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Roma attraverso Expodemic Festival: da via del Corso a Piazza Barberini
Arte contemporanea
di redazione
La seconda edizione di Expodemic, Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma, a partire dal Palazzo Esposizioni, si diffonde nel tessuto della città. In questa occasione, Untitled Association vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative legate alla manifestazione e ai principali spazi cittadini, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte (qui gli altri appuntamenti).
Oggi iniziamo il nostro itinerario da Via del Corso con Casa di Goethe, per poi attraversare Ponte Cavour e raggiungere l’Istituto Polacco di Roma; ci spostiamo nei pressi di Piazza Navona con la Galleria Richter Fine Art e il Museo Napoleonico. Concludiamo, poco distante da Piazza Barberini, con la galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea e la Galleria d’Arte Moderna.
Si parte lungo via del Corso con il Museo Casa di Goethe, nel palazzo dove un tempo visse Johann Wolfgang Goethe, e la distribuzione gratuita per 3500 cm2 del poster d’artista di Jochen Lempert. Formatosi come biologo, il fotografo tedesco è un osservatore instancabile di piante, animali e altri fenomeni naturali. Le sue immagini, caratterizzate dalla scelta stilistica del bianco e nero, trattano soggetti e generi diversificati, da vedute quotidiane a dettagli astratti.
In mostra presso la Casa di Goethe segnaliamo, inoltre, la collettiva The Uncanny House, a cura di Ilaria Marotta e Andrea Baccin. Le opere di 18 artisti internazionali – Mathis Altmann, Dora Budor, Tomaso De Luca, Anna Franceschini, Lenard Giller, Max Hooper, Caspar Heinemann, Mélanie Matranga, Brandon Ndife, Giangiacomo Rossetti, Gregor Schneider, Augustas Serapinas, Ser Serpas, Giovanna Silva, Analisa Teachworth, Nico Vascellari, Rachel Whiteread, Marina Xenofontos – indagano il senso di unheimlich, perturbante, e il tema della casa. Il perturbante, inteso come leitmotiv che ispira la fantasia letteraria, le fiabe, le storie dell’orrore e la creazione artistica, innerva l’atmosfera ambigua della casa di Johann Wolfgang von Goethe. Persa ogni traccia fisica del suo passaggio, oggi si evidenziano gli spazi vuoti, gli interstizi, le chimere, gli slittamenti temporali e le voci.
Segnaliamo, a due passi da Via del Corso, sulla storica Porta Flaminia, l’intervento, nell’ambito del progetto Le 10 Porte del Futuro, di Associates Architecture e Numero Cromatico.
Poco distante da Piazza Cavour, raggiungiamo l’Istituto Polacco per la distribuzione gratuita del poster d’artista, nell’ambito di 3500 cm2, di Robert Kusmirowski. Mediante la scultura, il disegno, l’architettura, la performance e l’installazione, Kusmirowski unisce la sua abilità artigianale con la capacità di simulare e replicare, in lavori meticolosi, vecchi oggetti, documenti e fotografie. Nelle opere di grandi dimensioni rivela una personale inclinazione al collezionismo, con lavori ottenuti per accumulazione, i cui temi si intrecciano con l’interesse per la memoria e la storia. Altro tema ricorrente è quello della Vanitas, dove la ricostruzione della cultura e della memoria materiale divengono il mezzo per cogliere la provvisorietà, la scomparsa e la morte.
Attraversando Ponte Umberto I continuiamo con la Galleria Richter Fine Art e il Museo Napoleonico. La Galleria Richter Fine Art ospita la collettiva e se non gridi non ti sento, ridi? di Giulio Catelli, Gianluca Di Pasquale e Andrea Grotto. La mostra, il cui titolo è tratto da un verso del poeta Beppe Salvia, confronta linguaggi pittorici eterogenei accomunati non tanto da una tematica particolare, quanto piuttosto da un sentimento giocoso e malinconico, frutto di una profonda riflessione.
Il Museo Napoleonico ospita la personale Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente, a cura di Elena Camilli Giammei, Laura Panarese e Marco Pupillo. In occasione della mostra Ukiyoe. Il mondo fluttuante. Visioni dal Giappone, tenutasi al Museo di Roma al Palazzo Braschi, il museo presenta un’esposizione dedicata al collezionismo di arte orientale e giapponese del Conte Giuseppe Primoli. Al centro del percorso espositivo una raccolta di 14 kakemono, rotoli dipinti in carta o stoffa della tradizione giapponese, che il conte era solito far firmare ai suoi ospiti; emergono così i nomi illustri di Anatole France, Guy de Maupassant, Marcel Prévost, Émile Zola, Stephane Mallarmé, Paul Valery, Paul Claudel, Henry Bergson, Giosuè Carducci, Gabriele D’Annunzio, Cesare Pascarella, Arrigo Boito, Giovanni Verga e Matilde Serao. Completano la mostra una serie di documenti, fotografie, libri, oggetti e manufatti provenienti dalla Fondazioni Primoli e dalla collezione del Museo. Un nucleo importante dal valore documentario e storico-artistico, che testimonia il gusto e l’interesse della famiglia Bonaparte-Primoli, rivelando l’influenza dell’arte giapponese, del continente asiatico e dell’Oriente in generale, sul collezionismo europeo del tardo Ottocento.
A due passi da Piazza Barberini concludiamo con la galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea e la Galleria d’Arte Moderna. Presso la galleria Francesca Antonini Arte Contemporanea segnaliamo la collettiva come in un giardino a cura di Federica Terone. I nove artisti in mostra – Simone Cametti, Monica Carocci, Francesco Casati, Rudy Cremonini, Alice Faloretti, Alessandra Giovannoni, Marta Naturale, Enrico Tealdi, Oxana Tregubova – esplorano l’estetica e la simbologia naturali, riflettendo sul rapporto ancestrale dell’uomo con il mondo vegetale. Con linguaggi e sensibilità differenti, gli artisti in mostra interagiscono con il mondo naturale, non solo inteso come soggetto estetico ma anche come punto dialettico da cui avanzare una riflessione critica.
Giungiamo alla nostra ultima tappa con la Galleria d’Arte Moderna di via Francesco Crispi e la collettiva “La poesia ti guarda”. Omaggio al gruppo 70, a cura di Daniela Vasta, realizzata in collaborazione con Archivio Carlo Palli, Archivio Lamberto Pignotti e Fondazione Bonotto. A sessant’anni dal convegno Arte e comunicazione, atto ufficiale di fondazione del Gruppo 70, la GAM organizza una mostra-omaggio agli artisti del gruppo – tra cui, Ketty La Rocca, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Luciano Ori, Lamberto Pignotti, Roberto Malquori e Michele Perfetti – mettendo in luce le diverse declinazioni estetiche e formali della poesia visiva. Ad accompagnare la mostra un catalogo con contributi critici di Daniela Vasta, Patrizio Peterlini e Lucilla Saccà, un’intervista inedita a Lamberto Pignotti a cura di Claudio Crescentini e apparati bio-bibliografici a cura di Elena Rosica.
In mostra presso la GAM anche L’allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno a cura di Claudio Crescentini, Carla Ortolani e Livia Sforzini, in collaborazione con Ministero della Cultura – Istituto Centrale per il Restauro e Fondazione Venanzo Crocetti. Dopo un accurato restauro da parte dei tecnici dell’ICR – Istituto Centrale per il Restauro, la scultura di Venanzo Crocetti ritorna alla Gam; si tratta di una delle prime opere di grande formato dell’artista dedicate alla danza, tema ricorrente della sua produzione.
Segnaliamo, inoltre, Rinascita, l’intervento site-specific del duo Sten Lex, realizzato sulle pareti del chiostro-giardino, in collaborazione con Wunderkammern Gallery. Altro progetto site-specific tra gli spazi del complesso monumentale tardo cinquecentesco che oggi ospita il Museo è À jour, ideato e realizzato dall’artista Laura VdB (Van der Bol) Facchini.
Concludiamo segnalando, infine, la mostra L’estetica della deformazione. Protagonisti dell’espressionismo, una selezione di circa 130 opere per ripercorrere la realtà diversificata dell’espressionismo italiano con un particolare riferimento alle personalità e ai gruppi attivi tra Roma, Milano e Torino. Per la prima volta nella Capitale, in occasione della mostra, saranno esposte le opere della Collezione Giuseppe Iannaccone, insieme a quelle della GAM e delle altre Collezioni Capitoline.
Da non perdere, l’intervento di Warehouse of Architecture and Research e Lulù Nuti sulla storica porta romana di Porta Pia, nell’ambito del progetto Le 10 Porte del Futuro.
Roma art To Date x Expodemic #8
Casa di Goethe Museum
Via del Corso, 18
+39 0632650412
3500 cm2_poster d’artista
Jochen Lempert
07.05 > 25.08.2024
The Uncanny House
Group show
a cura di Ilaria Marotta e Andrea Baccin
28.03 > 01.09.2024
Istituto Polacco di Roma
Via Vittoria Colonna, 1
+39 0636000723
segreteria.roma@instytutpolski.pl
3500 cm2_poster d’artista
Robert Kusmirowski
07.05 > 25.08.2024
Galleria Richter Fine Art
Vicolo del Curato, 3
e se non gridi non ti sento, ridi?
Giulio Catelli, Gianluca Di Pasquale, Andrea Grotto
21.05 > 09.09.2024
Museo Napoleonico
Piazza di Ponte Umberto I, 1
museonapoleonico@comune.roma.it
Giuseppe Primoli e il fascino dell’Oriente
cura di Elena Camilli Giammei, Laura Panarese e Marco Pupillo
15.03 > 08.09.2024
Francesca Antonini Arte Contemporanea
Via Capo le Case, 4
+39 066791387 / +39 3276231829
come in un giardino
a cura di Federica Terone
23.05 > 26.07.2024
Galleria d’Arte Moderna
Via Francesco Crispi, 24
+39 060608
info@galleriaartemodernaroma.it
L’allieva di danza di Venanzo Crocetti. Il ritorno Venanzo Crocetti
a cura di Claudio Crescentini, Carla Ortolani e Livia Sforzini
23.06 > 02.02.2025
StenLex. Rinascita
Site-specific installation
17.09.2020 > 02.02.2025
“La poesia ti guarda”. Omaggio al Gruppo 70
a cura di Daniele Vasta
01.12.2023 > 15.09.2024
À jour. Laura VdB Facchini
Site-specific installation
06.07 > 03.11.2024
Estetica della deformazione. Protagonisti dell’Espressionismo italiano
06.07.2024 > 02.02.2025
Spazio Taverna
Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano, 36
Le 10 porte del Futuro
27.06 > 26.08.2024