Tra natura e architettura, il silenzioso Florilegium di Rebecca Louise Law a Parma

di - 6 Luglio 2020

Il 2 giugno 2020, dopo la chiusura forzata imposta dal lockdown, ha inaugurato a Parma, nell’Oratorio di San Tiburzio, la mostra “Florilegium”, di Rebecca Louise Law. La prima personale italiana dell’artista rientra nel progetto Pharmacopea, pensato dal Gruppo Chiesi e da Davines, per promuovere un viaggio di riscoperta dell’identità chimico-farmaceutica della città di Parma. L’Oratorio di San Tiburzio, l’Antica Farmacia San Filippo Neri e l’Orto Botanico, luoghi cardine dell’iniziativa, si svelano attraverso inattese ed incantevoli interpretazioni. Il progetto si inserisce all’interno del programma “Imprese Aperte” di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21. La mostra è curata da OTTN Projects, con il sostegno di Cosmoproject e la collaborazione di Ad Personam.

Di marmo e silenzio: Florilegium di Rebecca Louise Law

L’artista Rebecca Louise Law, nata nel 1980, è cresciuta in un piccolo villaggio del Regno Unito ed è nota per le sue installazioni floreali scenografiche e per le sue sculture site specific. La fisicità e la sensibilità del suo lavoro giocano con la relazione tra uomo e ambiente. Law è intensamente attratta dall’evolversi indipendente della natura rispetto all’uomo. Come la natura, inesorabile, compie il suo corso, così l’artista permette al proprio lavoro di mutare, offrendo un concetto alternativo di bellezza, soggetta al trascorrere del tempo, che prevede una nascita, una fioritura e una decadenza.

“Florilegium” è allestita nell’Oratorio di San Tiburzio, una piccola chiesa nel centro di Parma. Circa 200mila fiori di 50 specie diverse sono stati coltivati, disidratati e successivamente attorcigliati attorno a sottili fili di rame che creano la struttura portante dell’opera, una sorta di seconda volta situata nel corpo centrale dell’Oratorio. L’ambiente trasmette una forte carica poetica. È interessante e magnetico notare come la componente botanica che adorna il soffitto possa far rivivere il marmo delle pareti. L’artista indaga così il rapporto tra architettura e natura e la percezione che si ha in questo ambiente suggestivo è una assoluta complementarità fra le due parti.

Il contrasto creato dall’apparato floreale sovrapposto a quello architettonico suggerisce come la natura, in modo delicato e silenzioso, possa prendere possesso di un edificio disabitato e come l’uomo possa confrontarsi con tale riappropriazione, esclusivamente in silenzio e con una sorta di timore reverenziale. L’elemento vegetale nella chiesa prende vita, diventa materia che il fruitore non può toccare, ma può contemplare in silenzio e soprattutto deve rispettare.

La riscoperta di un nido sicuro

È suggestivo visitare la mostra più volte durante il corso della giornata, scegliendo momenti in cui il sole colpisce in modo differente le pareti dell’Oratorio, interpellando le statue situate nelle nicchie interne e creando così giochi di luci e ombre sempre diversi. La necessità di tornare a stabilire un contatto con la natura, dopo mesi di vita vissuta all’interno dello spazio limitato delle abitazioni, è qui soddisfatta con la sensazione di trovarsi sì in un interno, ma un interno magico, in cui la bellezza floreale permette al visitatore sia di percepire profumi tipici della natura, sia di sperimentare in una dimensione atemporale la primavera già trascorsa.

“Florilegium” potrebbe essere interpretata come un punto di arrivo in continuità graduale con l’esperienza vissuta nei mesi scorsi: il passaggio da un nido sicuro ad un luogo in cui la natura regna incontrastata, prima della libertà totale nella stessa, con la consapevolezza di come agire rispettandola.

L’installazione di Rebecca Louise Law sarà visitabile all’Oratorio San Tiburzio di Parma fine al 20 luglio, per tutte le informazioni sulla visita, potete dare un’occhiata qui.

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Biennale delle Orobie, il 2025 della Gamec tra mostre e progetti diffusi

Tra progetti ad alta quota e una mostra diffusa di Maurizio Cattelan, il programma del 2025 della Gamec si estenderà…

21 Dicembre 2024 13:20
  • Progetti e iniziative

Al Maxxi di Roma va in mostra la storia della Nutella, icona del gusto

Lo spazio extra del museo MAXXI di Roma ospita un progetto espositivo che celebra la storia della Nutella, icona del…

21 Dicembre 2024 11:24
  • Fotografia

Other Identity #139, altre forme di identità culturali e pubbliche: Matteo Galvanone

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

21 Dicembre 2024 10:20
  • Danza

Milano, i 15 anni di Fattoria Vittadini, una danza di creatività condivisa

Come non luogo non sono male: Fattoria Vittadini celebra 15 anni con uno spettacolo che intreccia potere, fragilità e condivisione,…

21 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Middle Way: Francesca Ferreri e Laura Renna in mostra a Bergamo

Traffic Gallery ospita, fino al prossimo 22 febbraio, “Middle Way”, una mostra variegata ed emozionale in cui il segno, la…

21 Dicembre 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Racconti sull’ignoto: le distopie di Davide Allieri alla Triennale di Milano

Tra habitat post-apocalittici e futuri misteriosi: la prima personale di Davide Allieri alla Triennale di Milano fino al 19 gennaio…

20 Dicembre 2024 20:14