Si può ancora interrogarsi sull’essere e scavare negli intrecciati rapporti che questo instaura ripetutamente con il tempo e con lo spazio? Probabilmente il fatto stesso di essere riporterà sempre ad interrogarsi su questa condizione, declinata di volta in volta dallo sviluppo inarrestabile del contemporaneo, dalle sue criticità e dai suoi bui. Allora sì, è una storia ancora da raccontare e che cambierà continuamente.
Da queste considerazioni prende forma “Story yet to be told”, la mostra a cura di Domenico de Chirico realizzata in collaborazione con Eleonora Angiolini e che rappresenta l’evento cardine dell’edizione 2024 di ORTIGIA CONTEMPORANEA, il primo festival internazionale dell’arte contemporanea in Sicilia visitabile fino al 30 giugno 2024.
Nello stesso luogo che ha fatto da culla al pensiero filosofico e matematico, la mostra, diffusa tra le meraviglie storiche dell’isola di Ortigia, suggerisce una più attenta considerazione dell’artista come filosofo in grado di indagare, tramite i differenti linguaggi visivi, la sfera dell’esistenza e delle sue possibili sfaccettature. Ispirata dalle riflessioni del filosofo tedesco Martin Heidegger sull’essenza della verità, la mostra fa perno su una condizione essenziale di isolamento, ritenuto il mezzo indispensabile per poter accedere ad elementi decisivi della vita. Questa significativa condizione si riflette intensamente nell’allestimento dislocato che ha coinvolto l’Antico Mercato, Palazzo Montalto, Palazzo Gargano e il cortile del Palazzo Vermexio, luoghi in cui si articola la mostra, di cui alcuni solitamente chiusi al pubblico e oggi riattivati grazie al festival. La dislocazione –necessaria sul piano pratico anche per via delle grandi opere selezionate– costringe innanzitutto ad un riflessivo pellegrinaggio tra un sito e l’altro e al cui interno, successivamente, viene proposta una collocazione particolarmente allargata che restituisce un’intimità assoluta nel confronto con ogni singola opera. In questo modo la filosofia dell’artista si riserva ad ogni singolo sguardo, all’individuale e intoccabile approccio all’interpretazione dei significati entrando in contatto con il fruitore grazie al suo movimento e avvicinamento.
Raffinata e ricca di concrete e attuali considerazioni sulla vita dell’Uomo contemporaneo, la mostra accoglie ventuno artisti nazionali e internazionali come AES+F, Joël Adrianomearisoa, Giuditta Branconi, Martina Cassatella, Mateusz Choróbski, Gianni Di Rosa, Marcin Dudek, Simone Forti, Abul Hisham, Ale O., Giulia Messina, Giuseppe Mulas, Nike Neelova, Karim Noureldin, Aurora Passero, GianMarco Porru, Patrizia Mussa, Przemek Psyszczek, Virginia Russolo, Nanni Valenti e Driant Zenelli.
ORTIGIA CONTEMPORANEA, attivando molteplici iniziative tra conferenze con i protagonisti del settore e altre mostre parallele in collaborazione con le gallerie limitrofe, si rivela un valido iniziale approccio al festival dell’arte contemporanea che mancava in Sicilia, nella speranza che tale iniziativa possa strutturarsi maggiormente nel tempo e diversificarsi di volta in volta nel confronto con le criticità del contemporaneo.
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