Il progetto Sparks 2021 di Francesca Grilli, vincitore della IX edizione di Italiano Council e promosso da Contemporary Locus in partnership con Corpoceleste, si costituisce di un workshop, una performance e una installazione. Si tratta di un progetto complesso in cui i termini della relazione tra bambini e adulti viene invertita, facendo in modo che i più piccoli possano diventare la nostra guida, in una performance studiata per essere un gioco di svelamento e contatto indiretto. Abbiamo intervistato la curatrice, Paola Tognon, per farci spiegare in modo approfondito tutto il progetto e i futuri appuntamenti.
Che cos’è Sparks 2021?
Sparks è una rivoluzione apparentemente minima nella quale il potere cambia di mano lasciandoci confusi (emozionati, stupiti, disturbati?) nell’affrontare uno spostamento di ordine e consuetudini. Sparks è infatti un progetto che ribalta il rapporto tra bambini e adulti proponendo all’infanzia la possibilità di condurci e immaginare il futuro. Progetto di Francesca Grilli avviato nel 2019, Sparks 2021 si compone di un workshop, una performance e una installazione. La performance prevede che un gruppo di bambini scelgano e accompagnino gli adulti dentro uno spazio in penombra per leggere loro la mano, singolarmente e per una sola volta, attivando così un libero processo di svelamento e di interpretazione nel quale l’infanzia è artefice di visioni e riflessioni. Tre elementi centrali nell’azione: le mani – in un momento nel quale il contatto è negato – che sono la parte più esposta al mondo e punto di contatto tra generazioni diverse. La lettura sapiente delle mani utilizzata dai bambini come gioco per esprimere immaginazione e desideri. I cappelli-scultura-elmi, che, realizzati nella forma di cappelli da baseball con visiera reclinabile, sono indossati dai bambini per essere protetti dallo sguardo diretto degli adulti. Un quarto elemento si aggiunge a Sparks 2021 che include e trasforma il distanziamento fisico in espressione di forza: l’assenza del tocco delle mani viene richiamato da una piccola torcia con cui i bambini dirigono i movimenti dell’adulto e leggono loro le mani. Sparks 2021 quindi trasforma la luce in un elemento di trasmissione intangibile che aumenta il potere illuminante dell’infanzia – le scintille – e rende magico l’equilibrio di un gioco condiviso.
L’installazione di Sparks 2021 è infine un’opera di dimensioni ambientali composta dai cappelli/elmi lasciati dai bambini nello spazio – sul pavimento o sulle panchine appositamente disegnate dall’artista, che sono state strumento di gioco e di pausa durante la performance – e da una traccia sonora elaborata e amplificata che deriva dalle registrazioni delle immaginifiche predizioni dei bambini.
Rispetto alla ricerca artistica di Francesca Grilli, qual è la genesi di questo progetto e che relazione ha con la sua pratica precedente?
Il progetto si inserisce pienamente nella pratica artistica di Francesca Grilli che indaga il concetto di corpo ed è profondamente legata alla compenetrazione tra diverse discipline. Diversamente dai precedenti progetti (performances, video, sculture e disegni) nei quali il corpo è testimone della resistenza alla vita, al tempo e alla forza del declino, il progetto Sparks 2021 – che prende avvio dall’opera video Faster than light del 2015 – si concentra sulla possibilità di interrompere l’ordine costituito consegnando all’infanzia il potere di guardare oltre il nostro orizzonte.
In che modo i termini della relazione tra bambino e adulto vengono invertiti nel progetto?
Normalmente prendiamo per mano i nostri bambini con la speranza, più spesso la certezza, di sapere dove condurli, perché così ci hanno insegnato anche quando eravamo bambini. In Sparks sono i bambini che prendono per mano gli adulti ai quali resta solo la possibilità di seguirli e ascoltarli in assoluto silenzio, pena l’abbandono e l’uscita dal gioco. È un po’ come un lampo inaspettato che illumina una notte tranquilla.
In che modalità verrà presentato il progetto a Bergamo?
Contemporary Locus, con Corpoceleste quale partner, presenta Sparks 2021, progetto vincitore della IX edizione dell’Italian Council 2020. La sua prima è a Bergamo, in collaborazione con Festival Orlando e la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo (che è anche la collezione di destinazione dell’opera). Una fertile collaborazione quella bergamasca che accoglie il dialogo tra ricerche e pratiche, tra progettualità e missioni accogliendo la prima – in presenza – del progetto.
Quali altri appuntamenti prevede il progetto?
Presso la GAMeC si è svolto dall’8 al 12 maggio il workshop per 15 bambini tra i 9 e i 12 anni diretto da Francesca Grilli e la poetessa Azzurra D’Agostino. Stasera, 12 maggio, alle ore 20, nel Monastero del Carmine, un Public Studio Visit con Francesca Grilli nel quale, accanto a me per Contemporary Locus, vi saranno Sara Fumagalli per GAMeC, Mauro Danesi per Festival Orlando, Tiziana Barbiero per il Teatro Tascabile di Bergamo e il pubblico, finalmente in presenza, su prenotazione. Dal giorno successivo sarà pubblicato anche sui canali YouTube e Facebook di Contemporary Locus. Il 14 maggio dalle ore 18,30 alle 20.30 presso la GAMeC la performance Sparks 2021 agita dai bambini, protagonisti indiscussi di questo progetto. Infine l’installazione di Sparks presentata negli spazi del museo sino alla fine di maggio. E poi ci saranno tutte le altre tappe del progetto che vedono la partecipazione di Associazione Teatro di Roma, Rassegna Buffalo, MACRO – Museo di Arte Contemporanea, Roma; Base-Milano, Milano; Gender Bender Festival, Bologna; Kaaitheater, Bruxelles; Kunstencentrum BUDA, Kortrijk; Kunst Merano / Merano Arte, Merano; Level Five Artistic Ecology, Bruxelles; MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli; MAXXI L’Aquila, L’Aquila; Netwerk Aalst, Aalst; RUPERT, Vilnius; Snaporazverein, Samaden; STUK Arts Center, Leuven.
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