Pit Stop al Majestic Garage di Roma, con cinque opere di videoarte

di - 25 Aprile 2024

Vale la pena una breve sosta ai box dello storico Majestic Garage dell’Aurelio a Roma. Il MAJESTIC GARAGE, fondato nel 1929 in Tunisia da Gioacchino Lo Gaglio, è ancora oggi, dopo il suo trasferimento a Roma, un garage in piena attività vicino al Vaticano, punto di riferimento degli appassionati di motori. Ed è proprio alla fine della rampa d’ingresso di questo garage, trafficata dal via vai delle auto, che Sebastiano Bottaro di Spaziomensa, curatore dell’iniziativa, ha allestito PIT STOP.

È questo il termine che si riferisce alla sosta rapida per il controllo dell’autovettura, effettuata durante una gara automobilistica. In questo caso, però, si tratta di un evento artistico con alcuni video che invitano gli automobilisti e non solo a fermarsi e godersi i filmati e ricaricare così le proprie energie. Organizzare una manifestazione artistica in un garage ha tuttavia illustri precedenti, tra cui, forse, il più famoso nel 1974, curato da Achille Bonito Oliva, intitolato Contemporanea nel parcheggio sotterraneo ancora non inaugurato di Villa Borghese. Opera dell’architetto Luigi Moretti, ebbe come controcanto, in superficie, Christo che impacchettò per l’occasione i quattro archi di Porta Pinciana.

«Per dar vita a PIT STOP – ci dice Bottaro – ho individuato una parete del garage trasformandola in schermo dove vengono proiettati in loop cinque video di cinque artisti». Cosa ci faccio qui, di Sonia Andresano, è realizzato ponendo una videocamera su un robot aspirapolvere. L’inquadratura dal basso e il continuo e improvviso cambio di direzione del robottino, ci mostrano degli spazi vuoti in un ambiente che è forse la nuova abitazione dell’artista. Le immagini video così ottenute di questo spazio attraverso una regia incontrollabile sembrano alleviare la fatica fisica e emotiva che ha sempre accompagnato l’artista nei suoi innumerevoli traslochi.

Sonia Andresano, Che cosa ci faccio quì, 2018, video, 6’51. PIT STOP #1, Majestic Garage, Roma, 2024

Il Discorso sopra i massimi sistemi della produzione cinematografica di Pietro Angelini è un breve e intenso video di un dollaro americano, il costo dell’intera opera, che brucia in tempo reale fino a ridursi in cenere. È una forte denuncia contro gli enormi budget cinematografici ma va anche oltre, suscitando emozioni di carattere politico e sociale legate alle immagini di banconote in fiamme.

Pietro Angelini, Discorso sopra i massimi sistemi della produzione cinematrografica, 2019, video, 2’25. PIT STOP #1, Majestic Garage, Roma, 2024

Il video Mon rire est cascade di Anouk Chambaz è un vero inno alla risata femminile. Sette giovani donne a distanza di 50 anni si riuniscono sulla stessa terrazza romana rievocando un mitico incontro tra sette grandi femministe che fecero della risata uno strumento di lotta. Per secoli ridere è stato proibito alle donne che rischiavano per questo di essere severamente punite. Le ragazze del video sono cofondatrici di DonneXStrada, associazione che si batte in favore della sicurezza delle donne. Anche la loro risata è una forma di lotta contagiosa.

Anouk Chambaz, Mon rire est Cascade, 2023, video, 2’30. PIT STOP #1, Majestic Garage, Roma, 2024

Il video If a tree falls in a forest di Giulia Crivellaro è focalizzato sul viso, coperto da una maschera, di una giovane donna immersa nell’acqua. Tuttavia lo sforzo nel prolungare l’apnea oltre ogni limite risulta evidente dai suoi occhi e dal fremito del corpo nel tentativo di respirare la propria aria. Sono queste le immagini che l’artista identifica come testimonianza di un vivere teso ad ottenere l’approvazione e il plauso di chi ci circonda a costo di sforzi e privazioni completamente inutili.

Andrea Luzi, The hardcore football heroes, 2023, video, 2’49. PIT STOP #1, Majestic Garage, Roma, 2024

Il video The Hardcore Football Heroes di Andrea Luzi è un tributo particolarmente sentito alle icone del calcio e al Punk Rock. Probabilmente le due grandi passioni dell’artista. La colonna sonora e il montaggio si fondono tra loro, dando all’opera un ritmo serrato e coinvolgente. Le immagini di repertorio dei grandi campioni alternate a quelle attuali dei giovani musicisti non sono prive di coinvolgente ironia, «Un viaggio nel tempo tra cori e riti degli spalti come ultime rappresentazioni sacre del nostro tempo».

La pur “breve sosta” che richiede la visione di queste opere è sufficiente a distoglierci per un attimo dalla nostra routine quotidiana e lasciarci “ripartire” più veloci, con qualche nuovo stimolo in più. Pit Stop sarà visitabile al Majestic Garage di Roma, fino al 30 aprile, quando si terrà un ultimo appuntamento, dalle ore 18 fino alle 24.

@https://twitter.com/pilus

Giornalista pubblicista dal 2004. Vive in Italia, Svizzera e Stati Uniti.

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