Mentre la Francia si prepara inerme al picco della contaminazione e il Ministero della Cultura ribadisce l’appello ai francesi a restare in casa per evitare la propagazione del virus Covid-19, dando via a #CultureChezNous (#CulturaACasaNostra), moltissime sono le iniziative solidali nate per sostenere il personale medico e gli ospedali francesi, attraverso l’arte.
Primo a mobilitarsi in favore degli ospedali e del suo personale, lo street-artist Christian Guémy (Bondy, 1973), alias C215, che ha annunciato sul suo profilo Twitter la vendita della digitografia del suo graffito L’amour au temps du coronavirus (L’amore al tempo del coronavirus), in favore del personale ospedaliero. «Ultima opera di strada, fino a quando, nessuno lo sa», il graffito rappresenta due giovani avvolti in un travolgente e vibrante turbinio di colori pop e amore, alle prese con l’ultimo bacio attraverso le mascherine.
Realizzata appena prima dell’annuncio del blocco totale in Francia, avvenuto martedì 17 marzo, su un muro all’aria aperta di Ivry, periferia sud di Parigi, è un’ode all’amore, alla memoria di questo momento inedito che il mondo sta affrontando, e allo stesso tempo un appello alla solidarietà contro un nemico invisibile. La digitografia dell’opera, formato 30×40 cm, è disponibile a tiratura limitata, al prezzo di 95 euro e il ricavato sarà devoluto alla Fondation des Hôpitaux de France a sostegno del personale ospedaliero. Gli interessati dovranno scrivere un’email all’indirizzo seguente: c215@c215.com.
Altri artisti del mondo della cultura hanno rapidamente dichiarato la loro solidarietà ai medici, infermieri, professori – nostri eroi di oggi – mettendo in vendita le loro opere. Inedita a questo proposito è l’asta caritatevole, organizzata dalla casa d’aste Piasa, fondata nel 1996, che si terrà online a partire da venerdì 3 aprile fino a domenica 5 aprile, alle 18. Per rispondere all’urgenza della situazione, l’asta è stata organizzata in sole poche ore e riunisce più di 250 opere in favore del collettivo Protège ton soignant (Proteggi il tuo medico): personale ospedaliero, medici di base, infermieri e operatori sanitari.
Le opere provenienti da gallerie, artisti, architetti, designer e collezionisti privati sono il frutto di una collaborazione ben riuscita e di un forte coinvolgimento. Da Tatiana Trouvé alla designer India Madhavi, passando per Fabrice Hyber e fino alla gallerista Nathalie Obadia, moltissimi hanno offerto le loro opere per la vendita. Piasa sembra aver pensato a tutto, o meglio a tutti: i prezzi delle opere vanno dai 500 ai 150mila euro. Nessun costo aggiuntivo per i venditori né per i compratori, solo l’augurio di vendere il più possibile, per una buona causa. Il ricavato totale della vendita sarà devoluto per l’acquisto di materiali di protezione, macchinari e materiale sanitario necessario per affrontare questa emergenza.
La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…
La mostra del Colectivo Democracia ospitata dallo Spazio Murat, per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…
Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…
Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…
Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…
L’artista ha realizzato per il gruppo di boutique hotel LDC una serie di otto lavori che ritrae le principali città…