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Torino Art Week. Garage Pinksummer, l’avamposto torinese della galleria genovese
Arte contemporanea
Via Perugia 8, zona Borgo Dora, a due passi dalla Nuvola Lavazza di Flat.
La situazione: palazzo in riqualificazione, per un quartiere più in “modificazione” e recupero che gentrificazione (in questo caso grazie alla società immobiliare H+18 con Gianquinto e Solution Architetti).
Al piano terra, su strada, un pesante cancello è semi-aperto e, all’interno del garage, si svela un mondo.
È quello di Pinksummer, galleria genovese capitanata da Francesca Pennone e Antonella Berruti (a “Back to the Future” ad Artissima con un bello stand monografico dedicato a Superstudio) che qui hanno deciso di fare una “expanded dimension – SottoSopra” della fiera con una serie di artisti legati alla galleria, con vecchi progetti e lavori inediti.
Pinksummer, in realtà, non è nuova ai “goes to” e in questi anni ha portato la galleria a Roma (a via del Vantaggio) e a Palermo, in occasione di Manifesta 12.
Che si vede, allora, a Torino? Per esempio l’affascinante cortina di uova (progetto per una scenografia) di Georgina Starr o un trittico degli anni ’90 di Luca Vitone dedicato all’architettura e alle araldiche genovesi, le cartoline fluo e post-verità di Invernomuto, piuttosto che gli affascinanti scheletri-ibridi-meccanici dal piumaggio naturale-industriale di Luca Trevisani o le “bolle di sapone” e gli “aquiloni” di Tomàs Saraceno insieme a opere di Mark Dion, Mariana Castillo Deball, e l’affascinante installazione dell’artista mongolo Tuguldur Yondonjamts, costruita con pelli di serpente e colore su acetato, e che occupa l’intera parete posteriore del garage.
Perché scegliere un posto in città, se già si fa una fiera? Semplice: perché il “solo show” è uno dei modi migliori per presentarsi a una manifestazione come Artissima, ma è fuori discussione anche il fatto che ogni artista dovrebbe avere una sua visibilità.
E se non è possibile offrirla nei metri quadrati (e con i prezzi) dell’Oval Lingotto perché non uscire all’esterno e dare la possibilità (non solo ai collezionisti ma anche a visitatori, oltre agli artisti coinvolti) di avere un’altra bella mostra in città, e una seconda chance per gli affari?
Affrettatevi, perché avete solo oggi e domani e poi Pinksummer torna a Genova!