Un percorso espositivo concentrato e dal taglio museale, per una full immersion nell’arte contemporanea, in particolare italiana, dal Dopoguerra agli ultimi anni del Novecento. Le sede di Napoli delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, situata nel monumentale edificio storico progettato dall’architetto Marcello Piacentini su via Toledo, presenta un nuovo allestimento di 44 opere della sua sezione contemporanea. Curato da Luca Massimo Barbero e incentrata sul tema della Vitalità del Tempo, l’esposizione offre uno spaccato delle ricerche più influenti della seconda metà del XX Secolo, tra concetto e oggetto, forma e astrazione.
Il nuovo allestimento mette in evidenza anche la «Molteplicità di una raccolta in continua evoluzione, che si è formata nel tempo sia grazie al confluire delle opere appartenute alle numerose banche incorporate nel Gruppo», spiegano da Intesa Sanpaolo, le cui Gallerie napoletane si trovano, infatti, nel maestoso palazzo che sorgeva su parte del lotto del complesso cinquecentesco di San Giacomo e che fu già del Banco di Napoli. A questo proposito, l’iniziativa offre anche l’occasione per conoscere un nucleo di 11 opere appartenenti alla importante collezione degli imprenditori brianzoli Luigi e Peppino Agrati, che dal 2004 fa parte del patrimonio artistico gestito da intesa Sanpaolo.
In esposizione, quindi, opere di alto profilo ed emblematiche delle correnti che hanno attraversato l’arte, entrate nei libri di storia ma anche lavori meno visti, di artisti capostipiti come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Alberto Burri, Bice Lazzari, Titina Maselli, Carol Rama, Alighiero Boetti, Tancredi Parmeggiani, Domenico Gnoli, Sol LeWitt, Jannis Kounellis, Robert Ryman. A introduzione dell’infilata di sale, il neon di Bruce Nauman, quindi si continua con dei focus sul monocromo come tema fondamentale degli anni Cinquanta e sull’Informale, passando all’immaginario Pop italiano, fino all’Arte Povera e contemporanea. Nel corridoio, invece, vengono esposte delle opere rappresentative di varie tendenze di ricerca legate al colore, al racconto letterario e alle personalità storiche rivisitate in chiave moderna, sino a giungere ai nuovi artisti concettuali.
Oltre alla nutrita sezione di arte dal ‘600 all’800, con il visitatissimo capolavoro di Caravaggio, il Martirio di Sant’Orsola, attualmente in esposizione alle Gallerie d’Italia di Napoli, anche una mostra temporanea che ripercorre la pittura paesaggistica napoletana di inizio ‘800, tra influenze culturali e rivoluzioni politiche, attraverso la figura di Joseph Rebell. Il museo di Napoli, insieme a quelli di Milano, Torino e Vicenza, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.
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