-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Caspar David Friedrich protagonista di una grande mostra al Metropolitan di New York
Arte moderna
Il Metropolitan Museum di New York ospiterà la prima e più ampia mostra negli Stati Uniti dedicata a Caspar David Friedrich, tra gli epigoni dell’arte romantica mitteleuropea, autore di opere iconiche del senso del sublime, come Viandante sul mare di nebbia e Il mare di ghiaccio, in particolare incentrate sul genere del paesaggio. Intitolata The Soul of Nature, Lo Spirito della Natura, la mostra aprirà l’8 febbraio 2025 e sarà visitabile fino all’11 maggio, a cura di Alison Hokanson e Joanna Sheers Seidenstein.
La mostra è organizzata in collaborazione con la Alte Nationalgalerie di Berlino e la Staatliche Kunstsammlungen di Dresda, oltre che con la Kunsthalle di Amburgo, istituzioni che già negli scorsi mesi e per il resto dell’anno hanno presentato delle mostre dedicate a Friedrich. Quella al Metropolitan sarà una sorta di summa delle altre esposizioni, con prestiti dall’Europa e da collezioni privati degli Stati Uniti.
«Il pittore più significativo del Romanticismo tedesco, Caspar David Friedrich, illumina brillantemente la nostra comprensione del mondo naturale come paesaggio spirituale ed emozionale», ha dichiarato Max Hollein, direttore del Met. «La prima retrospettiva statunitense del pittore più amato in Germania segue le celebrazioni del suo lavoro in occasione del suo 250mo anniversario, che cade quest’anno. Siamo emozionati di collaborare con i nostri colleghi dei musei tedeschi e con molti prestatori generosi, per questa preziosa opportunità di riflettere sulla rappresentazione di Friedrich della natura e della condizione umana», ha continuato Hollein, che è austriaco e che al Met ha già promosso la mostra di un altro maestro della pittura tedesca come Gerhard Richter.
L’oscuro scrutare di Caspar David Friedrich
Nato a Greifswald, il 5 settembre 1774, e morto a Dresda, il 7 maggio 1840, Caspar David Friedrich è una figura fondamentale nel rinnovamento della pittura tra ‘700 e ‘800, con la sua sensibilità spiccata verso la resa atmosferica e luministica, tra tempeste, albe e tramonti. Fu considerato anche un vita come un artista di valore, dividendo tuttavia la critica e terminando gli ultimi anni in solitudine. Studiò alla prestigiosa Accademia d’Arte di Copenaghen, vide da vicino i dipinti paesaggistici del Seicento di scuola olandese, si avvicinò allo Sturm und Drang e al Neoclassicismo, rimase affascinato dalla mitologia norrena e ancora molto giovane, nel 1805, vinse il primo premio a un concorso a Weimar, presieduto dal celeberrimo scrittore Johann Goethe.
Membro dell’Accademia di Berlino, tuttavia non riuscì a diventare professore, ritendendo che «La sua pittura fosse troppo personale, il suo punto di vista troppo individuale per servire come un esempio proficuo agli studenti». Amico di artisti come Philipp Otto Runge, Georg Friedrich Kersting e Johan Christian Clausen Dahl, tra i fautori del Romanticismo tedesco, negli ultimi anni di vita Friedrich rimase sostanzialmente isolato, non solo perché le sue Rückenfigur – cioè un individuo visto di spalle e assorto nella contemplazione del panorama – erano ormai considerate distanti dal nuovo spirito ottocentesco ma anche a causa di una malattia progressiva e invalidante che, in seguito, i medici moderni avrebbero diagnosticato come demenza vascolare sottocorticale e depressione maggiore.
Un amico di lunga data, il pittore Carl Gustav Carus, dopo la sua morte scrisse che «Si erano venute sviluppando idee fisse, evidente anticipazione della malattia cerebrale alla quale dovrà soccombere, che minarono la sua vita familiare. Essendo diffidente, tormentava sé e gli altri, immaginandosi infedeltà coniugali (nel 1818 Friedrich aveva spostato Christiane Caroline Bommer, ndr) in un vaneggiare insensato ma che lo assorbiva completamente».
Caspar David Friedrich, The Soul of Nature: la mostra al Metropolitan
In occasione di The Soul of Nature saranno esposti circa 75 pezzi, tra dipinti, disegni e schizzi preparatori, per raccontare ogni fase della carriera artistica. In esposizione anche una selezione di opere dei suoi contemporanei, per descrivere il peculiare sviluppo del vocabolario simbolico di Friedrich, attraverso il quale l’artista riusciva a esprimere significati e sensazioni esistenziali ai paesaggi naturali.
Tra le opere di Friedrich in mostra al Metropolitan non potevano mancare il Viandante sul mare d’ombra, in prestito dalla Hamburger Kunsthalle, e Monaco in riva al mare, dallo Staatliche Museen di Berlino, due delle opere più conosciute di Friedrich, nelle quali si rispecchia tutta l’arte romantica. Ma arriveranno anche lavori meno conosciuti e di grande interesse, come Dolmen in autunno, dalla Staatliche Kunstsammlungen di Dresda. La mostra riunirà per la prima volta tutti i cinque dipinti conservati nelle collezioni dei musei statunitensi: al Met, al Kimbell Art Museum, al J. Paul Getty Museum, alla National Gallery of Art e al Saint Louis Art Museum. Un’ampia selezione di opere su carta illustrerà poi il suo talento come disegnatore e la centralità di questa tecnica nel suo processo creativo.
Il percorso espositivo sarà scandito cronologicamente e tematicamente, ogni sezione metterà in evidenza sia la sua vicinanza al genere paesaggistico di area nordeuropea che la sua indipendenza nel considerare modalità pittoriche non convenzionali, per creare delle composizioni di grande intensità drammatica. Fede e trascendenza, solitudine e comunione spirituale, il passaggio del tempo, la percezione dell’ineffabile, le certezze di ciò che è famigliare e il fascino dell’ignoto, il concetto di nazionalità radicato nel territorio, sono alcuni dei temi, alcuni di grande attualità, comunicati dalle opere di Friedrich e affrontati nella mostra, che ci darà modo di approfondire anche il ruolo del romanticismo tedesco nell’orientare la nostra percezione della natura, nel bene e nel male.