È stato presentato ieri il primo progetto espositivo di ITALICS, Panorama. Panorama è una mostra diffusa, a cura di Vincenzo de Bellis, che si terrà a Procida dal 2 fino al 5 settembre.
ITALICS sceglie Procida, Capitale Italiana della Cultura 2022, per mettere in mostra Panorama. Panorama è un progetto nato dall’incontro degli oltre 63 consorziati dentro a ITALICS che permetterà a tutte le gallerie coinvolte di portare moltissime opere d’arte sull’isola campana. Questa mostra diffusa includerà realtà diverse ma unite nell’intento di dare importanza al ruolo delle gallerie in Italia.
Il curatore di Panorama, Vincenzo de Bellis, mette in chiaro che Panorama «è un’occasione nuova per avere un coinvolgimento davvero ravvicinato e diretto con le opere».
Procida è pronta ad accogliere Panorama, preparandosi al 2022 – un anno che sarà fondamentale per l’isola dal punto di vista culturale.
Agostino Riitano, il direttore di Procida 2022, parla dell’isola come di un luogo importante: «L’isola è un luogo di esplorazione, di sperimentazione e conoscenza, è modello delle culture contemporanee. Conserva i significati dell’esistere eppure è coinvokta dai processi di costruzione/de-costruzione identitaria, dall’abbandono/lontananza, dalla perdita e dalla costruzione di legami».
In primo piano ci sarà quindi il legame fra il luogo e le opere che si metteranno in discussione attraverso il dialogo costante. Le opere regaleranno una profondità diversa ai luoghi più suggestivi di Procida, alle chiese, le piazze e le abitazioni.
ITALICS è un progetto che nasce dal momento di fermo provocato dalla pandemia. Nato come un consorzio, comprende oltre sessanta tra le più importanti gallerie d’arte contemporanea, moderna e antica presenti in Italia. L’idea di un consorzio è partita da Lorenzo Fiaschi di Galleria Continua e Pepi Marchetti Franchi di Gagosian durante il primo lockdown. Da quel momento in poi si sono aggiunti al coro molti altri galleristi come Francesca Kaufmann, Alfonso Artiaco, Ludovica Barbieri di Massimo De Carlo, Msssimo Di Carlo di Galleria dello Scudo, Massimo Minini, Franco Noero e Carlo Orsi. La volontà è quella di andare oltre agli schemi tradizionali in favore di un approccio più innovativo e più che mai digitale.
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