Panorama Monopoli: Italics porta 60 artisti tra palazzi, chiese e chiassi

di - 24 Giugno 2022

70 opere, dal ‘400 a oggi, realizzate da 60 artisti di epoche, culture e nazionalità diverse, in 20 spazi espositivi, tra palazzi, chiese, piazze e vicoletti, anzi, chiassi, visto che così si chiamano, a Monopoli, le tipiche e strette vie chiuse su tre lati. Perché prerogativa di ITALICS, la piattaforma che riunisce i galleristi italiani fondata nel 2020, in piena pandemia, è scoprire l’eredità nascosta del nostro Paese e reinterpretarla alla luce delle suggestioni del contemporaneo. Tanto online, attraverso un sito web costantemente aggiornato, che onlife, con “Panorama”, il format espositivo che, dopo aver attraversato Procida e aver lasciato promettenti impressioni e affascinanti suggestioni, ritorna dall’1 al 4 settembre 2022 e ancora sul mare, questa volta l’Adriatico della Puglia, appunto.

E dal mare non si potrà prescindere: all’alba del primo settembre, a Cala di Porta Vecchia, si assisterà al rito tradizionale del bagno in mare, per garantire salute per tutto l’inverno (e di salute c’è sempre bisogno, anche nel mondo dell’arte contemporanea). Per raccontare questo momento collettivo rituale e simbolico, Massimo Vitali – tra gli artisti cinvolti in “Panorama Monopoli” – realizzerà una serie di scatti come parte del suo progetto fotografico dedicato alle spiagge.

Massimo Vitali, Masso delle Fanciulle Swimmer, 2017,stampa lightjet da file digitale originale su carta fotografica, Diasec con cornice in legno, 187 × 247,5 cm. Courtesy l’artista e Galleria Mazzoleni, Londra – Torino

Xenia contemporanea

Curata da Vincenzo de Bellis, “Panorama Monopoli” sarà incentrata sul concetto greco di xenia, cioè quella forma di amicizia e di ospitalità ritualizzata, basata sulla reciprocità, sulla responsabilità della cura vicendevole tra ospitante e ospite, che costituiva il fondamento della civiltà.

«In un 2022 sconvolto da una pandemia mondiale e da una guerra, quella in Ucraina, che ci ricorda le tante altre guerre in corso, ora solo più silenti per lo scoppio dell’ennesima; in un anno in cui non si sono arrestate le migrazioni di massa tra i vari confini del mondo e che per la nostra posizione, affacciati sul Mediterraneo, vediamo provenire soprattutto da Oriente, dal Medioriente e dal Nord Africa, “Panorama Monopoli” non può e non vuole essere una mostra politica nel senso più immediato del termine», spiega de Bellis. «Molti degli artisti in mostra non parlano delle cronache attuali, e non potrebbe essere diversamente da così, raccogliendo opere che spaziano dal Quattrocento ad oggi. La selezione pone l’accento su temi universali che aprono a una ampia varietà di letture, a volte anche inaspettate, specie laddove opere e artisti di epoche e provenienze diverse sono posti in dialogo nel percorso espositivo».

Il percorso di “Panorama” sarà scandito da alcuni dei luoghi e degli scorci più suggestivi di Monopoli, come la Chiesa ed ex monastero dei Santi Giuseppe e Anna, con il suo sorprendente pavimento in maiolica, riunendo i centri nevralgici del tessuto urbano come Piazza Palmieri, che sarà il contesto di una delle sette performance in programma. I quattro principali nuclei espositivi saranno compresi tra Palazzo Martinelli, il Complesso di San Leonardo, le stalle di Casa Santa e la Sala delle Armi del Castello Carlo V.

I 60 artisti di Panorama Monopoli e il progetto speciale di Lisetti Carmi

E dunque, chi sono gli artisti che restituiranno, attraverso le loro opere, il “Panorama” di Monopoli? Ecco l’elenco completo, annunciato oggi: Mario Airò (Pavia, Italia, 1961), Francesco Arena (Torre Santa Susanna, Brindisi, Italia, 1978), Stefano Arienti (Asola, Mantova, Italia, 1961), Gianfranco Baruchello (Livorno, Italia, 1924), Luca Bertolo (Milano, Italia, 1968), Paolo Bini (Battipaglia, Salerno, Italia, 1984), Alighiero Boetti (Torino, Italia, 1940 – Roma, Italia, 1994), Pier Paolo Calzolari (Bologna, Italia, 1943), Sexto Canegallo (Sestri Ponente, Genova, Italia, 1892 – 1966), Mariana Castillo Deball (Città del Messico, Messico, 1975), Adelaide Cioni (Bologna, Italia, 1976), Pietro Consagra (Mazara del Vallo, Trapani, 1920 – Milano, Italia, 2005), Maria Adele Del Vecchio (Caserta, Italia, 1976), Gaia Di Lorenzo (Roma, Italia, 1991), Nathalie Djurberg & Hans Berg (Lysekil, Svezia, 1978 / Rättvik, Svezia, 1978), Mimosa Echard (Alès, Francia, 1986), Sam Falls (San Diego, CA, Stati Uniti, 1984), Matteo Fato (Pescara, Italia, 1979), Ettore Ferrari (Roma, Italia, 1845 – 1929), Cesare Fracanzano (Bisceglie, Barletta-Andria-Trani, Italia, 1605 – Barletta, Barletta-AndriaTrani, Italia, 1651), Massimo Grimaldi (Taranto, Italia, 1974), Edi Hila (Shkodra, Albania, 1944), Judith Hopf (Karlsruhe, Germania, 1969), Adelita Husni-Bey (Milano, Italia, 1985), Alfredo Jaar (Santiago del Cile, Cile, 1956), Ann Veronica Janssens (Folkestone, Regno Unito, 1956), Runo Lagomarsino (Lund, Svezia, 1977), Giovanni Lanfranco (Parma, Italia, 1582 – Roma, Italia, 1647), Francesco Laurana e Nicola Samorì (Dalmazia, Croazia, 1430 – Avignone, Francia, 1502 / Forlì, Italia, 1977), Renato Leotta (Torino, Italia, 1982), Jieun Lim (Seul, Corea Del Sud, 1983), Lorenzo Lippi (Firenze, Italia, 1606 – 1665), Carlo Manieri (Taranto, Italia, 1633 – Roma, Italia, 1702), Franca Maranò (Bari, Italia, 1920 – 2015), Richard Marquis & Johanna Nitzke Marquis (Bumble Bee, AZ, Stati Uniti, 1945 / Northern Wisconsin, WI, Stati Uniti, 1947), Mario Merz (Milano, Italia, 1925 – 2003), Marisa Merz (Torino, Italia, 1926 – 2019), Luzie Meyer (Tubinga, Germania, 1990), Diego Miguel Mirabella (Enna, Italia, 1988), François Morellet (Cholet, Francia, 1926 – 2016), Valerio Nicolai (Gorizia, Italia, 1988), Alessandro Piangiamore (Enna, Italia, 1976), Michelangelo Pistoletto (Biella, Italia, 1933), Gianni Politi (Roma, Italia, 1986), Nathlie Provosty (Cincinnati, OH, Stati Uniti, 1981), Giangiacomo Rossetti (Milano, Italia, 1989), Medardo Rosso (Torino, Italia, 1858 – Milano, Italia, 1928), Mimmo Rotella (Catanzaro, Italia, 1918 – Milano, Italia, 2006), Antonio Sanfilippo (Partanna, Trapani, Italia, 1923 – Roma, Italia, 1980), Aviva Silverman (New York, NY, Stati Uniti, 1986), Carl-August-Wilhelm Sommer (Germania, 1839 – 1921), Eugenio Tibaldi (Alba, Cuneo, Italia, 1977), Patrick Tuttofuoco (Milano, Italia, 1974), Massimo Vitali (Como, Italia, 1944), Luca Vitone (Genova, Italia, 1964), Stanley Whitney (Filadelfia, PA, Stati Uniti, 1946), Antonio Zanchi (Padova, Italia, 1631 – Venezia, Italia, 1722).

Judith Hopf, Phone User, 1, 2021; terracotta, acciaio, 165 × 46 × 34 cm. Courtesy l’artista e kaufmann repetto, Milano – New York. Foto: Andrea Rossetti

Come per la precedente edizione, che festeggiava la carriera di Daniel Buren e il suo profondo legame con l’isola di Procida, anche quest’anno, in occasione di “Panorama Monopoli”, ITALICS celebra l’esemplare esperienza artistica di un’autrice fondamentale per il territorio, con il conferimento dell’Italics d’Oro all’artista e fotografa Lisetta Carmi (Genova, 1924). Lisetta Carmi sarà la protagonista di un progetto speciale sviluppato in collaborazione con il festival internazionale di fotografia e arte PhEST – See Beyond the Sea, che prevede una mostra di scatti inediti realizzati nel 1960 tra Puglia e Basilicata, presentata in anteprima durante la premiazione, in calendario venerdì 2 settembre 2022, e che resterà aperta al pubblico per tutta la durata del festival, dal 9 settembre al 1 novembre 2022.

Lisetta Carmi, 1968, foto Giannino Galloni

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