Ornella Cardillo trasforma Venezia in un teatro vivente con ‘Arche’

di - 7 Marzo 2024

Il panorama artistico di Venezia si arricchisce di una mostra che promette di trasformare il modo in cui percepiamo la città lagunare. Fino al 29 marzo, il suggestivo spazio espositivo di PANORAMA accoglie Arche di Ornella Cardillo, un viaggio tra forme archetipe e espressione contemporanea.

L’arte di Cardillo, giovane artista veneziana, si manifesta attraverso sculture in movimento che trasformano lo spazio espositivo in un autentico palcoscenico vivente. Attraverso un’analisi approfondita del concetto di edicola, l’artista ci conduce in un’esplorazione della complessità e della bellezza intrinseca della città di Venezia. Le “Arche” esposte in questa mostra rappresentano manifestazioni in movimento, narrazioni di un linguaggio urbano che si evolve nel tempo.

“Arche”, Ornella Cardillo, Photo Credit Anam Cara Comunicazione Thomas Guttadauro

Ma cosa sono esattamente queste “Arche”? Sono più di semplici opere d’arte; sono sculture viventi che si muovono nello spazio, creando un dialogo poetico tra il passato e il presente della città lagunare. Le forme architettoniche di Venezia diventano protagoniste di performance uniche, concepite in collaborazione con il musicista Simone Carraro, le cui musiche arricchiscono ulteriormente l’esperienza sensoriale offerta dalla mostra.

L’artista veneziana incarna un’intersezione tra arte, architettura e performance che affascina e coinvolge il pubblico in un viaggio attraverso le profondità dell’anima di Venezia. Le “Arche” di Cardillo non sono solo opere statiche, ma racconti viventi di una città che si trasforma, si evolve e si reinventa nel tempo. Attraverso la sua pratica artistica, Cardillo ci invita a riflettere sulla natura mutevole del tempo e dello spazio, offrendo una nuova prospettiva sulla nostra relazione con l’arte e l’architettura.

“Arche”, Ornella Cardillo, Photo Credit Anam Cara Comunicazione Thomas Guttadauro

Arche di Ornella Cardillo è più di una semplice esposizione artistica; è un’esperienza immersiva che invita il pubblico a immergersi nelle profondità della cultura veneziana. È un’opportunità unica per gli amanti dell’arte contemporanea di esplorare le molteplici dimensioni della nostra esistenza attraverso l’arte e la creatività.

In conclusione, “Arche” di Ornella Cardillo presso PANORAMA è una mostra straordinaria che esplora con maestria l’intersezione tra arte, architettura e performance, offrendo una nuova visione della città di Venezia come un teatro vivente. Un’esperienza imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea e per coloro che cercano una prospettiva nuova e stimolante sulla nostra relazione con il tempo e lo spazio.

«Un recinto sacro circonda la città di Venezia, rendendo il suo interno un grande tempio. E si sa, il tempo nel recinto sacro scorre in un altro modo: è il tempo della festa. Ciò che però porta più di ogni altra cosa il tempo festivo è la forma dell’abito.»

“Arche”, Ornella Cardillo, Photo Credit Anam Cara Comunicazione Thomas Guttadauro

ORNELLA CARDILLO

Ornella Cardillo (Modena, 1993) vive e svolge la propria pratica a Venezia. Dopo gli studi in Psicologia, nel 2020 si laurea in Arti Visive e Moda allo IUAV di Venezia. Nel 2023 è finalista e co-regista di uno spettacolo presentato per Biennale College Teatro; nel 2022 espone il proprio lavoro durante Documenta Standt a Kassel e nello stesso anno vince il bando di residenza presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia. La sua ricerca si materializza nell’incontro tra arte e teatro. Considera infatti le proprie opere come sculture in movimento che, animate nello spazio, diventano protagoniste di performance e installazioni. La pratica di Ornella Cardillo trova fondamento nell’analisi etimologica del concetto di forma (dal latino portamento, contenimento), per cui lavora sulla rappresentazione di archetipi in cui le opere diventano particolari espressioni di un luogo. Le forme materiche indossate simbolicamente dalle sculture, diventano quindi costruzioni sceniche di particolari condizioni esistenziali. Lo studio, la scomposizione, la sintesi e la ripetizione di queste forme costruiscono l’essenza delle sue sagome scultoree.

“Arche”, Ornella Cardillo, Photo Credit Anam Cara Comunicazione Thomas Guttadauro

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