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Roma attraverso Expodemic Festival: tra Villa Borghese e via del Corso
Arte contemporanea
di redazione
La seconda edizione di Expodemic, Festival delle Accademie e degli Istituti di Cultura stranieri a Roma, a partire dal Palazzo Esposizioni, si diffonde nel tessuto della città. In questa occasione, Untitled Association vi accompagna alla scoperta di mostre, eventi e iniziative legate alla manifestazione e ai principali spazi cittadini, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte (qui gli altri appuntamenti).
Oggi iniziamo nei pressi della Galleria Nazionale di Arte Moderna con il Reale Istituto Neerlandese di Roma e l’Accademia di Danimarca; attraversiamo Villa Borghese per raggiungere il Museo civico di Zoologia e il Museo Pietro Canonica, prima di concludere nei pressi di Via del Corso con la Galleria Richard Saltoun e la Galleria Tornabuoni Arte. Un’ultima tappa fuori dal centro storico, nei pressi di Villa Ada, con la Galleria Rolando Anselmi.
Si parte con il Reale Istituto Neerlandese di Roma e la distribuzione gratuita del poster d’artista, nell’ambito del progetto 3500 cm2, di Domenico Mangano e Marieke van Rooy, un duo artistico che combina ricerca e pratica impiegando diversi media. Mangano e van Rooy indagano, con metodi mutuati dalla ricerca antropologica, l’essere umano e la sua emancipazione, la politica reale e ideale, l’architettura e le storie locali.
Segnaliamo, sempre presso il Reale Istituto Neerlandese di Roma, anche la mostra The Portabandiera of Siena con fotografie dall’Archivio Luijdjens.
Poco distante, in Via Omero 18, raggiungiamo l’Accademia di Danimarca per la distribuzione gratuita del poster d’artista di Simon Dybbroe Møller. L’artista danese, la cui pratica spazia senza soluzione di continuità tra film, fotografia, oggetti trovati, installazione, scultura, performance, scrittura, curatela e insegnamento, indaga il rapporto simbiotico uomo-media e le loro rispettive contaminazioni.
Prima di attraversare Villa Borghese, vi segnaliamo al di là del Tevere, poco distante dai giardini di Piazza Mazzini, l’imperdibile collezione permanente della Casa Museo Alberto Moravia.
Continuiamo, nei pressi di Villa Borghese, con Il Museo Civico di Zoologia dove da pochi giorni si è conclusa la personale di Nicola Samorì Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi, a cura di Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Roberto Balzani e Luca Ciancabilla. La mostra, frutto della collaborazione tra la Fondazioni Golinelli, SMA Sistema di Ateneo Alma Mater Studiorum dell’Università di Bologna e INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica, da Bologna arriva nella Capitale, arricchendosi delle opere provenienti dalle collezioni dei Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina.
A partire dalla figura di Ulisse Aldrovandi, uno dei maggiori scienziati naturali del suo tempo, il progetto ne mette in luce il metodo di catalogazione e conservazione, un metodo che ha anticipato il moderno museo di Storia Naturale. L’opera naturalista del bolognese non solo costruisce un luogo di memoria e conoscenza, ma si proietta verso un futuro fantastico con lo scritto Monstrorum Historia – un trattato sui mostri e altri esseri soprannaturali – unendo così la figura dello scienziato osservatore della realtà e quella dell’artista che immagina e dà forma al futuro. In mostra, alcuni oggetti delle collezioni museali bolognesi e romane, insieme alle opere di Bartolomeo Passarotti, Enrico Prampolini, Virgilio Marchi, Mattia Moreni e dipinti, sculture e installazioni di Nicola Samorì.
Nel cuore di Villa Borghese, il Museo Pietro Canonica ospita Questo è Aquilino figlio del vento, a cura di Sandro Santolini. La mostra, inaugurata in occasione del novantunesimo Concorso Ippico di Piazza Siena, raccoglie una serie di 14 opere dedicate ai celebri cavalli di Camillo Rospigliosi, realizzate da Johan Reder e Paolo Monaldi.
Continuiamo nei pressi di Via del Corso con le gallerie Richard Saltoun e Tornabuoni Arte. La Galleria Richard Saltoun ha ospitato fino alla scorsa settimana la personale Romany Eveleigh: One Liners, a cura di Flavia Frigeri. La mostra dedicata all’artista britannica pioniera dell’astrattismo minimale, presentava, in occasione della partecipazione alla Biennale Arte 2024, una serie di opere dagli anni Settanta ai primi anni Duemila, con alcuni dei lavori più iconici come Fra Le Righe e Febo Series.
Tornabuoni Arte, in collaborazione con l’Archivio Mambor e la consulenza scientifica di Maria Grazia Messina, presenta una retrospettiva dedicata a Renato Mambor in occasione del decennale della sua scomparsa. La mostra, con una trentina di opere, vaglia il percorso dell’artista, evidenziandone i passaggi sostanziali e la coerenza poetica formale, costante dalle prime alle ultime produzioni. Il lavoro di Mambor, con pratiche espressive e intenti diversificati, discute di osservazione, linguaggio, comunicabilità e relazione con l’altro.
Giungiamo alla nostra ultima segnalazione, alle porte di Villa Ada, con la Galerie Rolando Anselmi per la personale first person view di Johannes Wald. Nel percorso espositivo, distribuito sui due piani della galleria, riecheggiano, con un delicato linguaggio minimalista, i temi dell’identità, la memoria e il fallimento. Forme frammentate ed elementi simbolici incorporati nelle sculture evocano memorie personali e collettive, spingendo lo spettatore ad un confronto dialettico con il proprio senso di sé.
A pochi metri di distanza, precisamente due piani sopra gli spazi espositivi della galleria, è da qualche giorno a lavoro Adéla Janskà, nell’ambito di Upstairs, il nuovo programma di residenza recentemente lanciato da Rolando Anselmi a Roma, che si concluderà a metà settembre con una mostra delle opere create in situ, in dialogo con la città e il suo particolare patrimonio artistico. I dipinti di Adéla Janskà esplorano la femminilità, ritraendo figure solitarie che abitano ambienti simili a case di bambole. L’artista crea uno spazio magico, dove le esperienze sensuali richiamano la sensazione di ricordi sbiaditi di un altro tempo e di un altro regno, offre così un’interpretazione unica del femminismo contemporaneo, invitando gli spettatori a confrontarsi con il familiare e il misterioso ed evocando un senso di intimità e riflessione sull’esperienza collettiva femminile.
Da non perdere, tra San Lorenzo e San Saba, nell’ambito del progetto Le 10 porte del futuro, l’intervento artistico su Porta Labicana di Martina Baratta e Federica di Pietrantonio; su Porta S. Giovanni l’intervento di homu e Diego Miguel Mirabella e su Porta Metronia quello di Andrea Tabocchini Architecture e Leonardo Magrelli.
Roma art To Date x Expodemic #9
Reale Istituto Neerlandese di Roma
Via Omero, 12
+39 063269621
3500 cm2_poster d’artista
Domenico Mangano, Marieke van Rooy
07.05 > 25.08.2024
The Portabandiera of Siena
03.06 > 31.07.2024
Accademia di Danimarca
Via Omero, 18
+39 063265931
3500 cm2_poster d’artista
Simon Dybbroe Møller
07.05 > 25.08.2024
Casa Museo Alberto Moravia
Lungotevere della Vittoria, 1
+39 060608
Museo civico di Zoologia
Via Ulisse Aldrovandi, 18
+39 060608
Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi
Nicola Samorì
a cura di Andrea Zanotti, Antonio Danieli, Roberto Balzani e Luca Ciancabilla
22.03 > 21.07.2024
Museo Pietro Canonica a Villa Borghese
Viale Pietro Canonica, 2 (Piazza di Siena)
questo è Aquilino figlio del vento
a cura di Sandro Santolini
22.05 > 15.09.2024
Richard Saltoun
Via Margutta, 48/A
+39 0686678388
One Liners Romany Eveleigh
a cura di Flavia Frigeri
08.05 > 22.07.2024
Tornabuoni Arte
Via Bocca di Leone, 88
Renato Mambor
Solo show
23.05 > 28.09.2024
Galerie Rolando Anselmi
Via di Tor Fiorenza, 16
first person view
Johannes Wald
22.06 > 28.09.2024
Spazio Taverna
Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano, 36
Le 10 porte del Futuro
27.06 > 26.08.2024