I Festival dedicati da Xing alle nuove pratiche performative non si offrono solo come interessanti ricognizioni sulla scena internazionale della danza contemporanea e del teatro di ricerca, ma indagano di volta in volta degli ambiti precisi e circoscritti cercando di elaborare nuove categorie possibili.
Tutto è iniziato nel 2001 con la rassegna Corpo Sottile dedicata alla coreografia internazionale.
Nel 2002 l’evento si stabilizza nella forma del festival, come titolo e tema scelto: Non Io, arte in mancanza di soggetto.
Lo scorso anno infatti il festival s’incentrava sulle pratiche performative improntate alla sottrazione dell’artista, Non Io significava negare la rappresentazione e la centralità del soggetto (coreografo, performer…) per deviare lungo un
Il festival inizia con le installazioni video presso lo spazio di Fabrica Features e si conclude il 12 aprile con lo spettacolo de La Ribot all’Ex Bologna Motori . Il percorso parte con 59 Position e Memory dell’artista austriaco Erwin Wurm (ha appena concluso una personale alla GAM di Bologna), seguirà West (Paris) dei Kinkaleri e Spitting Mad della britannica Bobby Baker.
Quattro le prime nazionali, che avranno luogo negli spazi dell’Ex Bologna Motori.
Vincent Dupont , light e sound designer, oltre che attore e coreografo, presenta uno spettacolo prodotto dall’Association Edna: inJachères la scena si offre soglia ai molteplici sguardi come luogo privo di coordinate, suono ed immagini sono gli unici elementi-guida.
Due i contributi artistici del coreografo Marco Berrettini : la performance Piccoli Robertini (evento che avrà luogo al Raum , nuovo spazio del gruppo Xing) e Blitz, uno spettacolo realizzato con Melk Prod , gruppo con cui lavora dall’86.
Per lo spettacolo Mas distinguidas with Anna Williamsde La Ribot, la danzatrice inglese Anna Williams riproporrà tredici famose azioni della performer spagnola.
Altro evento imperdibile è Speak, Memory, Speak-Ipnagogia dei Fanny & Alexander. Per il gruppo teatrale ravennate Vladimir Nabokov è ancora fonte letteraria da cui attingere suggestioni e temi: oltre alla duplicità ambigua del reale, al gioco, all’infanzia come luogo mitico, questo spettacolo si propone soprattutto come riflessione sulla memoria e sul tempo, dove alla ricerca del passato si sostituisce la visione di un’ipotetica esistenza futura.
link correlati
Doing, il sito del festival e il programma completo degli eventi
Il sito di Xing
Fanny & Alexander
Kinkaleri
La Ribot
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francesca pagliuca
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me gusta l'articolo, me gusta Xing...me gusta l'idea me gusta Bo....
Ciao Francesca complimenti ancora per la tua recenzione, a partire dalla prossima non te li faro' più... ho trovato molto interessante il progetto di cui parli ma per lavoro sono fuori bologna e non potro' vedere nulla di quello che c'è in programma.
prima di salutarti un ultima domanda, come mai non hai recensito tu l'expo allo studio ercolani?
ciao Pedro
Brava Francesca!!!
che cosa ci andiamo a vedere insieme?
piotr