Dopo la collettiva che ha inaugurato la nascita della sede, la pittura ritorna da Andrea Festa Fine Art con due mostre tuttora in corso, che per la prima volta in Italia propongono nell’ambito ragionato di due personali i lavori di Tom Poelmans (Anversa, 1984) e Danilo Stojanović (Pola, 1989). Entrambi a cura di Domenico De Chirico, si tratta rispettivamente di “The hidden story” e di “Mourning the red cactus”; due progetti distinti nell’ideazione ma intersecati nell’attuazione e accomunati dal proposito di attraversare lo scenario internazionale legato alla pittura emergente. Pertanto, all’interno della giovanissima galleria d’arte contemporanea romana, sorta coraggiosamente durante la seconda metà del 2020, è possibile avere un confronto diretto con le ricerche dei due artisti.
Fra soliloqui e momenti di dialogo, la simmetria fra le due esposizioni, nel complesso, restituisce un’esperienza di visita avvolgente, grazie a un allestimento cadenzato al ritmo delle sembianze domestiche dello spazio, dove il pensiero, naturalmente, sfuma da una posizione estetica all’altra.
Innanzitutto, risulta d’interesse l’operazione di impostare un parallelo fra due linguaggi nella contiguità di un medesimo ambiente, pur valutando e rispecchiando le diversità irriducibili di ciascun autore.
“The hidden story” conduce all’interno dell’articolato alfabeto visivo di Poelmas, caratterizzato da una densa rete di rimandi simbolici e richiami iconografici prossimi all’immaginifico e all’onirico, tale da delineare uno spartito pittorico provvisto di una pluralità di codificazioni semantiche implicite. Difatti, il pittore belga, depositario di una tradizione storico-artistica che, da Fernand Khnopff e James Ensor fino a Paul Delvaux e René Magritte, ha assimilato nella propria cultura visiva le istanze del fantastico, del surreale e del perturbante – come scrive il curatore – “procede secondo due livelli di lettura: quello di immediata fruizione e quello allegoricosibolico, in cui sono presenti numerosi spunti di riflessione che vacillano tra realtà e illusione, tra ideologia ed etica”.
“Mourning the red cactus”, introduce ai dipinti più recenti del lavoro di Stojanović, denotabile per essere in grado di muoversi sul confine incerto che intercorre fra visibile e sensibile, fra la figurazione e l’astrazione. Adottando una scala cromatica dominata – per lo più – da tinte scure, l’artista manifesta una grammatica decisamente enigmatica nella resa dei soggetti prescelti, come costantemente interdetti fra apparizione e occultamento. Nel suo esercizio, l’interprete sembra giungere a confutare la categoria dello scibile, conferendo rilievo al potere della pittura di districarsi fra direzioni di senso mai qualificabili in maniera univoca. Pertanto, si veda – come sottolineato da De Chirico – che “la materia dipinta acquista una complessità relazionale fra gli elementi in scena che appaiono nella loro fluidità”.
Con “The hidden story” e “Mourning the red cactus”, visibili fino al 21 maggio, Andrea Festa Fine Art conferma il perseguimento di una proposta riconoscibile per la convivenza di novità e qualità.
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