Categorie: arteatro

arteteatro_festival | Drodesera | Arco (tn), Centrale di Fies e altre sedi

di - 9 Agosto 2004

L’ouverture non poteva essere forse più suggestiva. Da cieli lontani ha preso infatti corpo nell’antica cornice del Castello di Arco, vicino a Riva del Garda: tra le cui imponenti rovine hanno danzato -sospesi in aria- numerosi ballerini-acrobati, che si sono esibiti sullo sfondo delle antiche mura, avvolti da giochi di luce e musica klezmer. Sull’onda della sospensione anche Fenêtres, lavoro del poliedrico danzatore-circense Mathurin Bolze, lanciatosi con spiazzante grazia in spericolati salti ed acrobazie aeree capaci di rovesciare il punto di vista dell’osservatore.
Dopo quest’inizio in leggerezza il festival ha cambiato decisamente tono e -trasferitosi negli spazi metafisici e per schiene robuste della centrale idroelettrica- ha indotto lo spettatore al confronto con i drammi del presente, pur se sublimati dalla fiction teatrale. Paesaggio con fratello rotto del Teatro Valdoca è uno spettacolo provocatorio e visionario, fatto di immobili quanto intense immagini corporee, che tratteggia una tragedia umana contemporanea, piena di lutti e di dolore, la cui unica alternativa è un ritorno all’animalità e alla natura. Anche Roberto Castello ha tentato di fotografare l’oggi attraverso una riflessione collettiva sul rapporto tra spettacolo e spettatore, invitando quest’ultimo a lasciare una traccia tangibile della sua partecipazione alla costruzione stessa dell’evento. Ricche di implicazioni letterarie le installazioni video di Fanny & Alexander, tappe di un più articolato progetto ispirato all’opera tormentata di Vladimir Nabokov. Sullo stesso tono i Motus, i quali, sulle tracce di Pasolini, ripercorrono un viaggio alla ricerca del lato oscuro delle città, disseminato dal trash della globalizzazione e della speculazione edilizia.

Di un’imbarazzante attualità Madre e Assassina del Teatrino Clandestino. Attraverso sovrabbondanze video lo spettacolo riflette l’insondabilità della psiche e dell’azione umana. Scratch Neukölln di Constanza Macras è una riflessione sulla discriminazione e sul desiderio d’evasione sperimentato quotidianamente dagli stessi protagonisti, tutti provenienti dal multietnico quartiere berlinese. Di evasione -in chiave più prosaica e domestica- si occupa anche Virgilio Sieni, mentre la Compagnia Abbondanza Bertoni e la Societas Raffaello Sanzio si rifugiano nel mito, inteso come atavica e visionaria possibilità di sintesi delle passioni umane.

Un’ampia retrospettiva è stata dedicata quest’anno a Pippo del Bono, figura un po’ ai margini della scena teatrale italiana ma al centro, con i suoi lavori disperati quanto coraggiosi, del teatro della vita. Nei giorni del festival l’artista ha girato un film, ambientato proprio negli spazi della centrale; un evento che testimonia la suggestione del luogo e che sottolinea al contempo l’ampio spazio di progettualità e di libertà dato agli artisti ospitati dal festival.

articoli correlati
Drodesera 2002
Societas Raffaello Sanzio
Intervista ai Motus

duccio dogheria


Drodesera
Castello di Arco e Centrale Fies
24 luglio – 2 agosto 2004
Contatto: Centro Culturale di Dro
via C. Battisti 9, Dro (Trento)
tel. 0464.504700 fax 0464.504733
info@drodesera.it
Informazioni, immagini, interviste e curiosità del backstage su www.drodesera.it


[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

Ode: si apre a Cavalese la mostra personale di Antonella De Nisco

Lungo la passeggiata sul Rio Gambis, a Cavalese fino al 29 settembre, sei grandi opere di Antonella De Nisco raccontano…

7 Luglio 2024 0:02
  • Progetti e iniziative

MUVE Mestre: arte e riqualificazione urbana

La proposta culturale della Fondazione Musei Civici di Venezia si estende nell'entroterra, trasformando Mestre in un nuovo polo culturale

6 Luglio 2024 16:00
  • Fiere e manifestazioni

Videocittà torna a Roma. Francesco Dobrovich ci racconta il festival della visione e della cultura digitale

Il direttore creativo Francesco Dobrovich ci racconta la settima edizione di Videocittà, il festival che anche quest’anno accende la più…

6 Luglio 2024 15:03
  • Premi

Ocypete, a Fabrizio Cotognini va il Premio internazionale d’Arte Casati

Nella suggestiva Maison a Saludecio, Casati e Archivio Paolini, fucine del Rinascimento Culturale italiano per la tutela del patrimonio contemporaneo…

6 Luglio 2024 14:00
  • Attualità

In che modo la cultura può essere uno strumento di diplomazia internazionale? Alcuni casi di doni e soft power

Intervista al Consigliere d’Ambasciata Marco Maria Cerbo, che ci ha raccontato la storia dei siti Unesco, dei panda cinesi e…

6 Luglio 2024 13:46
  • Arte contemporanea

Uomo e natura, un equilibrio da curare: riflessioni su una mostra a Siena

A Siena, la galleria Fuoricampo, il Museo di storia naturale e l’orto botanico sono le sedi di una mostra diffusa…

6 Luglio 2024 13:00