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Peter Halley a Brescia con ‘Columns in 10 Colors’ per Art Drive-In Generali
Arte contemporanea
di Silvia Conta
A giugno 2020 una mostra con opere site specific di 18 artisti aveva aperto il garage DRIVE-IN, GENERALI al contemporaneo, grazie a una collaborazione con l’associazione BELLEARTI, che aveva ideato e curato progetto espositivo, sostenuto dall’Agenzia Generali Brescia Castello (ne avevamo parlato qui). Il progetto prosegue ora con Columns in 10 Colors, un’installazione site-specific ideata da Peter Halley (New York, 1953) e realizzata con la collaborazione degli studenti dell’Accademia di Belle Arti SantaGiulia, inaugurata lo scorso primo ottobre.
«In questo caso Halley – che usa l’astrazione geometrica per riflettere sugli effetti della pressione psicologica cui la nostra vita è sottoposta – ha scelto di intervenire sui pilastri del garage, dipingendoli con sequenze di colori tutte diverse: ogni pilastro presenta cinque campiture quadrate monocromatiche, disposte nel senso della lunghezza, realizzate con i colori brillanti tipici della produzione dell’artista», hanno spiegato gli organizzatori.
Con Columns in 10 Colors, «inizia un nuovo cammino, che porterà nei prossimi anni alla nascita della PINACOTECA DRIVE-IN: una novità assoluta nel panorama delle arti, dove sono già state sperimentate simili esperienze che qui però evolvono verso la nascita di una vera e propria Pinacoteca, un “museo” non convenzionale, dinamico, accessibile a tutti e visitabile senza scendere dalla propria automobile, che di anno in anno andrà ad arricchirsi di nuovi lavori e interventi che ne implementeranno la “collezione”», hanno spiegato gli organizzatori..
L’Associazione Bellearti e Brescia
L’Associazione Bellearti è stata fondata nel 2019 a Brescia, è presieduta dal gallerista Massimo Minini e «riunisce operatori e appassionati d’arte con l’obiettivo di ideare e curare progetti, eventi e mostre negli spazi cittadini coinvolgendo personalità del mondo della cultura internazionale per creare circuiti di contatti e scambi d’eccezione nel mondo della creatività contemporanea», ha ricordato l’associazione stessa.
L’installazione di Peter Halley curata da Bellearti, «è l’ultima di una serie di interventi nella città di Brescia e sul territorio, come La Plage di Pascale Marthine Tayou (nato in Camerun, vive e lavora a Gand, Belgio), visibile fino al 21 ottobre nel vigneto Pusterla, e le due grandi strutture di Jorrit Tornquist e Rasheed Araeen entrate quest’anno nella collezione Agenzia Generali Brescia Castello. Il programma 2021 dell’Associazione si completa con l’installazione di Daniel Buren visibile al Mirador di Pisogne», ha proseguito l’associazione.
Abbiamo parlato di tutto questo con Massimo Minini e Edoardo Monti.
Le parole di Massimo Minini e Edoardo Monti
L’intervento permanente di Peter Halley nel Garage dell’Agenzia Generali Brescia Castello è il secondo appuntamento per il pubblico con ART DRIVE-IN GENERALI, a cura di BELLEARTI, dopo quello dello scorso anno, con la collettiva con 18 artisti. Come è stato il lavoro dell’associazione in questi due anni? Che rapporto sta costruendo con la città?
«Bellearti compie due anni in un crescendo interessante. In questo momento sono tre le presenze sul territorio: La Plage di Pascale Marthine Tayou, seicento ombrelloni da spiaggia piantati nella vigna MONTEROSSA, il Vigneto urbano più grande d’Europa. Questo grandissimo numero di ombrelloni trasforma una vigna in spiaggia. L’opera è visibile dall’automobile, installata com’è vicino a strade di alto traffico. Fruita in modi inusuali, così come l’anno scorso, in piena tragedia Covid, Bellearti aveva lanciato la provocazione di una mostra visibile dall’auto. La collina del castello, punteggiata dai 600 coloratissimi ombrelloni, ha cambiato di fatto questa parte della città.
L’opera non resterà stabilmente, anche perché molto facilmente deteriorabile dagli eventi atmosferici. Guardandola ci rendiamo conto di quanto abbia cambiato l’idea di città e di come mancherà dopo che verrà smontata.
Pinacoteca Drive-In invece è l’invenzione di quest’anno, che fa seguito alla mostra Art Drive-In dell’anno scorso. È stato chiesto a Peter Halley di pensare un’opera per l’autorimessa di Assicurazione Generali Brescia Castello, dove l’anno scorso 18 artisti erano intervenuti con opere in situ. La nuova idea è stata quella di aggiungere anno per anno opere che si sommeranno, andando a formare una vera e propria collezione del moderno. Ripetuta sicuramente nel 2022 e 2023, la Pinacoteca si pone come uno dei momenti di punta di Brescia e Bergamo Capitali Italiane della Cultura 2023.
Ultimo, ma non per importanza, Daniel Buren, il grande artista francese recentemente onorato all’Eliseo parigino, ha fatto a Pisogne, sul lago d’Iseo, nel MIRAD’OR (palafitta appositamente commissionata dal Comune come luogo espositivo per le arti) un’opera visibile giorno e notte, anche da lontano, senza biglietto d’ingresso e con un costo di produzione notevole per parsimonia. L’opera di Buren ha avuto un’eco straordinaria, con quasi duecento apparizioni su giornali, quotidiani, riviste».
Come è nata la scelta di invitare Peter Halley? Quali sono le principali caratteristiche dell’opera permanente site-specific Columns in 10 Colors?
«Peter Halley conosce Brescia per averci esposto almeno 5 volte con personali bellissime e memorabili. Da solo o con colleghi. Ricordiamo la mostra con Alessandro Mendini nel 2008 e quella con Carla Accardi nel 2012.
L’invito rivoltogli da BELLEARTI lo trova quindi preparato, conosce la città. Non conosce l’autorimessa, ma la sua scelta cade subito sui plinti che sorreggono l’edificio.
Sulle 30 colonne di sezione quadrata Halley propone di dipingere campiture rettangolari, cinque ogni colonna, con colori fosforescenti, molto luminosi. La combinazione dei colori è minuziosamente indicata e ogni plinto ha la sua combinazione».
Alla realizzazione di Columns in 10 Colors hanno collaborato gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia. Come sono stati coinvolti e in che cosa consiste il loro intervento?
«Solitamente i soci dell’Associazione assumono anche il ruolo di installatori e collaborano direttamente con gli artisti per realizzare interventi site specific. In questo caso abbiamo preferito coinvolgere l’Accademia di Belle Arti di Brescia Santa Giulia per permettere ai giovani studenti di partecipare attivamente a un progetto pensato da un grande artista internazionale. Nei mesi estivi sono stati svolti incontri formativi gestiti dai nostri soci (galleristi, collezionisti, professionisti del mondo dell’arte, curatori…), terminati con un workshop di tre giorni durante il quale gli studenti hanno seguito le precise istruzioni provenienti dallo studio di Peter Halley, permettendo tuttavia una propria interpretazione, che ha dato origine a un lavoro ‘a trenta mani’. L’intervento ha previsto la preparazione e colorazione delle trenta colonne, con colori e un ordine condiviso dall’artista stesso».
A quali altri progetti sta lavorando BELLEARTI?
«Stiamo lavorando a molti progetti sul territorio bresciano, nazionale e anche internazionale – non ci sbilanciamo ancora su nomi e date, ma seguiteci su @bellearti25100 per i prossimi progetti».