Se lo spettacolo contemporaneo ci ha abituati alla provocazione visiva per via di decoupage e ibridazione multimediale, la scena teatrale dell’est ci mostra continui tentativi di scardinare ogni livello finzionale della scena. Procedendo in forza di una letteralità della presenza degli elementi scenici, nel segno di una riduzione al minimo del gesto teatrale. Questo aspetto risulta tanto più vero per la giovane formazione slovena Via Negativa che investiga le basi stesse della teatralità, introducendo strategie performative post-drammatiche dentro le tradizionali convenzioni sceniche.
Via Negativa, già invitata da Romeo Castellucci per la sua Biennale di Venezia Teatro 2005, arriva ora anche al Teatro Comandini di Cesena per la prima edizione di Teatro Contemporaneo, rassegna organizzata dalla Socìetas Raffaello Sanzio. Dopo Anger, preludio per sei mini-performance, e More, spettacolo centrato sul tema della gola, Incasso, ideato da Bojan Jablanovec, prosegue il progetto dilazionato in sette anni -ciascuno dedicato a uno dei sette peccati capitali- che troverà la sua fase finale nel 2009 con Via Nova, lavoro che integrerà tutti i materiali delle tappe precedenti.
Open stage lights. Nove performer entrano in scena. Si spogliano. Si rivestono. Riattraversano lo spazio nudo. Un tavolino a ridosso del pubblico con una cassettina blu. Contiene 508,25 euro: l’incasso. Se Jaka Lah, uomo “sempre con i piedi per terra”, si presenta come un’adamitica figura cristologica ossessionata dal feticistismo compulsivo delle scarpe, danneggia la deambulazione, avvolgendosi i piedi con banconote e nastro adesivo, Mateja Pucko, mentre letteralmente riveste la sua cavità orale con i soldi dell’incasso, ci racconta del suo matrimonio con un uomo “presuntuoso e noioso” con il quale trascorre belle vacanze a Cuba. Sanela Milosevic, invece, preleva venti euro, le pulisce del passamano infetto, ridicolizzando fobie salutiste, già nuda, allarga le gambe e infila la banconota accuratamente arrotolata nel suo “portafoglio di pelle”.
Anche le altre storie si consumano su un piano di trivialità, a contatto con oggetti seriali e posticci, spinti verso un gusto per l’approssimazione che trova l’apice nell’esposizione di fisicità sgradevoli, costumi da soubrette circensi, mescolati con istanze sadomasochiste e istinti fobici, tutto tenuto dentro una cornice asettica e divertita.
Restituite a un livello di mera presentazione, le azioni non esibiscono identità sostituite, si rendono a uno sguardo che, invocando il giudizio, ne denuncia l’attendibilità. Auto-esponendo se stesso, il performer, né interprete, né semplice esecutore, compie azioni concrete che riducono la relazione con i soldi a una sorta di misurazione fisica, perlustrazione di orifizi e cavità del corpo: bulbi oculari, bocca, vagina, ano… Operazione performativa che letteralmente mette a nudo perversioni e anomalie comportamentali, che non risultano morali, né immorali. Il denaro, materiale delle performance, vanifica il sistema di produzione-consumo e scambio del prodotto artistico: lo spettacolo e l’incasso stesso sono all’asta. Quella di Via Negativa è una provocazione frontale che, se non poco concede alle caustiche azioni di Rodrigo García, si innesta in un solco di indagini sulla scarnificazione dei codici dello spettacolo, per lasciarne esposta una struttura che pensa alla scena come spazio in cui il rapporto interprete-spettatore si va a collocare in una zona di discontinuità, specchio di una comunità segnata dalla irreversibile fluttuazione dell’immaginario. E il soggetto si presenta, ancora una volta, luogo di configurazioni che insinuano un’ansia diffusa, direbbe Baudrillard, che lo restituisce come ossessione tra ossessioni.
link correlati
www.vntheatre.com
www.raffaellosanzio.org
www.labiennale.org
piersandra di matteo
performance vista il 12 febbraio 2006
Giulia Cavaliere ricostruisce la storia di Francesca Alinovi attraverso un breve viaggio che parte e finisce nella sua abitazione bolognese,…
Due "scugnizzi" si imbarcano per l'America per sfuggire alla povertà. La recensione del nuovo (e particolarmente riuscito) film di Salvatores,…
Il collezionista Francesco Galvagno ci racconta come nasce e si sviluppa una raccolta d’arte, a margine di un’ampia mostra di…
La Galleria Alberta Pane, 193 Gallery, Spazio Penini e Galleria 10 & zero uno sono quattro delle voci che animano…
Si intitola “Lee and LEE” e avrà luogo a gennaio in New Bond Street, negli spazi londinesi della casa d’aste.…
Un'artista tanto delicata nei modi, quanto sicura del proprio modo d'intendere la pittura. Floss arriva a Genova in tutte le…