27 settembre 2024

XX Giornata del Contemporaneo: un programma all’insegna dell’inclusività

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Presentata la ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo, che si svolgerà il 12 ottobre 2024: tema della manifestazione promossa dall’associazione del musei AMACI è l’inclusività

Tomaso Binga per la Giornata del Contemporaneo 2024, Donna in gabbia (1975 - 2024)

Nel nome dell’inclusività è stata presentata la ventesima edizione della Giornata del Contemporaneo promossa dall’Associazione dei Musei D’Arte Contemporanea Italiani AMACI, che si terrà il 12 ottobre 2024. Il presidente Lorenzo Balbi ha ribadito i punti chiave che hanno caratterizzato l’associazione no profit AMACI, dal 2003, nata per sensibilizzare le istituzioni sul mondo dell’arte contemporanea, ponendo l’attenzione a «Conoscersi, conoscere gli altri, farsi conoscere». La conoscenza e il confronto, come strumenti per evidenziare e correggere le criticità negli spazi espositivi e interrogarsi sul ruolo del museo nella società.

La visione allargata di un’arte senza confini ha portato alla collaborazione e al sostegno della DGCC – Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e alla collaborazione con la DGDPC – Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La Giornata del Contemporaneo sarà un’ulteriore occasione per portare l’arte contemporanea italiana all’estero, realtà meno nota ma non meno importante e vitale. Si promuoverà la cultura italiana del contemporaneo partendo dal luogo simbolo della Farnesina che, nella giornata del 12 ottobre, sarà eccezionalmente aperta al pubblico. Seguiranno molteplici iniziative nei musei e nei luoghi affiliati alla manifestazione.

Tale giornata sarà preceduta da iniziative artistiche e culturali nei Consolati, Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura all’estero a partire dal 6 ottobre, al fine di promuovere i diversi linguaggi contemporanei italiani all’estero.

L’immagine scelta per l’iniziativa è l’opera di Bianca Pucciarelli Menna in arte Tomaso Binga dal titolo Donna in Gabbia in cui l’artista, durante la performance del 1974, imprigionava la sua testa dentro una gabbia di canarini, venendo imbeccata dalle generose mani maschili. Una riflessione sull’accessibilità, sulla dipendenza maschile e sull’ineguaglianza tra i due sessi. Protezione ed esibizione, controllo e cura entro dei limiti imposti e invalicabili.

Barriere e gabbie che tengono lontano la libertà di espressioni, movimento e pensiero e che possono essere abbattute con la conoscenza, con la consapevolezza e l’emancipazione. Il ruolo del museo è quello di supplire a tale divario e porsi al servizio della società promuovendo le diversità, la sostenibilità e l’inclusione, offrendo esperienze diversificate per la riflessione e la condivisione della conoscenza.

Il nome Tomaso Binga viene utilizzato dall’artista, poetessa e attivista per sottolineare in modo ironico le disparità tra uomo e donna. Nonostante i suoi 93 anni, Binga, tra gli ospiti della conferenza di presentazione della XX Giornata del Contemporanea, appare battagliera, divertente ed entusiasta ma attenta, affinché le battaglie femministe vinte non vengano annullate o «Rosicate da topi furbi e potenti». Interprete della Poesia Concreta, fenomeno artistico dei primi degli anni Cinquanta, Binga ha declamato, durante la presentazione dell’evento, versi di una sua poesia in cui la parola pronunciata subisce un procedimento di destrutturazione esaltando il suono in relazione ai modi di produrlo e liberando, in questo gioco lessico di sperimentazione, il significato del vocabolo stesso.

Tomaso Binga come ultima artista italiana scelta dai direttori e dalle direttrici dei Musei Amaci è stata preceduta da Michelangelo Pistoletto (2006), Maurizio Cattelan (2007), Paola Pivi (2008), Luigi Ontani (2009,) Stefano Arienti (2010), Giulio Paolini (2011), Francesco Vezzoli (2012), Marzia Migliora (2013), Adrian Paci (2014), Alfredo Pirri (2015), Emilio Isgrò (2016), Liliana Moro (2017), Marcello Maloberti (2018), Eva Marisaldi (2019), Armin Linke (2021), Giorgio Andreotta Calò (2022), Binta Diaw (2023). I lavori degli artisti che nell’arco delle 20 edizioni hanno firmato l’immagina guida della manifestazione, sono stati raccolti in una collana di opere su carta multipli fine art in edizione limitata curata e ideata dalla Treccani Arte, progetto realizzato per celebrare il traguardo della manifestazione.

A testimonianza dell’importanza dell’iniziativa nel sistema dell’arte contemporanea italiana, anche quest’anno il Presidente Sergio Mattarella ha conferito alla Giornata del Contemporaneo la Medaglia del Presidente della Repubblica.

Istituzioni, associazioni, gallerie, realtà artistiche, artisti o musei italiani o stranieri che volessero partecipare attivamente alla Giornata del Contemporaneo 2024 possono iscriversi entro il 4 ottobre tramite questo link.

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