Uno dei furti irrisolti più clamorosi della storia dell’arte contemporanea potrebbe essere vicino a una svolta: secondo quanto riportato dal Sun, le autorità britanniche sarebbero sul punto di denunciare sette persone, sospettate di aver trafugato il famigerato wc in oro 18 carati firmato da Maurizio Cattelan. Il colpo grosso avvenne nel settembre 2019, a Blenheim Palace, nell’Oxfordshire, Regno Unito, durante una mostra dedicata all’irriverente artista italiano. L’opera, intitolata America, risaliva al 2016 ed era stata già esposta al Guggenheim Museum di New York che si era offerto, provocatoriamente, di prestarlo all’allora presidente Donald Trump. La toilette pesava poco meno di 25 chili e il suo valore stimato ammontava a circa 6 milioni di dollari. Per Cattelan rappresentava una risposta attuale all’iconico ready made del 1917 di Marcel Duchamp, Fountain, e una critica agli eccessi del mercato dell’arte e del lusso.
Ma era anche un’opera perfettamente funzionante: il pubblico poteva fruirne in tutto e per tutto, chiaramente in maniera privata, previa prenotazione. Sia al Guggenheim che a Blenheim Palace, ex residenza di Winston Churchill, si erano create lunghe file, per provare la sensazione di usare il wc dorato. E infatti, per effettuare il furto, i ladri avevano dovuto staccare l’opera dalle tubature, causando anche un parziale allagamento della sala, rivestita di pannelli di legno.
Sulle prime, qualcuno pensò anche a una sorta di scherzo, considerando sia l’imprevedibilità di Cattelan che la facilità con la quale i ladri erano riusciti a entrare nella residenza, compiere tutte le operazioni necessarie e uscire indisturbati. Lo stesso Edward Spencer-Churchill, fondatore della Blenheim Art Foundation e fratello del dodicesimo duca di Marlborough, non si era mostrato preoccupato della possibilità di furto: «In primo luogo, è collegato all’impianto idraulico e, in secondo luogo, un potenziale ladro non avrà idea di chi ha usato la toilette per ultimo o di cosa ha mangiato. Quindi no, non ho intenzione di proteggerlo», dichiarava prima del misfatto. «All’inizio, quando mi svegliarono avvisandomi della notizia, pensai che fosse uno scherzo. Chi è così stupido da rubare un bagno?», raccontava all’epoca Cattelan.
Subito dopo il furto, la polizia aveva arrestato due persone sospette, con tre arresti il mese successivo. La compagnia di assicurazioni del Palazzo offrì anche una ricompensa di 100mila sterline per informazioni che potessero portare al recupero dell’opera ma le tracce sembravano essere orami perse. L’ipotesi degli inquirenti era che il wc dorato fosse stato fuso e venduto per il suo valore in oro. Ora, dopo quattro anni di indagini, la polizia ha presentato le prove al Crown Prosecution Service, l’istituzione statale che funge da pubblico ministero nei procedimenti penali, che deciderà se sporgere denuncia o meno per la rapina.
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