Per ogni estatico istante – Galleria Studio G7

di - 4 Novembre 2020

La Galleria Studio G7 ha aperto la nuova stagione espositiva con la mostra “Per ogni estatico istante”, progetto a cura di Irene Sofia Comi. Le artiste protagoniste, entrambe emiliane, ma di differenti città e generazioni sono Giulia Dall’Olio e Paola De Pietri, i cui lavori seppur diversi, affrontano il tema della natura e la sua interazione con l’uomo. Le opere parlano un linguaggio silenzioso, ma prorompente, interagiscono con lo spettatore, ponendosi in un dialogo in cui la forza tratta dalla natura si ferma e sofferma nell’immagini.
Giulia Dall’Olio (Bologna, 1983) ha realizzato appositamente per il progetto espositivo le opere esposte, tra cui g 19][199 d, site specific, mettendo in relazione la natura con l’architettura della sala. Il carboncino è la tecnica prescelta per i suoi lavori, grazie alla quale l’artista riesce, per sottrazione, a ridare vita e definire i contorni di una natura, non solo contemplata dal vivo, ma ammirata nelle opere della pittura bolognese e di quella del settecento e dell’ottocento, creando così un ponte tra contemporaneità e tradizione pittorica. Le rigogliose fronde, prendono vita da foglie delineate e perfettamente rappresentate, che dominano lo spazio, da cui partono delle sbavature, simbolo e segno dell’azione dell’uomo sulla natura, che apporta conseguenze irreversibili sulla stessa, la quale nonostante tutto, continua a rigenerarsi, enfatizzando la sua propria intrinseca indomabilità.

Giulia Dall’Olio, g 19][199 d, 2020, carboncino su carta, cm 45×45
Nel silenzio parlante del percorso espositivo si schiude un’ulteriore armonia sprigionata dalle opere di Paola De Pietri (Reggio Emilia, 1960), la cui ricerca viene ispirata dall’osservazione del territorio della Pianura Padana. L’artista coglie dei particolari del paesaggio facendoli rivivere, donando loro una forza e un lirismo intrinseco che emerge e trapela attraverso l’osservazione dell’opera. La fotografia in bianco e nero, stampata con tecnica in digitale ai pigmenti su carta cotone, consente di enfatizzare le linee, i segni che la natura ha scavato sui tronchi, sulla terra, sui ruderi. È proprio con queste strutture abbandonate che la natura intraprende un dialogo, un’azione di riappropriazione silenziosa e pacifica, che ne sottolinea la vitalità e la forza intrinseca, che la caratterizza. I rami degli alberi svettano verso il cielo, contorti, si diramano da tronchi antichi, secolari, che dominano la scena, riportando la concentrazione su quegli elementi che talvolta vengono guardati senza attenzione o su cui non si sofferma lo sguardo.

Per ogni estatico istante, exhibition view

“Piano Piano, veloce veloce”, come indicato dalla curatrice Irene Sofia Comi, sono le dimensioni trattate ed illustrate attraverso le opere delle due artiste. Tali dimensioni fanno parte della vita di ogni uomo, ma allo stesso tempo si contrappongono nella loro immanenza e permanenza: veloce come l’azione umana legata all’innovazione tecnologica, lenta come la natura, che coerente con il suo ritmo e la sua forza caratterizza il mondo.
La riflessione indotta da parte delle due artiste invita lo spettatore a meditare su un rapporto eterno, quello tra uomo e natura, oggetto di studio e meditazione da sempre, sin dall’antichità e, fino ai giorni nostri, con l’apporto e il messaggio di Greta Thunberg. È proprio sulla scia dei contenuti sostenuti dall’attivista svedese che Giulia dall’Olio dà voce ad una natura deturpata, scegliendo come mezzo espressivo quello della sbavatura, che dal centro della composizione si dirama verso l’estremità dello spazio pittorico. Ma se da un lato emerge dirompente la forza della natura, nelle rappresentazioni della De Pietri, essa domina, silenziosa e altera, romantica e decadente, storica attraverso i ruderi e contemporanea attraverso gli scatti. Due modi di rappresentare l’essenza stessa del vivere, due modi di captarne i diversi ritmi, ma sempre in “ogni estatico istante”.

Articoli recenti

  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Carmine e Celestina sono due "scugnizzi" che si imbarcano su una nave per l'America. La recensione del nuovo (e particolarmente…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterà una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30
  • Mostre

I gioielli e la poetica dell’abitare. La lezione di Andrea Branzi in mostra a Milano

10 Corso Como continua il suo focus sui creativi dell'arte, del design e della moda con "Andrea Branzi. Civilizations without…

21 Dicembre 2024 17:20