibili della cittĂ sullo sfondo di una lucente notte stellata dove si staglia un profilo a specchio di una donna di spalle tatuata con la Lupa capitolina.
Torna a essere meno leggibile unâopera come Cadmio del 1986 (che ricorda il colore usato da Van Gogh e Munch poi archiviato dallâUE per la sua tossicitĂ ambientale). Lâopera rievoca la tavolozza della pittura pompeiana e lâanfora con pancia e bocca appena percepibili, brilla soprattutto nelle anse.
Spesso il taglio è piĂš cinematografico, ed è lĂŹ che si coglie un solo dettaglio, come lâorecchio nellâopera Maria o nello splendido trittico Nella costellazione di Orione (2019).
In Floralia (1976-2019) câè la presenza di una donna Klimtiana e disinvolta, ma la brillantezza della pittura del pittore austriaco è volutamente epurata. à nei dettagli che si nasconde il diavolo.
Con un contenuto numero di opere, la mostra a cura di Vera Agosti, dellâartista Galliani popola ancora i cieli del MARCA. LĂŹ, Omar girovaga ancora per accendere una a una le sue stelle. Con il gesto delicato di un vecchio âlampionarioâ e il disegno vibrante di un artista dâaltri tempi le sceglie accuratamente per toccare le corde piĂš sensibili del nostro essere al mondo ieri come oggi, in un tempo contrassegnato dalla difficoltĂ di scambiarsi semplici effusioni (Baci rubati/Covid-19, 2020).
Si svolgerĂ a Napoli, nel 2026, la prima Biennale dellâAcqua del Mediterraneo, con artisti, architetti e attivisti: presentato il work…
Sguardo al programma di Frieze Seoul, tra performance, film e talk sui temi caldi del presente. Ben oltre i confini…
A Palazzo delle Paure, fino al 24 novembre, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj, Bruno Munari, Arturo Vermi, Ugo La…
Davide Monteleone si aggiudica il Photo Grant 2024 promosso da Deloitte con uno progetto fotografico che esplora i territori delle…
Dopo oltre quattro anni di stop, il Museo della Moda di Palazzo Pitti riapre integralmente con un nuovo allestimento, che…
Il giovane artista brasiliano IlĂŞ Sartuzi ha sottratto unâantica moneta dâargento da una teca del British Museum, per restituirla nella…