Mike Winkelmann, in arte Beeple, è noto per le sue opere figurative dalla connotazione satirica volte ad articolare una critica politica alle società contemporanee, servendosi dei riferimenti della cultura pop, digitale o dei new media. Salito agli onori della cronaca per aver venduto all’asta un’opera per la cifra record di 69,3 milioni di dollari, Beeple ha incentrato la sua ricerca artistica su una rappresentazione che fonde il fisico e il digitale tramite oggetti collegati ai suoi NFT non-fungible token, immagini digitali registrate con una tecnologia blockchain. Ed è dunque il carattere satirico a emergere nell’opera che il Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea ha accolto nella sua collezione permanente. FTX BOARD MEETING, DAY #5676 11.13.2022 è un’opera unica 1/1 che esiste fisicamente, sotto forma di dipinto a olio su tela in grande formato, e nel mondo digitale NFT.
L’opera «Costituisce un’importante donazione che aggiorna la nostra Collezione permanente con un’opera realizzata in un medium estremamente contemporaneo, che unisce il digitale e il fisico», ha affermato la Direttrice del museo torinese, Carolyn Christov-Bakargiev. L’immagine provocatoria di Beeple attinge al linguaggio visivo della pornografia e della grafica da cartone animato del mondo digitale. Questa scelta deriva dall’intento dell’artista di criticare l’incoscienza dell’imprenditore tecnologico Sam Bankman-Fried, fondatore ed ex amministratore delegato della piattaforma di scambio di criptovalute FTX, e la cultura digitale di cui fa parte. Beeple ha sviluppato una riflessione satirica attorno alle vicende che coinvolsero Bankman-Fried, arrestato nel dicembre 2022 per frode telematica e riciclaggio di denaro. È proprio l’imprenditore statunitense, oggetto di notizie che lo vedono protagonista di frequenti orge in ufficio, a rivestire il ruolo di attore principale in FTX BOARD MEETING, DAY #5676 11.13.2022.
L’opera è la raffigurazione di un’orgia tra i computer in cui l’immagine di Bankaman-Fried è moltiplicata nella caricatura di nove pupazzi e attraversa qualunque genere sessuale, fino a rappresentare l’onanismo e l’esasperato individualismo che spesso contrassegnano il nuovo ambiente digitale. «In quest’opera, l’immagine apparentemente pornografica di Beeple allude anche alla natura infantile, immatura e narcisistica del mondo digitale. È importante che tale arte non venga censurata dalle società di social media e dai loro algoritmi», ha concluso Carolyn Christov-Bakargiev.
Il Castello di Rivoli aveva già esposto un’opera del new media artist nato nel 1981, nell’ambito del programma espositivo ESPRESSIONI. Si trattava di HUMAN ONE, 2021 (0xa4c38796C35Dca618FE22a4e77F4210D0b0350d6), una scultura video cinetica esistente sia nel regno fisico sia in quello digitale con un’animazione dinamica perpetua, esposta nella Manica Lunga del museo, in dialogo con uno dei dipinti più importanti di Francis Bacon, Maestro della pittura del secondo Novecento, Study for Portrait IX.
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