Verona si trasforma in un crocevia per l’arte contemporanea, grazie alla seconda edizione della VAW – Verona Art Week, un’iniziativa diffusa che, fino al 13 ottobre 2024, metterà in dialogo istituzioni, musei, gallerie, spazi indipendenti e associazioni cittadine, creando una rete di oltre 40 partner e più di 50 eventi. Questa edizione si svolge parallelamente alla 19ma edizione di ArtVerona, che si terrà dal 10 al 13 ottobre, ponendo l’accento sulla vitalità della scena artistica contemporanea veronese. L’iniziativa è curata da Cosmogramma, studio creativo che si occupa di progettazione culturale, fondato da Tommaso Giacomin, Zeno Massignan, Filippo Tommasoli e Giuditta Vegro. Al cuore di VAW c’è il desiderio di creare un’identità culturale condivisa, coinvolgendo l’intera città, unendo pubblico e privato, spazi tradizionali e luoghi insoliti, per far emergere nuove narrazioni e prospettive artistiche.
Per l’edizione del 2024, il tema scelto, Terrestri, affronta una questione di urgente attualità: il consumo di suolo. In un momento storico segnato dalla crescente urbanizzazione e dalla perdita di spazi verdi, VAW invita il pubblico a riflettere su cosa significhi abitare il pianeta oggi, esplorando la tensione tra uomo, natura e ambiente costruito. La visione curatoriale si traduce in una narrazione visiva accattivante, che richiama un ambiente post-apocalittico dominato dal cemento e dalla speculazione edilizia, dove l’essere umano si trova a fare i conti con la propria sopravvivenza.
Questa riflessione si concretizza in eventi artistici e performativi che cercano di avvicinare il pubblico alla tematica, rendendola più accessibile nelle sue implicazioni sociali e ambientali. Dopo il primo appuntamento del 9 ottobre, nel suggestivo Loggiato Vecchio di Piazza dei Signori, con la performance sonora site-specific di Giuseppe De Benedittis, si prosegue il 12 ottobre, con Raffaele Vitto. Per la sua performance itinerante Dea, l’artista proporrà una riflessione sulla mercificazione del suolo. Per un’intera giornata, l’artista offrirà al pubblico sacchetti di terra fertile, confezionati come farina, trasformando un elemento naturale fondamentale in un bene di consumo accessibile, sempre più prezioso e raro. Lo stesso giorno, alle 18, Piazza Santa Toscana sarà il teatro di Movi-festo, una performance partecipativa delle danzatrici Aurora Sbailò, Benedetta Leso, Giulia Quacqueri e Viola Mazzi. Lo studio esplora il movimento come espressione di cambiamento e di trasformazione personale, creando uno spazio di interazione tra corpo, ambiente e pubblico.
Accanto a questi eventi principali, la città di Verona si anima di mostre, installazioni e performance, grazie alla collaborazione di numerose realtà culturali e imprenditoriali. Tra i partner coinvolti troviamo ArtVerona, Fondazione Cariverona, Eataly Art House – E.ART.H., Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, Palazzo Maffei Casa Museo, e molti altri. La rete culturale si estende così attraverso musei, gallerie e spazi indipendenti, coinvolgendo attivamente cittadini, visitatori e appassionati d’arte.
Per il programma completo, potete cliccare qui.
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