Il Van Gogh Museum di Amsterdam compie 50 anni e per celebrare la sua storia ha in programma una serie di grandi appuntamenti che scandiranno tutto il 2023, tra mostre tematiche, incontri e una grande festa di compleanno all’aperto, il 2 giugno. Tra i musei più visitati nei Paesi Bassi e nel mondo, il Van Gogh Museum fu inaugurato il 2 giugno 1973 e nei suoi edifici, progettati dagli eminenti architetti Gerrit Rietveld e Kisho Kurokawa, è conservata la più ampia collezione al mondo del grande artista postimpressionista, con circa 200 dipinti, 500 disegni, 30 stampe e più di 800 lettere, di proprietà della Vincent van Gogh Foundation. Ma la storia inizia qualche anno prima.
Dopo la morte prematura di Vincent, nel luglio 1890, tutte le sue opere ancora in suo possesso passarono in eredità al fratello Theo che, però, morì appena sei mesi dopo, lasciando il corpus di lavori a sua moglie, Johanna van Gogh-Bonger. Pur vendendo molte delle opere, la vedova mantenne una sua collezione privata, che fu ereditata da figlio Vincent Willem van Gogh nel 1925 e, alla fine, prestata allo Stedelijk Museum di Amsterdam, dove fu esposta per molti anni.
Nel 1962 fu trasferita alla Vincent van Gogh Foundation e nel 1963 il governo olandese commissionò a Gerrit Rietveld la progettazione di un museo dedicato alla collezione ma l’architetto morì un anno dopo e i lavori di realizzazione proseguirono a rilento, fino al 1973, quando il museo aprì finalmente le porte.
Nel 1998 e nel 1999, il museo è stato sottoposto a un importante restauro, guidato dall’architetto olandese Martien van Goor, con l’aggiunta di un’ulteriore ala espositiva, firmata dall’architetto giapponese Kisho Kurokawa. Nel 2012, il museo rimase chiuso per sei mesi, a causa di ulteriori lavori di ristrutturazione.
A distanza di 50 anni, il Van Gogh Museum rimane una delle mete più frequentate dei Paesi Bassi, apprezzatissima non solo dai turisti ma anche dai locali e, ogni anno, accoglie circa 2 milioni di visitatori. Per il compleanno, si annunciano quindi grandi manifestazioni.
Si parte il 10 febbraio 2023, con la mostra “Choosing Vincent. Portrait of a Family History”, dedicata alla complessa e intricata storia della famiglia Van Gogh, attraverso una serie di capolavori e opere meno conosciute che, allo stesso tempo, racconteranno come una raccolta di famiglia sia cresciuta fino a diventare una collezione museale di fama mondiale. L’esposizione ci farà ripercorrere la lunga strada intrapresa da Vincent per diventare un artista, rievocando il legame speciale con il fratello Theo e il ruolo della famiglia Van Gogh, che è ancora strettamente coinvolta nel museo.
«Questa è una grande opportunità per scoprire la collezione, così come è stata trasmessa da Vincent e Theo, in un modo completamente nuovo», ha spiegato Lisa Smit, curatrice della mostra. «È straordinario quanto sia ancora strettamente coinvolta la famiglia, che sta contribuendo anche a questa mostra, per la quale siamo molto grati».
Il 12 maggio aprirà un’altra mostra dedicata agli ultimi mesi della vita di Vincent, trascorsi ad Auvers-sur-Oise, villaggio appena a nord di Parigi. Van Gogh fu estremamente produttivo durante questo periodo e realizzò molti dei suoi capolavori più famosi, tra cui il “Campo di grano con corvi” (1890). Con numerosi prestiti da musei e collezioni private, l’esposizione presenterà circa 50 dei 74 dipinti che l’artista completò nei 70 giorni prima del suicidio e, dopo il Van Gogh Museum, sarà allestita anche al Musée d’Orsay di Parigi, dal 3 ottobre 2023.
L’altra grande mostra sarà “Van Gogh and the Avant-Garde: The Modern Landscape”, che si concentra sulla pittura paesaggistica sperimentata da Vincent e dai suoi contemporanei a partire da Asnières, nella periferia nord-ovest di Parigi. Il pittoresco villaggio era popolare tra gli escursionisti della capitale, che si dirigevano lì per sfuggire al caldo e al caos della città. Oltre che per l’idillio rurale, gli artisti d’avanguardia erano attratti anche da aspetti della vita moderna come stazioni ferroviarie, ponti e fabbriche che si potevano trovare vicino ad Asnières, in un’area che si estendeva dal Pont de Neuilly all’Île de la Grande Jatte e fino al Pont de Clichy. Van Gogh vi si recava spesso, così come Paul Signac, Georges Seurat, Émile Bernard e Charles Angrand. L’esposizione sarà presentata prima all’Art Institute di Chicago, dal 14 maggio, quindi al Van Gogh Museum, dal 13 ottobre 2023.
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