Vestiti e opere tessili di un giovane Andy Warhol, in mostra a Londra

di - 3 Maggio 2023

Andy Warhol non ha mai fatto distinzioni tra arte e commercio. E perchĂ© mai avrebbe dovuto? D’altra parte, iniziĂČ nel mondo della moda e della comunicazione, per poi passare al design dei tessuti e, infine, diventare il nostro incommensurabile e incontenibile genio della Pop Art, riunendo un po’ tutte le sue esperienze. C’ù sempre una mostra su Warhol da qualche parte e, in questi giorni, a Londra, negli spazi “su misura” del Fashion and Textiles Museum ce n’ù una diversa dalle altre: semplicemente, “Andy Warhol: the Textiles”.

Visitabile fino al 10 settembre 2023, viene annunciata come una prima visione assoluta questa ricognizione del design per tessuti e abiti realizzati negli anni ’50. Pattern creati da varie aziende tessili o dell’abbigliamento, talvolta regali personali, una produzione disseminata nello spazio e nel tempo di cui per parecchio tempo si sono perse le tracce e dove il “brand” dell’artista ancora non era riconoscibile. Il luogo era il Garment District di New York, su questi lavori e lavoretti l’artista si faceva le ossa – e la mano -, sperimentando un lavoro quotidiano fatto di variazioni e ripetizioni.

Textile of ice cream cones, silk by Stehli Silks. Photo: © 2022 The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, Inc./Licensed by DACS, London

Sono stati i curatori dell’esposizione londinese, Richard Chamberlain e Geoffrey Rayner – così lo raccontano – a imbattersi in un abito “designed by Andy Warhol”. Da questa scoperta si sono messi sulle tracce di altri articoli, girovagando, così continua la leggenda, per mercatini e negozi, rintracciando altri design “compatibili” per poi sottoporli al confronto con documentazioni d’archivio.

Installation view of ‘Andy Warhol: The Textiles’ at the Fashion and Textile Museum, London. Courtesy the Fashion and Textile Museum

Ed eccoli qui oggi, davanti ai nostri occhi, vestiti e tessuti da conoscere e riconoscere tramite uno sguardo ravvicinato, per cogliere le origini dell’arte futura e immortale di Andy Warhol. Che, a quanto si dice, abitava con la madre in una casa piena di oggetti e mobili classici e antichi e non ha mai distinto nettamente arte e commercio. I concetti della serialità, della variazione infinita, del riuso, del riciclo, iniziano anche da qui, da questi abiti e tessuti sgargianti, coloratissimi, forse anche già un po’ pop.

Articoli recenti

  • Libri ed editoria

Quel che piace a me. Francesca Alinovi raccontata da Giulia Cavaliere in un nuovo libro

Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…

22 Dicembre 2024 17:00
  • Cinema

Napoli-New York: il sogno americano secondo Gabriele Salvatores

Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertĂ . La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…

22 Dicembre 2024 9:00
  • Arte contemporanea

Sguardi privati su una collezione di bellezza: intervista a Francesco Galvagno

Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…

22 Dicembre 2024 8:20
  • Mostre

Dicembre veneziano: quattro mostre per immergersi nel dialogo culturale della laguna

La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…

22 Dicembre 2024 0:02
  • Mostre

Bonhams ospiterĂ  una mostra dedicata alla fotografa Lee Miller

Si intitola “Lee and LEE” e avrĂ  luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…

21 Dicembre 2024 22:22
  • Mostre

Lasciarsi toccare dal colore. La pittura di Ingrid Floss sbarca in Italia

Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…

21 Dicembre 2024 18:30