02 settembre 2024

Serra Madre: sta per aprire a Bologna un’oasi di arte, scienza ed ecologia

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Immerso nel verde dei Giardini Margherita, a Bologna, apre le porte Serra Madre: spazio culturale dedicato al dialogo tra arte, scienza e tecnologia, con uno focus sull’ambiente

serra madre, 2024, vista aerea, foto di Francesco Lombardo, courtesy Kilowatt
serra madre, 2024, vista aerea, foto di Francesco Lombardo, courtesy Kilowatt

Incastonato nel verde rigoglioso delle Serre dei Giardini Margherita, a Bologna, aprirà le sue porte dal 12 settembre Serra Madre, nuovo spazio culturale promosso da Kilowatt, società cooperativa che gestisce gli spazi riqualificati delle ex serre comunali. Proponendosi come laboratorio di idee e creatività, la missione è ambiziosa: coltivare – letteralmente – un’immaginazione ecologica dove arte e scienza si intrecciano per delineare alternative più desiderabili per il presente e futuri più inclusivi.

Serra Madre: un programma inaugurale ricco di contaminazioni

Il programma inaugurale di Serra Madre si svolgerà dal 12 al 29 settembre 2024, in un vortice di eventi, mostre, workshop, performance e conferenze, invitando la cittadinanza a partecipare a una serie di iniziative condivise. Queste azioni, infatti, non solo esplorano nuove traiettorie culturali e ambientali, ma intendono tracciare sentieri verso una consapevolezza collettiva, capace di trasformare il pensiero in azione.

Calin Segal, Tales from the Receding Edge, 2024, Courtesy l’artista

Tra i protagonisti, Marco Barotti, con Fungi, Salomé Bazin, con Destination Earth, e Calin Segal, con Tales from The Receding Edge. L’apertura del centro sarà segnata da un evento simbolico: l’intervento di Tim Ingold, docente di Antropologia Sociale presso l’Università di Aberdeen che ha rivoluzionato il ruolo della sua materia. Sottolineando il potere trasformativo dell’immaginazione, Ingold offrirà una prospettiva unica sulla connessione tra uomo e natura.

Salomé Bazin, Destination Earth, 2023, Courtesy l’artista

Il verde come protagonista: l’ecosistema di Serra Madre

La sua architettura, frutto dello studio Laprimastanza – composto da Davide Agostini, Matteo Battistini e Francesco Ceccarelli – racconta una storia di rigenerazione. Da vecchia serra dedicata alle piante a spazio abbandonato, ora si trasforma in un centro culturale ibrido. Qui l’arte e l’ecologia non sono elementi separati, ma si fondono per superare dualismi obsoleti, come quello tra uomo e natura. Serra Madre vuole dare vita a un ecosistema culturale in continua evoluzione, mettendo in dialogo pratiche artistiche e ricerca scientifica e tecnologica, attraverso residenze artistiche, programmi pubblici, laboratori didattici, workshop e mostre.

serra madre, 2024, vista aerea, foto di Francesco Lombardo, courtesy Kilowatt
serra madre, 2024, vista aerea, foto di Francesco Lombardo, courtesy Kilowatt

Il verde che circonda Serra Madre è parte integrante del progetto e non un semplice elemento decorativo. Ogni pianta è stata selezionata con cura, valutata anche per la sua capacità di assimilare CO2. Piante a crescita rapida contribuiscono attivamente alla riduzione dell’impronta carbonica, rafforzando l’ecosistema urbano circostante.

Innovazione e sostenibilità si incontrano anche grazie alla collaborazione con Aquaponic Design, un team multidisciplinare impegnato nella promozione di sistemi di coltivazione fuori suolo. Con il loro aiuto, Serra Madre ospiterà un impianto all’avanguardia per la coltivazione di alghe alimentato dalle acque meteoriche, capace di assorbire fino a 27 tonnellate di CO2 all’anno, contribuendo così alla mitigazione del cambiamento climatico.

L’esperienza sensoriale dei visitatori sarà ulteriormente arricchita da una struttura audio immersiva, pensata per educare e sensibilizzare attraverso paesaggi sonori iperrealistici. Grazie all’utilizzo di tecnologie nel campo della Bio-acustica e della Eco-acustica, Serra Madre racconterà le sfide della crisi climatica in maniera coinvolgente.

serra madre, 2024, vista aerea, foto di Francesco Lombardo, courtesy Kilowatt
serra madre, 2024, vista aerea, foto di Francesco Lombardo, courtesy Kilowatt

La rete di supporto

La produzione culturale si svolge grazie al sostegno di diverse realtà, progetti e contributi: il progetto GRIN S+T+ARTS e gli sponsor delle residenze artistiche, quali Alfasigma, Emil Banca, Crif e iFab, quindi il programma Per chi Crea con il sostegno del MiC Ministero della Cultura e di SIAE e il progetto Creative Living Lab – Edizione 5, promosso dalla DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea. Infine il contributo dello sponsor Alce Nero che con i suoi prodotti biologici sosterrà l’ideazione dei menù dell’opening creati dalla cucina di VETRO Bistrot, il progetto di ristorazione di Kilowatt alle Serre dei Giardini Margherita.

Marco Barotti, Fungi, 2024, Courtesy l’artista

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