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Percezione e relazione tra fenomeno e noumeno: Giulia Dall’Olio e Jacopo Mazzonelli
Arte contemporanea
Fino al 13 settembre sarà possibile visitare “The primacy of perception. Un altro paesaggio”, presso la Chiesa di San Barnaba a Bondo (Sella Giudicarie, TN), luogo in cui la collaborazione tra l’amministrazione comunale e il Mart di Rovereto con la curatela di Jessica Bianchera ha dato vita a una mostra dedicata a due artisti emergenti: Giulia Dall’Olio e Jacopo Mazzonelli.
Il percorso espositivo si articola in tutto lo spazio della chiesa, comprese le sacrestie, e fa dialogare le due differenti pratiche artistiche: da una parte i disegni e i dipinti di matrice informale dedicati ai limiti antropici posti alla potenza della natura di Giulia Dall’Olio e dall’altra le opere di Jacopo Mazzonelli, fondate sulla trasformazione concettuale dell’oggetto musicale e il suo dialogo con le arti visive.
Ciò che unisce questi due linguaggi è l’ambigua relazione tra il visibile e il non visibile. Il concetto di percezione e la relazione tra fenomeno, ciò che è conoscibile nell’esperienza attraverso i sensi, e noumeno, ciò che è conoscibile dall’intelletto, sono tra i temi principali della filosofia moderna, a partire dai quali si diffondono degli obbiettivi nuovi per la creazione artistica: una riflessione sui mezzi stessi del fare arte e l’esplorazione di una dimensione immateriale, al di là del dato sensibile pur costituendone l’essenza stessa.
È su questo cambio di paradigma nel campo delle arti che si basa la mostra, il cui titolo, non a caso, fa riferimento al titolo di uno scritto di Maurice Merleau-Ponty, Fenomenologia della percezione, ed evidenzia il rapporto tra ciò che è manifesto e ciò che è sotteso, immaginando una diversa ipotesi di paesaggio che è indagine interiore per Dall’Olio ed esplorazione della tridimensionalità del suono per Mazzonelli.