Un nuovo capitolo per documenta 16: Naomi Beckwith nominata direttrice artistica

di - 18 Dicembre 2024

Naomi Beckwith, figura di spicco nel panorama curatoriale internazionale, è stata nominata direttrice artistica di documenta 16, che si terrà dal 12 giugno al 19 settembre 2027. L’annuncio, dato oggi a Kassel, nel corso di una conferenza stampa, dal direttore generale di documenta und Museum Fridericianum, Andreas Hoffmann, segna l’inizio di un nuovo capitolo per una delle manifestazione d’arte contemporanea più influenti al mondo.

La nomina di Naomi Beckwith avviene in un contesto segnato da un lungo strascico di polemiche che hanno coinvolto l’organizzazione di documenta. Nel luglio 2022, Sabine Schormann, allora direttrice generale della manifestazione, si dimise a seguito di accuse di antisemitismo rivolte a un’opera esposta durante documenta 15, curata dal collettivo indonesiano ruangrupa. L’opera in questione, realizzata dal gruppo Taring Padi, presentava immagini considerate offensive, tra cui la raffigurazione di un soldato con sembianze stereotipate associate all’antisemitismo. Nonostante la rimozione dell’opera, le critiche da parte di esponenti di partiti della destra e delle associazioni ebraiche tedesche portarono alle dimissioni della Schormann. Quindi, nel novembre 2023, fu l’intera commissione a dimettersi, a causa delle prese di posizione dell’organizzazione della manifestazione e delle ingerenze politiche a seguito all’attacco di Hamas del 7 ottobre e della reazione feroce di Israele.

Questa serie di eventi ha scosso profondamente l’istituzione, evidenziando la necessità di un rinnovamento strutturale e di una riflessione sulle modalità di gestione di temi politicamente sensibili. In risposta a questa crisi, nel luglio 2024 è stato costituito un nuovo comitato di selezione per la direzione di documenta 16, composto da esperti internazionali incaricati di guidare la manifestazione verso una nuova fase.

«Abbiamo gettato buone basi per il riallineamento di documenta. Con Naomi Beckwith al timone, possiamo guardare con entusiasmo al 2027», ha commentato il sindaco di Kassel, Sven Schoeller, sottolineando come la scelta della nuova direzione artistica possa rappresentare un passo decisivo verso il futuro. «Abbiamo trovato un equilibrio tra libertà artistica e protezione contro discriminazioni. L’arte ha il potere di unire, e questa è la base su cui costruiremo documenta 16», ha aggiunto Timon Gremmels, Ministro di Stato dell’Assia.

Beckwith, attualmente vicedirettrice e curatrice capo presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York, porta con sé un’esperienza maturata in istituzioni prestigiose come l’MCA Chicago e lo Studio Museum di Harlem. Laureata al Courtauld Institute of Art, è nota per aver curato mostre di grande impatto, tra cui Howardena Pindell: What Remains to Be Seen (2018), vincitrice di numerosi premi, e The Freedom Principle: Experiments in Art and Music, 1965 to Now (2015). Inoltre, ha contribuito alla realizzazione di Grief and Grievance: Art and Mourning in America (2021), un progetto visionario ideato dal compianto Okwui Enwezor.

La sua carriera, caratterizzata da un costante impegno nel promuovere le pratiche artistiche della diaspora africana e il loro dialogo con il panorama globale, è stata recentemente premiata con il David C. Driskell Prize 2024 in African American Art and Art History. Beckwith è anche attualmente coinvolta nella curatela delle mostre dell’autunno 2025 al Palais de Tokyo di Parigi, un progetto noto come American Season.

«È l’onore di una vita essere stata scelta come direttrice artistica per documenta 16», ha dichiarato Beckwith. «Documenta appartiene al mondo intero, tanto quanto appartiene a Kassel, ed è in perpetuo dialogo con la storia e con il presente. Sono entusiasta di condividere la mia ricerca e le mie idee con questa istituzione generosa e storica, offrendo spazio e tempo per l’esplorazione e la sperimentazione».

Il comitato di selezione, composto da sei esperti internazionali – Yilmaz Dziewior, Sergio Edelsztein, N’Goné Fall, Gridthiya Gaweewong, Mami Kataoka e Yasmil Raymond – ha elogiato la proposta curatoriale di Beckwith, sottolineandone la capacità di affrontare pratiche artistiche che stimolano riflessioni sui futuri possibili. «La sua competenza e il suo approccio innovativo ci hanno convinti della sua capacità di guidare documenta verso nuove direzioni», si legge nelle dichiarazioni.

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