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27
ottobre 2009
arteatro_festival Omissis 9
arteatro
Quinta edizione del festival organizzato a Gradisca d’Isonzo da Mattatoio Scenico. Che impugna il corpo come arma sociale. Per diffondere una comunicazione emotiva e carnale, in grado di colpire nel segno dell'arte e del teatro contemporanei...
L’immaginario lynchiano mescolato a una certa morbosità carrolliana
sono gli elementi distintivi del lavoro di Mala Kline, coreografa e studiosa di
filosofia slovena che ha presentato in anteprima al Festival Omissis 9, organizzato da Mattatoio Scenico, Début
In Memory of Coming.
Si tratta di un evento scenico costruito come un rimando
meta-teatrale di un’attrice che dimentica la sua parte e, in uno stato d’ansia crescente,
vacilla fra la vita e la morte. Muore e risorge, muore e risorge innumerevoli
volte, cambia pelle e pelliccia, sviene e si rialza, interpreta il destino
dell’umanità costretta in un limbo. Le quinte divengono luogo di un limite,
confine fra ora e l’altrove, che catapulta lo spettatore in una visione
misticheggiante sul futuro, aprendo le porte ad allucinazioni fondate sulla ricorsività
ciclica del nesso vita-morte.
Il gruppo polacco Suka Off con Red Dragon propone una performance dai
tratti post-human.
La scena è, infatti, abitata da un essere in procinto di mutare pelle, divenuta
membrana sintetica, copertura polimerica di cui il performer si libera nel
corso dell’azione, tale da metamorfosare lo spazio in cui si sperimenta una
possibilità di quel ménage che s’istituisce fra corpo umano, nuove tecnologie e alterità.
Sogni predigeriti, sessualità confezionata, amore in
scatola, violenza impacchettata e adolescenze clonate sono gli ingredienti del Primo
Gusto di gelato Macadamia Nut Brittle, servito dal duo Ricci/Forte. Le squallide storie, vomitate
senza pudore, traballano fra la tragedia, la comicità e a tratti il disgusto,
fusi in un’alta tensione e un ritmo incalzante, che rendono lo spettacolo
brutalmente vivo, denso, emozionante.
Thru Hate & Anger, progetto che coinvolge Res_Et/Lyno-leum/Tokyo/Paolo
Fagiolo, è la
summa di un connubio multidisciplinare che unisce video, musica elettronica e computer
grafica, assieme alla voce e alla presenza dell’attore che narra la storia di
un reietto e di una bambina.
Degna d’attenzione la performance della formazione
italiana Plumes Dans la Tête, che indaga il momento che precede ogni nascita, reale o
ideologica. Ne La Quiescenza del Seme Silvia Costa, fondatrice del gruppo insieme al
musicista Lorenzo Tomio, interpreta una
condizione “essenziale” della vita in potenza che lotta per sopravvivere all’interno
di una vasca incubatrice, nell’attesa di divenire esistenza. Attraverso una
discesa in una sorta di liquido amniotico, il continuo mostrarsi e celarsi
dell’esistente porta lo spettatore a compiere un’esperienza sensoriale,
portandolo a sostare in un prima dell’accadere vero e proprio dell’azione
scenica.
Ripercorrendo l’atmosfera di Chris Cunningham in Flex e la fotografia surrealista di Eugène
Atget, la
compagnia Sineglossa presenta Remember Me, compenetrazione e fusione del maschile e del femminile
mediante giochi di riflessi, vetri, specchi e voci. Lo spettatore, obbligato a
spiare all’interno di una fessura scenica mediata da una serie di vetri,
diviene un voyeur catapultato in un universo passato, consunto ma al contempo
estremamente contemporaneo.
È bello vivere liberi! nasce dalla necessità di
restituire un’identità partigiana gioiosa, vivace e piena di speranza a coloro
che ne hanno sentito parlare solo dai testi scolastici. Marta Cuscunà s’ispira alla biografia di Ondina
Peteani, partigiana deportata ad Auschwitz, per inscenare un progetto di teatro
sociale con cinque burattini e un pupazzo. La sua interpretazione semplice e
squillante l’ha portata alla vincita del Premio Scenario 2009.
sono gli elementi distintivi del lavoro di Mala Kline, coreografa e studiosa di
filosofia slovena che ha presentato in anteprima al Festival Omissis 9, organizzato da Mattatoio Scenico, Début
In Memory of Coming.
Si tratta di un evento scenico costruito come un rimando
meta-teatrale di un’attrice che dimentica la sua parte e, in uno stato d’ansia crescente,
vacilla fra la vita e la morte. Muore e risorge, muore e risorge innumerevoli
volte, cambia pelle e pelliccia, sviene e si rialza, interpreta il destino
dell’umanità costretta in un limbo. Le quinte divengono luogo di un limite,
confine fra ora e l’altrove, che catapulta lo spettatore in una visione
misticheggiante sul futuro, aprendo le porte ad allucinazioni fondate sulla ricorsività
ciclica del nesso vita-morte.
Il gruppo polacco Suka Off con Red Dragon propone una performance dai
tratti post-human.
La scena è, infatti, abitata da un essere in procinto di mutare pelle, divenuta
membrana sintetica, copertura polimerica di cui il performer si libera nel
corso dell’azione, tale da metamorfosare lo spazio in cui si sperimenta una
possibilità di quel ménage che s’istituisce fra corpo umano, nuove tecnologie e alterità.
Sogni predigeriti, sessualità confezionata, amore in
scatola, violenza impacchettata e adolescenze clonate sono gli ingredienti del Primo
Gusto di gelato Macadamia Nut Brittle, servito dal duo Ricci/Forte. Le squallide storie, vomitate
senza pudore, traballano fra la tragedia, la comicità e a tratti il disgusto,
fusi in un’alta tensione e un ritmo incalzante, che rendono lo spettacolo
brutalmente vivo, denso, emozionante.
Thru Hate & Anger, progetto che coinvolge Res_Et/Lyno-leum/Tokyo/Paolo
Fagiolo, è la
summa di un connubio multidisciplinare che unisce video, musica elettronica e computer
grafica, assieme alla voce e alla presenza dell’attore che narra la storia di
un reietto e di una bambina.
Degna d’attenzione la performance della formazione
italiana Plumes Dans la Tête, che indaga il momento che precede ogni nascita, reale o
ideologica. Ne La Quiescenza del Seme Silvia Costa, fondatrice del gruppo insieme al
musicista Lorenzo Tomio, interpreta una
condizione “essenziale” della vita in potenza che lotta per sopravvivere all’interno
di una vasca incubatrice, nell’attesa di divenire esistenza. Attraverso una
discesa in una sorta di liquido amniotico, il continuo mostrarsi e celarsi
dell’esistente porta lo spettatore a compiere un’esperienza sensoriale,
portandolo a sostare in un prima dell’accadere vero e proprio dell’azione
scenica.
Ripercorrendo l’atmosfera di Chris Cunningham in Flex e la fotografia surrealista di Eugène
Atget, la
compagnia Sineglossa presenta Remember Me, compenetrazione e fusione del maschile e del femminile
mediante giochi di riflessi, vetri, specchi e voci. Lo spettatore, obbligato a
spiare all’interno di una fessura scenica mediata da una serie di vetri,
diviene un voyeur catapultato in un universo passato, consunto ma al contempo
estremamente contemporaneo.
È bello vivere liberi! nasce dalla necessità di
restituire un’identità partigiana gioiosa, vivace e piena di speranza a coloro
che ne hanno sentito parlare solo dai testi scolastici. Marta Cuscunà s’ispira alla biografia di Ondina
Peteani, partigiana deportata ad Auschwitz, per inscenare un progetto di teatro
sociale con cinque burattini e un pupazzo. La sua interpretazione semplice e
squillante l’ha portata alla vincita del Premio Scenario 2009.
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spettacoli visti il 5-13 settembre 2009
arteatro è una rubrica diretta da piersandra di matteo
dal 5 al 13 settembre 2009
Omissis 9 – Festival dello Spettacolo Contemporaneo
a cura di Ma++a+oio Scenico
Sedi varie – Gradisca d’Isonzo (GO)
Info: mob. +39 3473854061; informa@mattatoioscenico.com; www.mattatoioscenico.com
[exibart]