Che nel nuovo anno sia possibile, finalmente, riveder le stelle, è l’augurio di tutti. E infatti il buon auspicio proviene direttamente dal Sommo Poeta, del quale, nel 2021, si celebreranno i 700 anni dalla morte, avvenuta nel settembre 1321. Le manifestazioni coinvolgeranno città e istituzioni in tutta Italia ma il primo capitolo non poteva che aprirsi in uno spazio altamente simbolico, il sito web delle Gallerie degli Uffizi di Firenze, che ospita “A riveder le stelle”, la mostra online con tutti le 88 tavole realizzate da Federico Zuccari per illustrare la Divina Commedia di Dante Alighieri, per la prima volta digitalizzate in alta definizione, per ammirare ogni prezioso dettaglio. Ad accompagnare la fruizione online, un apparato didattico di Donatella Fratini, curatrice dei disegni dal Cinquecento al Settecento degli Uffizi.
«Finora questi bellissimi disegni sono stati visti da pochi studiosi ed esposti al pubblico appena due volte e soltanto in parte», ha commentato il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. «Oggi vengono pubblicati integralmente e con un commento didattico-scientifico sul sito degli Uffizi, dove d’ora in poi saranno liberamente consultabili. È un vero orgoglio per le Gallerie aprire il Settecentenario dalla morte del sommo poeta rendendo disponibile a tutti questa straordinaria raccolta di arte grafica. Materiale prezioso non solo per chi fa ricerca ma anche per chi, appassionato dell’opera dantesca, sia interessato ad addentrarvisi per seguire, come dice l’Alighieri, “virtute e canoscenza”».
Il percorso illustrato dallo Zuccari si dipana dalla selva oscura in cui Dante smarrisce la “diritta via”, fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi tra parole e immagini. I fogli erano infatti anticamente rilegati in un volume: aprendolo, all’illustrazione sulla pagina destra corrispondeva, a sinistra, la trascrizione dei versi del poema e un breve commento dello stesso artista.
Zuccari, tra i più illustri esponenti del Manierismo e autore, tra le altre opere, degli affreschi nella Cupola della Basilica di Santa Maria del Fiore, eseguì gli 88 disegni sul finire del Cinquecento, andando a comporre la più imponente compagine illustrativa della Commedia, prima dell’800. Creata tra il 1586 e il 1588, durante il soggiorno di Zuccari in Spagna, l’intera raccolta è entrata nella collezione degli Uffizi nel 1738, grazie alla donazione di Anna Maria Luisa de’ Medici, Elettrice Palatina. Da allora custodita nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, è stata esposta al pubblico, parzialmente, soltanto in due occasioni: nella grande mostra dantesca tenuta a Firenze in Palazzo Medici-Riccardi nel 1865 e alla Casa di Dante in Abruzzo nel 1993.
A parte questi episodi, i disegni di Zuccari sono rimasti noti perlopiù a un pubblico ristretto di studiosi e appassionati. Come tutte le opere su carta, infatti, necessitano di cure particolari e sono custoditi in ambienti protetti, termoregolati, senza luce e possono essere esposti solo ogni cinque anni, salvo limitate esigenze di studio. Anche in seguito a queste considerazioni, deriva la scelta degli Uffizi di digitalizzare nella sua completezza, rendendolo disponibile a tutti, questo consistente nucleo di fogli fisicamente fragile e, per sua natura, non adatto a esser consultato regolarmente.
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