17 luglio 2024

A Recanati una mostra di cartoline d’artista per ricordare Alberto Garutti

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Allo Spazio Tempesta di Recanati, una mostra raccoglie una serie di cartoline realizzate da artisti, amici ed ex studenti di Alberto Garutti, per ricordare la poesia di un grande maestro

cartoline alberto garutti

Di viaggi e di relazioni, quindi di luoghi da attraversare e di occasioni da scoprire, di tuffi nella memoria e voli di immaginazione, parla Caro Alberto, progetto dedicato al grande artista e amatissimo professore Alberto Garutti, venuto a mancare il 24 giugno 2023. Il progetto nasce da un confronto avviato dai tanti suoi amici, tra cui molti ex studenti nelle varie scuole in cui insegnò, sulla chat whatsapp “Condominio Garutti”, ancora oggi attiva per ricordarlo e omaggiarlo. L’intento è rivolgergli brevi testi, immagini, disegni, tramite l’invio di una o più cartoline postali. Ne è nata una mostra di cartoline, che sarà visitabile dal 27 luglio al 29 settembre 2024 presso Spazio Tempesta, a Recanati.

cartoline alberto garutti
Simone Berti, fronte/retro

Alberto Garutti, una discussione sull’arte

«Alberto Garutti è stato un artista significativo non solo per l’arte, ma anche per l’insegnamento dell’arte, cosa di cui però diceva che non si può insegnare», ricorda Giacinto Di Pietrantonio, curatore del progetto e grande amico di Garutti. «Tuttavia lui aveva un modo tutto suo per parlare di arte e stimolare gli studenti a produrre lavori da artisti e non da studenti, perché tali li considerava e per questo discuteva con loro alla pari stimolandoli a presentare e dibattere delle proprie opere mai considerati compiti. La discussione dell’arte era al centro della sua poetica nelle scuole in cui ha insegnato, o meglio militato. La sua era una militanza che non faceva nessuna differenza tra il dentro e il fuori e difatti la discussione era al centro della sua arte pubblica fatta di installazioni opere nate da e con le discussioni con i cittadini a cui l’opera era destinata», continua Di Pietrantonio, evidenziando come per Garutti tra opera e spettatore non esistesse una reale separatezza.

cartoline alberto garutti
Sabrina Mezzaqui, fronte, Bologna
cartoline alberto garutti
Sabrina Mezzaqui, retro, Bologna

«In questo senso l’opera si sarebbe potuta realizzare anche in sua assenza e difatti quando è venuto a mancare spontaneamente i suoi ex “studenti”, centinaia, si sono ritrovati a discutere sia dal vero che in chat sulla sua eredità, mancanza fisica che non vuol dire mentale. Chat ancora oggi attive e quindi potremmo dire che questa lunga discussione che dura da più di un anno è una sua opera in assenza che ha generato anche la mostra di un artista a tutti molto caro».

cartoline alberto garutti
Diego Perrone, fronte, Napoli
cartoline alberto garutti
Diego Perrone, retro, Napoli

Gli autori delle cartoline

L’esposizione comprende numerose cartoline-opere, provenienti da tante città diverse, a delineare una fitta trama di relazioni, intessute da Garutti attraverso i suoi progetti e i suoi insegnamenti. A realizzare le cartoline, infatti, molti suoi ex allievi delle Accademie di Belle Arte di Macerata, Bologna, Milano Brera, dell’Università Politecnico di Milano e dell’Università IUAV di Venezia. Gli autori coinvolti sono: Rebecca Agnes, Sabrina Balbarani, Simone Berti, Davide Bertocchi, Luca Bolognesi, Rossana Buremi, Valerio Carrubba, Mariangela Capossela, Laura Cherubini, Nada Cingolani, Paola Cominato, Isabelle Cordemans, Sabine Delafon, Giacinto Di Pietrantonio, Ettore Favini, Francesco Fossati, Paola Gaggiotti, Stefania Galegati, Alberto Guidato, Claudia Losi, Lorenzo Lotto, Micol Magni, Gian Maria Marcaccini, Beatrice Marchi, Franco Marconi, Melinda Mauri, Carmen Mazza, Sabrina Mezzaqui, Sabrina Muzi, Gabriele Negro, Alessandra Occa, Leonarda Pagnamenta, Sabrina Pecci, Gian Luca Pozzi, Riccardo Previdi, Lara Radaelli, Stefania Ricci, Panagiotis Samsarelos, Giancarlo Sanfrancesco, Alice Schivardi, Davide Sgambaro, Anna Sostero, Andrea Sperni, Paola Squizzato, T-Yong Chung, Alberto Tadiello, Shigeri Takahashi, Adriana Torregrossa, Camilla Vaccari, Michela Veneziano, Alice Vercesi, Ilaria Verdesca, Serena Vestrucci, Matteo Vettorello, Giorgia Vian, Alberto Vigliani.

Al termine dell’esposizione il materiale sarà raccolto in una collettiva scatola-opera donata all’Archivio Alberto Garutti.

cartoline alberto garutti
Nada Cingolani, fronte, A lezione da Garutti
Nada Cingolani, retro, A lezione da Garutti

Biografia di Alberto Garutti

Nato a Galbiate, il 18 maggio 1948 e scomparso il 24 giugno 2023, Alberto Garutti è stato una delle figure di riferimento sulla scena dell’arte italiana e internazionale degli ultimi 40 anni. Da sempre interessato a esplorare gli spazi e le dinamiche di relazione tra opera, spettatore e istituzione, Garutti a partire dagli anni ’90 ha trasformato i modi di fare arte pubblica ridefinendone radicalmente i processi di concezione. I lavori pubblici di Alberto Garutti sono disegnati come sistemi aperti di relazione, forme d’incontro tra i cittadini, gli spettatori dell’arte e il paesaggio, sottili letture critiche del nostro presente.

Davide Bertocchi, fronte, per Alberto
Davide Bertocchi, retro, per Alberto

Artista e docente, è stato dal 1994 al 2013 titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Brera di Milano. Ha insegnato inoltre presso lo IUAV di Venezia e il Politecnico di Milano. Attraverso la sua lunga attività di professore ha dato un contributo significativo alla formazione di intere generazioni di artisti.

La sua ricerca di un dialogo aperto tra opera d’arte contemporanea, spettatore e spazio pubblico, gli è valsa l’invito a realizzare lavori per città e musei di tutto il mondo. Ha partecipato a grandi manifestazioni internazionali come la Biennale di Venezia, la Biennale di Istanbul, Arte all’Arte e la Memory Marathon presso la Serpentine Gallery di Londra e realizzato opere per musei e istituzioni tra cui SMAK di Gent, Museion di Bolzano, 21st Century Museum of Contemporary Art di Kanazawa, Fondazione Zegna a Trivero, la tenuta agricola di Generali, Ca’ Corniani a Caorle e il MAXXI di Roma e L’Aquila. Nel 2012 il PAC di Milano ha ospitato una grande mostra personale su Alberto Garutti dal titolo Didascalia/Caption, curata da Paola Nicolin e Hans Ulrich Obrist.

Mariangela Capossela, fronte, Passi
Mariangela Capossela, retro, Passi

Tra le opere più conosciute: Ai nati oggi realizzata a Bergamo, Gent, Istanbul, Mosca, Plovdiv, Roma, Tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora, installata a Siena, Anversa, Milano, Firenze, Lugano, Kaunas, Loreto Aprutino, Copenaghen, Tokyo, Pescara e l’opera permanente situata in piazza Gae Aulenti, nel quartiere di Porta Nuova a Milano. Il 7 ottobre 2023 in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI è stata inaugurata l’opera permanente Temporali sul tetto del Museo MAXXI di Roma.

Rossana Buremi, Valerio Carruba, fronte, Bretagna
Rossana Buremi, Valerio Carruba, retro, Bretagna

Il progetto di una grande monografia sull’attività artistica di Alberto Garutti, concepita da Germano Celant e sostenuta da sei importanti istituzioni museali italiane e internazionali, ha vinto il bando di Italian Council 2023 promosso dal Ministero della Cultura.

Luca Pozzi, fronte, La Porziuncola
Luca Pozzi, retro, La Porziuncola
Carmen Mazza, fronte
Carmen Mazza, retro
Adriana Torregrossa, fronte, Condominio
Adriana Torregrossa, retro, Condominio

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