23 agosto 2019

Tallinn è ipercontemporanea, con il nuovo Kai Art Center

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Il Kai Art Center di Tallinn

Le repubbliche baltiche sempre più al centro di un atlante dell’arte contemporanea in rapidissima evoluzione. A settembre, a Tallinn, la dinamica capitale dell’Estonia, aprirà le porte il Kai Art Center, un nuovo hub culturale che già annuncia grandi piani per l’immediato futuro, tra mostre, residenze e progetti site specific.

Il Kai Art Center sorge sul lungomare di Tallinn, a Port Noblessner, negli spazi rifunzionalizzati di un ex impianto di produzione di sottomarini risalente a circa 100 anni fa. Oltre ad ampi spazi espositivi, può vantare anche un teatro da 100 posti e sale appositamente dedicate alla didattica e agli eventi. Punto forte della programmazione, il progetto di residenze internazionali, chiamato 7+7, che porterà in città 14 artisti internazionali all’anno. I finanziamenti per i progetti del centro saranno forniti dal Fondo europeo di sviluppo regionale Enterprise Estonia, oltre che da BLRT Group e Lindermann, Birnbaum e Kasela. Insomma, dopo l’exploit della Lituania, dal Leone d’oro alla Biennale di Venezia all’impegno costante della Biennale di Kaunas, della quale vi abbiamo già parlato, anche l’Estonia si piazza alle prime posizioni nella corsa all’arte contemporanea.

«Kai è un nuovo tipo di centro di arte contemporanea a Tallinn. In una scena artistica sempre più attiva, è importante il supporto di un centro per l’organizzazione e uno spazio espositivo appositamente pensato per l’arte contemporanea. La visione di Kai è quella di riunire le sinergie locali e aprirsi alle collaborazioni internazionali», ha affermato Karin Laansoo, direttore del Centro di sviluppo dell’arte contemporanea estone.

“Let the field of your attention…soften and spread out” è il titolo della mostra inaugurale, che aprirà il 20 settembre. A cura di Hanna-Laura Kaljo, si tratta di una collettiva incentrata sul tema del corpo e della percezione, prendendo spunto da A Widening Field: Journeys in Body and Imagination, saggio del 2004 scritto dalla danzatrice, performer e terapista Miranda Tufnell e dall’artista Chris Crickmay. Marie Kølbæk Iversen, Sandra Kosorotova, Pia Lindman, Andrea Magnani, Elin Már Øyen Vister, Carlos Monleon Gendall, Sam Smith e Nele Suisalu sono gli artisti che esporranno le loro opere, tra arte visiva, danza e scrittura, meditazione, movimento e ascolto. La mostra è inserita nell’ambito della quinta edizione di Tallinn Photomonth, biennale d’arte contemporanea dedicata principalmente alla fotografia, al video e ai nuovi media, che si terrà in varie sedi della città dal 6 settembre al 3 novembre (altro appuntamento da segnare in agenda).

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