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Sinfonia Napoli 2020: un nuovo allestimento per il Museo Nitsch
Arte contemporanea
Come le grandi opere teatrali cambiano sempre nel tempo, proponendo sfumature diverse e nuovi dettagli a ogni rappresentazione, così il Museo Hermann Nitsch torna a rinnovare la propria forma e, per il biennio 2020-2022, presenta Sinfonia Napoli 2020, il nuovo allestimento di opere realizzate dal Maestro dell’Azionismo Viennese dal 2018 a oggi. Inaugurazione il 25 settembre, con una speciale apertura che durerà tutta la giornata e con ingressi contingentati, per ottemperare alle disposizioni di sicurezza anti Covid-19 e per fruire, in tranquillità, delle atmosfere cangianti che sa regalare il suggestivo museo, affacciato sulla città partenopea e allestito in un’ex centrale elettrica.
Il precedente allestimento, intitolato Arena. Opera dall’opera, risale all’aprile 2016, quando si festeggiarono i sette anni del Museo Nitsch, inaugurato nel settembre 2008, in concomitanza con i 70 di Giuseppe Morra, al quale si deve l’istituzione, nel 1992, dell’omonima Fondazione che gestisce il Museo di via Pontecorvo e la sua sede parallela di Casa Morra, e dei quarantadue da quel fatidico giorno in cui il gallerista e collezionista napoletano conobbe l’artista viennese, avviando un sodalizio che dura ancora oggi tra progetti espostivi e nuove azioni. Di anni ne sono trascorsi 12 ma la Fondazione Morra guarda al lungo periodo, per esempio con il vertiginoso programma di mostre che animeranno gli spazi di Casa Morra per i prossimi 100 anni, dal 2016 al 2116, organizzate secondo il meccanismo del gioco dell’oca.
E così, in occasione di Sinfonia Napoli 2020, il Museo Nitsch esporrà, per i prossimi due anni, un nuovo corpus di opere ricavato dai Relitti d’azione – la 158.aktion è recentemente andata in scena negli spazi del Museo – e un’inedita collezione di pitture e disegni realizzati per l’occasione. «Una costellazione di “sismografie vitali” che rappresenta esemplarmente il lavoro di Nitsch come uno sforzo ostinato verso la liberazione della sensibilità dalla disciplina di una civiltà anestetizzante, una pratica di affermazione della vita attraverso il continuo rimando di corrispondenze olfattive, tattili e visive del colore. Dai relitti che, a dispetto del loro nome, testimoniano una promessa di ritorno, una resurrezione dalla dissoluzione, sino alla pittura e al disegno che celebrano, per Nitsch, la luce come condizione di esperibilità del mondo», spiegano dal museo.
E proseguendo sulla scia dell’arte totale, che il maestro dell’Azionismo Viennese ha esplorato in tute le sue declinazioni nel corso di una lunga e prolifica ricerca, oltre che da vedere ci sarà anche da ascoltare: l’inaugurazione della mostra sarà preceduta dall’esecuzione della Sinfonia Napoli 2020, eseguita da 26 elementi della Nuova Orchestra Scarlatti diretta da Andrea Cusumano. La composizione sarà fruibile presto anche online.
Ecco in anteprima una serie di fotografie del nuovo allestimento del Museo Nitsch.