Ultima tappa di Q-Rated al Madre di Napoli. Si parla di display

di - 27 Novembre 2019

Un grand tour ipercontemporaneo, non solo per vedere ma anche per fare e imparare. Dopo le tappe di Roma, Lecce, Torino, Milano e Nuoro, Q-Rated, il ciclo di workshop ideato da Fondazione La Quadriennale di Roma, arriva a Napoli, per concludere al museo Madre il suo programma di incontri tra i giovani talenti dell’arte contemporanea italiana e i professionisti del settore di caratura internazionale.

Q-Rated a Napoli, per svelare i segreti del display espositivo

Dal 27 al 29 novembre, tre giorni per riflettere sul cruciale tema del display, sulle varie modalità attraverso le quali le opere possono entrare in contatto con vari pubblici e con diverse tipologie di spazi espositivi. A dialogare sulle tecniche di composizione e sugli allestimenti, 18 artisti e curatori under 35 provenienti da tutta Italia e tre tutor d’eccezione: l’olandese Krist Gruijthuijsen, curatore e direttore del KW Institute for Contemporary Art di Berlino, l’artista visiva scozzese Lucy McKenzie e i curatori Fredi Fischli & Niels Olsen, direttori delle mostre dell’Istituto di storia e teoria dell’architettura del Politecnico federale svizzero.

Nel corso di attività laboratoriali, i tutor esploreranno le potenzialità e le sfide della “messa in mostra” da più punti di vista, non solo pratico e architettonico ma anche storico e in relazione agli argomenti più scottanti dell’attualità, come il gender e il queer, affrontati in occasione di mostre nei musei più importanti al mondo.

Daniel Buren, Axer / Désaxer. Lavoro in situ, 2015, Madre, Napoli – #2. Foto © Amedeo Benestante

Gli artisti e i curatori che prenderanno parte al workshop di Q-Rated a Napoli sono stati selezionati da una commissione composta dal direttore artistico de La Quadriennale di Roma Sarah Cosulich, insieme al curatore Stefano Collicelli Cagol e ai tutor internazionali. I 18 partecipanti, 13 artisti e cinque curatori sono: Elisa Barrera, Alessandro Bava, Lia Cecchin, Giovanni Copelli, Gaetano Cunsolo, Tomaso De Luca, Caterina De Nicola, Binta Diaw, Lorenza Longhi, Jacopo Rinaldi, Giulio Scalisi, Davide Stucchi, Francesco Antonio Tola, Giulia Colletti, Zoë De Luca, Marta Federici, Morucchio Rossini (Giulia Morucchio e Irene Rossini) e Marta Papini.

«Siamo contenti di concludere Q-Rated nella suggestiva cornice di una città come Napoli che rappresenta oggi un importante centro per la produzione e la circolazione artistica italiana. Il programma, in due anni, ha attraversato il Paese e ottenuto un grande successo, a dimostrazione della forte richiesta di dialogo e di confronto esistente nel settore. La Quadriennale in questo modo ha voluto fornire una risposta a tale esigenza, confermando il proprio ruolo di Istituzione presente, attenta e propositiva», ha dichiarato Umberto Croppi, Presidente di Quadriennale.

Mimmo Paladino, Senza titolo, 2006. Courtesy Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Napoli. Foto © Amedeo Benestante.

Il lungo percorso di Q-Rated

120 i giovani artisti e curatori italiani coinvolti tra le varie tappe del programma Q-Rated, insieme ad alcuni tra i nomi più influenti del panorama artistico internazionale: Pierre Bal-Blanc, Zach Blas, Richard Birkett, Sofía Hernández Chong Cuy, Carolyn Christov-Bakargiev, Enrico David, Marie de Brugerolle, Elena Filipovic, Marcello Fois, Rana Hamadeh, Robert Leckie, James Richards, Cally Spooner e Bart van der Heide. Una preziosa occasione di confronto e di apertura, i cui frutti potremo vedere in un futuro, si spera, molto prossimo.

«Con il programma Q-Rated abbiamo avuto la possibilità di conoscere a fondo le peculiarità e la ricca articolazione delle pratiche e delle espressioni artistiche dei nostri giovani. Tale mappatura della scena artistica nazionale e l’intenso scambio realizzato durante i workshop costituiranno certamente preziosi elementi di arricchimento per il lavoro di preparazione della prossima Quadriennale d’arte, la grande mostra sull’arte italiana che inaugurerà a Palazzo delle Esposizioni di Roma il 1° ottobre 2020», ha spiegato Sarah Cosulich, direttore artistico di Quadriennale.

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