10 dicembre 2021

Stefano Collicelli Cagol è il nuovo direttore del Centro Pecci

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Il CdA della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana ha nominato il nuovo direttore del Centro Pecci di Prato: sarà Stefano Collicelli Cagol a prendere il posto di Cristiana Perrella

Stefano Collicelli Cagol, direttore del Pecci
Strano Collicelli Cagol. Ph Alessandro Cantarini

Già curatore dell’ultima Quadriennale di Roma, Stefano Collicelli Cagol è stato nominato direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato. Il suo nome è stato individuato dal CdA della Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana, presieduta da Lorenzo Bini Smaghi, tra una rosa di candidati selezionati dalla commissione esaminatrice, composta da Bruno Corà, Sarah Cosulich, Guido Guerzoni e Lorenzo Sassoli de Bianchi. Stefano Collicelli Cagol andrà a sostituire Cristiana Perrella e il suo incarico prenderà avvio ufficialmente a partire dal 10 gennaio 2022. Nelle scorse settimane, il suo nome era circolato tra i possibili, insieme a Ilaria Bonacossa, direttrice di Artissima, e Alberto Salvadori (che però, come scrivevamo, aveva subito smentito).

Prossimo appuntamento al Pecci, invece, il 18 dicembre, per “SPAZIO RADICALE / RADICAL SPACE”, mostra che prosegue e approfondisce la ricognizione sulle esperienze dell’Architettura Radicale raccolte dal museo di Prato. La nuova mostra sarà visitabile fino al 30 aprile 2022 e includerà anche diverse opere della collezione, insieme a materiali del CID/Arti Visive e in particolare dell’Archivio Lara-Vinca Masini, recentemente acquisito.

Curatore di BY ART MATTERS, centro espositivo dedicato alle arti contemporanee a Hangzhou, in Cina, Cagol è stato curatore di Fondazione La Quadriennale di Roma dal 2018 al 2020 e ha co-curato la mostra Quadriennale d’arte 2020 FUORI, Palazzo delle Esposizioni, Roma. Nato a Padova, nel 1978, ha insegnato Exhibition and Display al Master di II Livello Design for Arts del Politecnico di Torino. Dal 2015 al 2017 è stato Curator at Large del Trondheim kunstmuseum, in Norvegia. Nel 2014 ha ottenuto il suo PhD presso il dipartimento di Curating Contemporary Art del Royal College of Art di Londra.

Ha curato esposizioni e progetti in istituzioni quali Palazzo Grassi e Fondazione Querini Stampalia, a Venezia, LUX Artists’ Moving Image, a Londra, Steirischer herbst festival, a Graz, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, a Torino. Ha pubblicato saggi in cataloghi e riviste quali lo Stedelijk Studies, Domus, Flash Art e Mousse.

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