Time square. A Torino l’arte in piazza trascende il tempo

di - 6 Dicembre 2023

Le piazze sono il luogo in cui le epoche si incontrano, raccontano gli scambi e le condivisioni delle comunità che le hanno abitate, tra passato e presente. Da questa riflessione nasce Time Square, una mostra in cui l’arte trascende il tempo, rivisitando la storia in una maniera inedita e anticonvenzionale. Ideata da Alessandro Bulgini, direttore artistico di Flashback Habitat, mette a confronto alcune opere d’arte dal Trecento al Novecento con alcuni dei maggiori marchi commerciali che illuminano le piazze di oggi.

Time Square è la famosa piazza newyorkese nata agli inizi del Novecento, dinamico crocevia urbano caratteristico per le sue spettacolari insegne luminose sugli edifici vetrati. Il suo primo cartellone pubblicitario elettrificato è stato infatti installato più di cento anni fa. In altri casi il dialogo tra architettura e pubblicità può diventare dissonante, come il cartellone di un marchio di occhiali sulla facciata del Duomo di Milano. Questa è l’immagine da cui parte la ricerca di Bulgini, ideando sedici arrangiamenti diversi, con opere ed insegne pubblicitarie appartenenti a collezioni private.

foto di Antonio Jordan
foto di Antonio Jordan

Ogni stanza rappresenta una metaforica piazza in cui un’opera storicizzata su una parente dipinta con un colore che fa riferimento alla storia dell’arte, è messa dinnanzi ad un logo contemporaneo, disposto su bianca e neutra parete. Le tinte delle stanze sono a cura di Paolo Genta, paesaggista e architetto di interni. La gamma tonale propone tonalità come il “rosso fiorentino”, il bordeaux di “Kandinsky”, il giallo della “Ceramica Cina”, il rosso vermiglio “Giorgione” o l’azzurro “Gaugin”, oltre a diverse sfumature di viola.

La mostra si trasforma in un gioco in cui è possibile trovare la connessione sottintesa tra gli arrangiamenti degli elementi proposti in ogni stanza/piazza. La ricerca del nesso si trasforma in una rivalsa contro l’imposizione antipoetica della pubblicità che sfrutta la cultura per la sua promozione commerciale. Le opere possono avere delle evidenti connessioni, come l’insegna elegante della Rolex il cui logo è una corona a cinque punte, accanto ad un antico volume del Theatrum Sabaudiae (1697), una monumentale opera barocca dedicata ai domini del Regno di Savoia.

Altre volte si presentano delle relazioni criptiche, ne è un esempio la scultura del San Rocco (1490-95) in legno intagliato da Giovan Angelo del Maino (Milano, 1475-1536) insieme al logo della compagnia petrolifera Shell. Il santo, protettore degli appestati, è scalzo, ha un cappello sotto il braccio e sta impugnando un tradizionale bastone da passeggio. Nell’iconografia cristiana questi elementi, insieme ad una zucca per l’acqua e una conchiglia, simboleggiano il pellegrinaggio. Il match fa dialogare la scultura di del Maino con la grande conchiglia fondata da Marcus Samuel (Londra, 1853-1927) alla fine dell’Ottocento, mercante che iniziò ad importare ed esportare conchiglie e finì per commissionare la prima vera petroliera al mondo.

foto di Antonio Jordan
foto di Antonio Jordan
foto di Antonio Jordan

Alcuni match sono particolarmente brillanti ed esteticamente armoniosi, come la scultura della Signorina Grandifirme (1937-38) della Essevi Ceramica Lenci, una donna sicura di sé che trascina la pelliccia di una volpe morta. Il manufatto, dai vividi colori, è messo a confronto con il leone del marchio Peugeot, incarnando la crudeltà della donna.

Time Square “mette in piazza” letteralmente, seppur metaforicamente,  oggetti che intrattengono nuove relazioni, raccontano nuove storie e diventano il simbolo della stratificazione culturale, sociale ed economica della nostra civiltà. Leggendo il simbolismo delle opere è possibile dare un’ordine al caos che ci circonda, mettendo in gioco la nostra abilità nelle creazione di collegamenti. In alternativa la mostra offre semplicemente la possibilità di riflettere sulla realtà che ci circonda, osservando lo spirito del tempo che scorre, intrappolato nella storia.

Articoli recenti

  • Mostre

Qualcosa che toglie il peso è in mostra alla Fondazione Merz di Torino

La Fondazione Merz inaugura la seconda parte della mostra "Qualcosa che toglie il peso che mantiene l’assurdità e la leggerezza…

17 Novembre 2024 10:30
  • Arte contemporanea

Gli schermi sono diventati le nostre barricate: Enjoy the Collapse a Bari

La mostra del Colectivo Democracia ospitata dallo Spazio Murat, per la decima edizione del Bari International Gender Festival, è un…

17 Novembre 2024 8:10
  • Mostre

L’occhio del secolo di Henri Cartier-Bresson a Rovigo

Palazzo Roverella espone fino al 26 gennaio 2025 “Henri Cartier-Bresson e l’Italia”, la più completa monografia incentrata sul rapporto tra…

17 Novembre 2024 0:02
  • Mercato

All’asta il capolavoro in scultura di Leonora Carrington

Un’opera che dà vita alle visioni ultraterrene dell'artista, in scala umana. "La Grande Dame" andrà in vendita da Sotheby’s, a…

16 Novembre 2024 20:14
  • Arte moderna

Ecco com’è la grande mostra su Matisse e il viaggio, in corso alla Fondation Beyeler di Basilea

Dalla Costa Azzurra alla “luce morbida” delle città del Marocco: la fondazione elvetica mette in mostra la produzione del pittore…

16 Novembre 2024 19:31
  • Arte contemporanea

Venezia, Milano, Firenze, Roma: le città ridisegnate da Jacopo Ascari sono labirinti fittissimi di dettagli

L’artista ha realizzato per il gruppo di boutique hotel LDC una serie di otto lavori che ritrae le principali città…

16 Novembre 2024 16:53