WC Wanted: il furto d’arte più sfacciato degli ultimi decenni potrebbe diventare una sorta di affare per cacciatori di taglie. Chiunque avesse informazioni in grado di aiutare le indagini in corso per ritrovare lo scintillante wc dorato di Maurizio Cattelan, trafugato dalla sua ultima sede espositiva di Blenheim Palace, potrebbe guadagnare una ricompensa di circa 100mila euro, messi in palio dalla compagnia assicurativa dell’opera. L’ipotesi più accreditata dagli investigatori è che America, la toilette realizzata da Cattelan nel 2016 ed esposta già al Guggenheim, abbia fatto una brutta fine: sciolta per recuperare il prezioso materiale a 18 carati.
Già pochi giorni dopo il colpo, avvenuto nella notte tra il 13 e il 14 settembre, la polizia interrogò due uomini, per rilasciarli dopo poco. Secondo quanto riportato dalla BBC, il 16 ottobre la polizia inglese ha fermato tre persone, presumibilmente coinvolte nel furto, due uomini di 34 e 35 anni e una donna di 36 anni ma, successivamente, sono stati rilasciati, pur rimanendo sotto inchiesta. I tre sospettati vivono tutti a Oxford, la città più vicina a Blenheim Palace, la residenza nobiliare gestita dalla Blenheim Foundation, dove è attualmente in corso “Victory is Not an Option”, la grande mostra dedicata a Maurizio Cattelan, visitabile fino al 27 ottobre. E in una delle eleganti sale, i visitatori avrebbero potuto anche usufruire della toilette, perfettamente funzionante. Infatti, i ladri dimostrarono una discreta preparazione idraulica, oltre che storico artistica, visto che per staccare il prezioso bagno fu necessario intervenire anche sulle relative tubature.
Nel frattempo, gli investigatori stanno ancora cercando l’opera d’arte, la cui valutazione si aggira intorno ai 5 milioni di euro. La ricompensa verrà pagata se le informazioni fornite porteranno al sicuro ritorno della scultura e alla condanna dei colpevoli, ha dichiarato il portavoce della compagnia assicurativa. Se qualcuno ha pensato a una sorta di provocazione, in perfetto stile Cattelan, ha dovuto però ricredersi, visto che lo stesso artista ha dichiarato espressamente di non aver nulla a che fare con il furto della scultura: «Vorrei che fosse uno scherzo. Voglio essere positivo e pensare che la rapina sia stata una specie di azione ispirata a Robin Hood», dichiarò Cattelan al New York Times, poco dopo il furto.
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