Sierra e Merino bruciano la statua di Re Felipe VI nel giorno della festa nazionale spagnola

di - 13 Ottobre 2020

Il fuoco che non distrugge ma purifica, decreta il passaggio da uno stato all’altro, mediando il rapporto tra l’uomo e il tempo. Il fuoco è l’elemento con il quale Santiago Sierra ed Eugenio Merino hanno completato il loro progetto artistico, presentato due anni fa alla fiera ARCO e terminato il 12 ottobre. Una giornata di festa nazionale spagnola, che cade nel giorno della scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, nel 1492, e che celebra la hispanidad, la ispanità, la cultura spagnola diffusa in 23 nazioni di tutto il mondo.

In questa data densamente simbolica e inevitabilmente controversa, nel comune di Berga, a Barcellona, Sierra e Merino hanno bruciato la scultura del re Filippo VI, un’opera iperrealistica di quasi cinque metri di altezza, realizzata con materiali combustibili, cera, resine, legno, tessuto e capelli naturali, che le fiamme hanno consumato fino a lasciare solo le ceneri e un teschio ignifugo, simbolo immortale della vanitas. Esiste materiale fotografico della bruciatura e un video, che una volta montato, potrà essere acquistato da qualsiasi collezionista interessato, insieme al teschio, alle ceneri e alle fotografie.

Proseguendo la loro ricerca sui temi di rilevanza politica, spesso espressi in progetti di grande impatto, Santiago Sierra ed Eugenio Merino avevano realizzato l’opera con l’intenzione bruciarla, con lo stesso spirito con cui si bruciano le Fallas, durante le feste tradizionali che si svolgono ogni anno a Valencia, dichiarate Patrimonio Immateriale dell’Umanità per l’Unesco: liberarsi del vecchio e del corrotto per far posto al nuovo.

La scultura era stata presentata da Santiago Sierra ed Eugenio Merino nel febbraio 2019, per lo stand della Prometeo Gallery Ida Pisani, che ne ha curato la produzione, in occasione della 38ma edizione della fiera d’arte contemporanea ARCO, suscitando grande scalpore tra il pubblico e la stampa. In questa occasione i due artisti hanno deciso di unire le forze e fondere i loro stili per la produzione di quest’opera d’arte processuale che aspira a diventare un documento storico del suo tempo, esprimendo i sogni e i desideri di gran parte della popolazione di liberarsi di un’istituzione obsoleta.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Demanio Marittimo 2024, sulla spiaggia di Senigallia si parla di arte e architettura

Sulla spiaggia di Marzocca di Senigallia torna per la quattordicesima edizione la notte dedicata all’architettura, alle arti e al design:…

17 Luglio 2024 11:50
  • Arte contemporanea

A Recanati una mostra di cartoline d’artista per ricordare Alberto Garutti

Allo Spazio Tempesta di Recanati, una mostra raccoglie una serie di cartoline realizzate da artisti, amici ed ex studenti di…

17 Luglio 2024 9:54
  • Progetti e iniziative

La Biennale dell’Acqua del Mediterraneo in preparazione a Napoli

Si svolgerà a Napoli, nel 2026, la prima Biennale dell’Acqua del Mediterraneo, con artisti, architetti e attivisti: presentato il work…

17 Luglio 2024 8:10
  • Mercato

Frieze Seoul 2024, ecco le ultime novità della fiera sudcoreana

Sguardo al programma di Frieze Seoul, tra performance, film e talk sui temi caldi del presente. Ben oltre i confini…

17 Luglio 2024 8:00
  • Mostre

Milano anni ’60, a Lecco: da Fontana a Manzoni, da Baj a Munari

A Palazzo delle Paure, fino al 24 novembre, Lucio Fontana, Piero Manzoni, Enrico Baj, Bruno Munari, Arturo Vermi, Ugo La…

17 Luglio 2024 0:02
  • Fotografia

Geografia dell’energia: Davide Monteleone vince il Photo Grant Deloitte 2024

Davide Monteleone si aggiudica il Photo Grant 2024 promosso da Deloitte con uno progetto fotografico che esplora i territori delle…

16 Luglio 2024 18:02