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Una rotonda ipnotica da attraversare: l’installazione di Kerim Seiler a Locarno
Arte contemporanea
di redazione
Come Together è la coloratissima installazione site specific realizzata dall’artista svizzero Kerim Seiler, in dialogo con la Locarno Rotonda e presentata da La Mobiliare, storica compagnia assicurativa fondata nel 1826, in collaborazione con il Locarno Film Festival. Giocosa, ipnotica, caleidoscopica, l’articolata composizione ambientale si sviluppa su 3mila metri quadrati e sottolinea la forma di un elemento urbano, la rotonda appunto, molto conosciuto dagli abitanti e dai visitatori della città svizzera.
«La cultura e, in particolare, il cinema, esercita un profondo potere visionario. La Rotonda è un ideale luogo di incontro, uno spazio dove convergono e si sviluppano le idee stimolate dalla vitalità del festival. L’incontro è essenziale per lo sviluppo non solo dell’individuo ma delle nostre società e in questo Come Together è davvero un invito all’azione, ha sottolineato Dorothea Strauss, direttore dell’area Social Engagement di la Mobiliare.
L’opera svolge la funzione di padiglione culturale e social hub per la kermesse dedicata al cinema, invitando i fruitori a interagire e proseguendo naturalmente il percorso di visita del Festival di Locarno, le cui sedi principali, il PalaCinema e la Piazza Grande, si trovano nelle immediate vicinanze.
«La composizione ruota intorno all’idea di spazio come tela. Mi muovo attraverso la tela, da due a tre dimensioni, come su vari piani, per far interagire e intrecciare piani, proporzioni, sensi e intensità. La campionatura dei colori fa eco alla campionatura degli spazi, stimolando a sua volta una gamma diesperienze sensoriali, consce e subconsce all’interno dello stesso spazio, che solo con il coinvolgimento dei visitatori è reso pienamente vivo», ha spiegato Seiler.
L’opera presentata in questa occasione rientra nel più ampio Situationist Space Program portato avanti da Seiler, un progetto in corso che prevede la riappropriazione, la reiterazione e l’espansione delle opere già fatte, temi e termini tipici della ricerca dell’artista nato a Berna nel 1974. Nell’installazione, infatti, sono “ambientati” anche altri lavori di Seiler, oltre che opere di altri tre artisti: una videoinstallazione di Maya Rochat, una serie di sculture di Julian Charrière e più di 100 cuscini ornamentali di Ekrem Yalcindag.